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Intervista a Teatro Magno


Con questo post inauguro una nuova rubrica, dedicata alla recensione di blog che mi sono parsi interessanti.  La mia intenzione è quella di dare a questa iniziativa una cadenza regolare, molto dipenderà dal vostro interesse. L’obiettivo del post è quello di fare conoscere ai lettori spazi web che mi sembrano originali e degni di attenzione. 
La prima volta che sono capitato su “Teatro Magno” fu in occasione di un incipit postato dall’autrice, intitolato “pagato per uccidere”. Più che l’incipit in sé, mi colpì la struttura del post. Ogni commentatore doveva continuare la storia tratteggiata, ricollegandosi agli interventi precedenti. In questo modo, si creava una composizione collettiva che si dipanava da un’idea- forza, quella di un killer pagato per eliminare un target. Ben presto, il post si arricchì di numerosi contributi che delinearono una vicenda compiuta e, tutto sommato, ben articolata. L’intervento di “Teatro Magno” fu quello di rendere omogenei gli spezzoni di storia proposti, organizzandoli all’interno di una sceneggiatura teatrale, con le sue scene e le indicazioni per gli attori.  Abbiamo qui con noi “Teatro Magno”, nella “real life” ballerina e pittrice,  che ha accettato di farsi intervistare.  Chi è "Teatro magno"?  Hai voglia di presentarti in breve? Agli inizi Teatro Magno era il nome di una  stanza di chat di Atlantide trasmigrata poi su Libero. Il blog, in una prima fase, era dedicato completamente ai frequentatori della chat.  Poi, ho iniziato a staccarlo da quella realtà per approdare all’idea di creare canovacci su cui far lavorare i bloggers. In questi mesi sono stata affiancata da altri nella gestione del blog perché è una creatura che appartiene a più persone. Al momento la gestione principale è affidata a me ma nulla vieta che in futuro io possa passare il testimone ad altre persone.Leggendo il tuo blog, si nota una passione genuina per il teatro. Da cosa nasce? Forse dal fatto che per alcuni anni ne ho calcato le scene in qualità di ballerina. Il teatro per me è scricchiolii di assi calpestate, parole sussurrate dietro le quinte, corse veloci a cambiarsi. Cosa ti appassiona in particolare del teatro? Le possibilità di rappresentazione, la costruzione dell'opera, l'interpretazione, qualcosa d'altro? Quando sali su un palcoscenico e si apre il sipario ti ritrovi in un luogo sospeso tra due mondi:  uno buio e silenzioso fatto di prove e fatica, l’altro di luce e di applausi che premiano il tuo lavoro. La bravura dell’artista sta proprio nel riuscire a rapire colui che lo guarda  e trasportarlo nel suo sogno. E di sogni ne abbiamo sempre più bisogno. Ho partecipato a "pagato per uccidere" e devo dire che mi è parsa un'iniziativa interessante che riesce a coniugare blog e teatro. Vedi altre possibili connessioni tra il teatro e i weblog?Pagato per uccidere è il secondo esperimento che facciamo. Il primo è stato “Devon road”. Poi mi è  stato fatto notare che, essendo questo un blog di Teatro,  era meglio creare una vera e propria opera teatrale con una sua sceneggiatura.Penso che a breve proporrò una nuova opera anche se dovrò apportare delle modifiche perché gli interventi tendono a diminuire, passato il primo momento di entusiasmo  che vede la partecipazione di molte persone.Questo è dovuto al fatto che, soprattutto su internet, è difficile coinvolgere i bloggers in un progetto che non li veda totalmente protagoniste. Ma ci lavorerò sopra :-)Che rapporto hai con il web, al di fuori del blog (chat, forum, newsgroup,ecc)?Adoro internet e la possibilità che mi offre di interagire con persone che, altrimenti, non avrei mai potuto contattare. Utilizzo internet per la mia vita quotidiana,   la ricerca di informazioni o gli acquisti on-line. A periodi alterni  frequento le chat, ma non sono mai stata attirata dai forum o newsgroup. Tendi a scindere le conoscenze nate sul web e quelle "reali" o a integrarle?La mia più cara amica l’ho conosciuta in una chat sei anni fa.Infine, ho letto che all'inizio dell'anno ti sei data una lista di obiettivi per il 2007. Come stanno andando?Ho appena finito di sistemare i miei armadi   e sono pronti per essere fotografi da una rivista di moda ma è meglio che si sbrighino: l’effetto durerà poco, lo so gia!Tra un mese avrò la mia prima personale di pittura (notizia fresca di due giorni fa) e sto lavorando moltissimo per essere pronta in tempo. Non male, se pensi che ho iniziato a dipingere neanche un anno fa. Sugli altri (s)propositi meglio stendere un velo pietoso.Writerhttp://www.writer-racconti.org/