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Un paese all'inferno


                                               (Aung San Suu Kyi)Dalla Birmania le notizie filtrano col contagocce. Il paese è avvolto in una camicia di forza fatta di silenzio, repressione, isolamento, censura sui mezzi di comunicazione, oscuramento della rete, incarcerazioni, scomparse, omicidi e  controllo di ogni manifestazione di dissenso.Asia news  riporta oggi che la leader democratica e Nobel per la Pace, Aung San Suu Kyi, sta ricevendo cure mediche nella sua abitazione a Yangon, dove da 12 anni la giunta birmana l’ha relegata agli arresti domiciliari. La giunta militare dimostra disprezzo non solo nei confronti del proprio popolo, ma anche delle istituzioni internazionali. Infatti, l’inviato Onu Gambari finora ha incontrato solo i ministri birmani di Esteri e Lavoro, i  rappresentanti della Croce Rossa internazionale e dei gruppi etnici di minoranza.. Sempre più improbabile, invece, il colloquio con il capo del regime, il generalissimo Than Shwe, dopo le tensioni innescate dall’espulsione dal Paese di Charles Petrie, il capo della missione diplomatica Onu in Myanmar.Qui in Italia si prepara un incontro pubblico per domani, 7 novembre 2007 CONFERENZA BIRMANIA.  Incontro sulla Birmania,  raccontata da un esponente in esilio della generazione 88’, alle 17.00 presso l’aula Gini, Facolta’ di Scienze Statistiche. Università degli Studi di Roma “La Sapienza”. Interviene:MAUNG  MAUNG Segretario generale del sindacato birmano clandestino (FTUB, Federation of Trade Unions – Burma), membro del NLD (National League for Democracy), rappresentante della “Generazione 88” ( il gruppo di studenti e sindacati che avevano organizzato le manifestazioni di massa del 1988, represse con l’uccisione di 3000 persone). Dal 1989 vive in esilio.Partecipano:Cecilia Brighi, responsabile per la CISL dei rapporti con le istituzioni internazionali e con i Paesi Asiatici. Ha contribuito all’approvazione di sanzioni contro la giunta militare e sostiene attivamente, da anni, il movimento democratico e il sindacato clandestino birmano.Marco Buemi esperto dell’Ufficio Antidiscriminazioni razziali, presso il Ministero delle Pari OpportunitàSul versante europeo, Il "ministro degli Esteri"  Javier Solana ha nominato Piero Fassino inviato speciale dell'Unione europea per la Birmania. La decisione è stata comunicata agli ambasciatori dell'Unione a Bruxelles. Fonti dell'Unione europea spiegano che "l'incarico ha lo scopo di individuare una figura politica che possa lavorare per concentrare al meglio gli sforzi di tutta la Ue sulla crisi, e tra l'altro per creare un collegamento diretto con la figura di Ibrahim Gambari, l'inviato personale del segretario generale delle Nazioni Unite".Continuiamo a scrivere sul popolo e i monaci birmani. Spezziamo la cortina del silenzio!WriterAggiornamenti post 6 novembre Carpe diemCorrispondenti.net  Freedom libertà di parola Tentativi digitali  No excuse Libera Associazione Barbarica  Freeburma Bloggers for Burma Piovono rane  Nclabs blog  Il mango di Treviso  Raba_rama  Tasti  Aggiornamenti post 7 e 8 novembreOmnia munda mundis il diario di Nancy Luigi Boschi Bloggers for Burma Federica Bianchi Piovono raneWittgenstein Secondo protocollo.orgPueblo unido MadKid_ZoneAntonio Vergara Calicata Carpe diem