Writer

Senza capo né coda


Voglio scrivere qualcosa di rara bruttezza. Una trama assurda e inconcludente, ambientata in un posto che non conosco nemmeno un po’, ma di cui darò dettagli inventati e improbabili. Nomi che sembrano tratti da un serial televisivo che va in onda alle tre del mattino, Jim, Jack, Chris, Bob,  Pedro – un latino ci sta sembra bene-. Voglio andare al di là del luogo comune, suscitare risa laddove descrivo situazioni drammatiche o annoiare il lettore mentre cerco di dare al racconto un senso di ilare leggerezza. Deve essere tutto sconclusionato, senza capo né coda, sciatto come una signora  di mezz’età che si mette i bigodini in testa  per arricciare una capigliatura  liscia color topo e casuale come una schedina giocata da uno scommettitore  digiuno di calcio. Sceglierò l’ Oklahoma,  stato di cui non so nulla e lo trasformerò in un luogo desertico, percorso da cactus polverosi  e  vecchi pick up che procedono su una  strada che taglia in due un ‘estensione di terra gialla e pietre color mattone. Ci deve essere anche una donna, che vive in una casa ai margini del deserto insieme a un vecchio ubriacone, una vecchia stazione di rifornimento con i distributori perennemente a secco, che anela di scappar via, di fuggire da quel posto, anche se per farlo dovesse congiungersi con uno stupratore di bambini. I nostri personaggi si stanno appunto avviando verso quella casa,   sollevando nuvole di  polvere e tracannando birra a buon mercato. Devono nascondere un carico che scotta in una miniera  posta alle pendici di contrafforti montuosi, ma non conoscono bene la strada e s’arrestano davanti alla pompa di benzina imprecando. La donna s’avvicina chiedendo con voce roca “cosa volete?” e Jack, il guidatore, risponde “il pieno e un’informazione”.La donna aggrotta la fronte  e replica “Dovete tornare indietro fino alla statale. A meno che  il vostro motore non vada a coca cola”. “E se  riempissimo te, invece del motore?”,  ribatte Bob sghignazzando e lanciando una lattina di birra dal finestrino posteriore della vettura. “Mi fareste un favore, ma vi servirebbe a poco”. Una pistola è apparsa nelle mani della donna  che la punta verso il guidatore. “Dai, non ti scaldare- la voce di Jack è controllata, anche se si sforza di dare un’intonazione divertita alle sue parole- il mio amico scherzava. Conosci bene questa zona?”. “Se cercate la miniera abbandonata per depositare il vostro carico di “bianca”, dovete andare avanti per qualche chilometro e poi girare a destra, seguendo una strada bianca che va verso il Conan Ridge”.“E tu come lo sai che cerchiamo la vecchia miniera?”. La donna  guarda il gruppo con un’espressione sorniona, appoggia la canna della pistola alla nuca di Jack e mormora “vi stavo aspettando, dolcezze. Adesso scendete tutti. Vi ho inventato io e, mentre decido come continuare questa storia,   me la voglio spassare un po’ con voi”. Sospinge il gruppo verso casa e dice a Pedro “se deciderò di dare a questa vicenda un taglio splatter, tu finirai  in un gigantesco tritarifiuti e i brandelli del tuo corpo serviranno per alimentare i miei maiali. Chris invece finirà arrostito e guarnito di verdure come in quel film di cui non ricordo il titolo, una storia di cuochi e amanti,  Bob annegato in una vasca di birra, un fine misericordiosa. Jim  verrà sgozzato  come un capretto da mano islamiche e tu,  Jack, fuggirai con me dopo aver gabbato l’organizzazione, mi scoperai come un toro e ti beccherai una pallottola tra gli occhi quando dovremo dividere il malloppo.La vostra unica speranza- conclude- è che l’autore di questa sfigatissima storia decida  di proporre un finale decente.  Writerhttp://www.writer-racconti.org/