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LO SCOPO DI QUESTO BLOG E' CONTRIBUIRE ALLA CAMPAGNA WEB CONTRO LA PEDOFILIA, SE SIETE A CONOSCENZA DI QUALSIASI FORMA DI ABUSO, DI UN BIMBO/A IN PERICOLO NON ESITATE SEGNALATELO IMMEDIATAMENTE DOMANI POTREBBE ESSERE GIA' TROPPO TARDI!! PROTEGGIAMO IL SORRISO DEI BIMBI...SONO IL NOSTRO FUTURO!
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...IO NoN SONO RIUSCITA A GUARDARLO TUTTO...NoN CoMPRATE LE PELLICCIE...e guardate il video ATTENZIONE IMMAGINI FORTI...Otto mesi in gabbia tra sporcizia e ferite Il «braccio della morte»di volpi e visoni.
CONDIZIONI DISUMANE – Le volpi in natura sono animali solitari e abituati a percorrere decine di chilometri al giorno. Negli allevamenti sono costrette a vivere in gruppo all'interno di gabbie minuscole, e cioè «a vivere una vita in contrasto con il loro istinto» spiega il dossier. I visoni, poi, abituati a passare gran parte della giornata in acqua, non possono più farlo. Prima di essere uccisi (spesso con metodi altrettanto cruenti, come una scarica elettrica proveniente da due elettrodi, uno in bocca e uno nei genitali), cosa che avviene a 8 mesi di età, conosceranno solo la paura, la fame e la sete, le malattie e le ferite, la sporcizia. Eppure la legislazione internazionale prevede il benessere animale anche negli allevamenti. Al posto delle gabbie dovrebbero esserci recinti con pozze d'acqua, cibo adeguato, una tana e anche degli ornamenti che ricordino l'habitat naturale. Per fare una pelliccia ci vogliono le pelli di 15 o 20 volpi e di 60/80 visoni.
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Post n°69 pubblicato il 10 Marzo 2010 da amicifedeli
CASERTA – Non servono al latte, e neppure alla carne così vengono soppressi appena nati e le carcasse gettate alle spalle della pineta di Castel Voturno, dove sorge un cimitero di bufali. Macabra scoperta nella mattinata di oggi, mercoledì, da parte degli uomini del corpo forestale dello Stato, della locale stazione, diretti da Paolo Verdicchio. In una parte della pineta, dove l’acqua assume le sembianze di una palude, sono stati rinvenuti i corpi senza vita di decina di bestie di pochi mesi. Il responsabile della forestale della provincia di Caserta, Nicola Costantino, ha informato la Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere e disposto una serie di accertamenti tra le aziende zootecniche della zona per identificare i responsabili dell’uccisione degli animali. SOPPRESSI E ABBANDONATI – Secondo Costantino si tratta di un fenomeno diffuso, i bufalini appena nati vengono strappati dopo uno o due giorni alla madre e lasciati morire nelle campagne, gettati nei canali o nei fossi, soffocati con la paglia o anche seppelliti ancora vivi. Sarebbero stati dunque gli allevatori, proprio perché i bufali maschi al contrario delle bufale non danno il latte alla base della mozzarella e non sono richiesti per la commercializzazione delle carni, a usare uno dei laghetti della pineta di Castel Volturno come cimitero dei bufali. Alcuni erano addirittura ancora integri mentre di altri sono state rinvenute solo le ossa, a testimoniare una pratica prolungata nel tempo. BATTAGLIA EMAIL DI CHILIAMACISEGUA UNA ABITUDINE BARBARA, ORRIBILE , SCONOSCIUTA AI PIU’ I BUFALOTTI MASCHI COME I PULCINI SONO NIENTE I PRIMI LASCIATI MORIRE DI FAME I SECONDI TRITURATI VIVI VIVA LA CIVILTA’ CHILIAMACISEGUA http://inquietologo.wordpress.com/2008/03/28/la-mozzarella-di-bufala-fa-male-alla-salute-dei-bufali/ La mozzarella di bufala fa male alla salute, dei bufali.Marzo 28, 2008 di inquietologo Basso il valore di diossina nel latte di bufala Nullo il valore della vita della bufala La produzione della mozzarella di bufala, come degli altri latticini e degli altri derivati animali in genere, comporta necessariamente l’oppressione, la tortura e l’uccisione di un immenso numero di animali. Un esempio, dal mondo reale della produzione della mozzarella di bufala, una testimonianza di prima mano (apparsa in una mailing list a diffusione pubblica): 12 marzo 2002 – Il 12 di febbraio ultimo scorso, tornando a casa, ho intravisto una grande macchia scura sul bordo della strada. Avvicinandomi, ho visto che “la cosa”… era un bufalotto di alcuni giorni, ancora vivo. Devo dire che diverse volte negli anni mi è capitato di vedere carogne di bufalotti nei campi e lungo le strade, e ho sempre pensato che fossero morti di malattie perinatali. Ho segnalato il fatto all’autorità competente che è intervenuta per rimuovere la carcassa. Ma questa volta non si trattava di un cadavere, era un animale vivo. Un bufalotto maschio, senza marca nell’orecchio, senza padrone. L’ho caricato in macchina e l’ho portato a casa. Ho chiamato subito il Servizio Veterinario il cui responsabile ha detto che posso tenerlo per farlo crescere, perché probabilmente è stato abbandonato essendo un maschio. Allora i maschi vengono abbandonati? Si, mi è stato risposto, è l’abitudine in zona. Per legalizzarlo sono andata ai Carabinieri per fare la denuncia di “ritrovo”. Anche il Comandante “sapeva”: i maschi si uccidono, si lasciano lungo le strade, è “normale”, non servono, non danno latte. Si parlava di soffocarli buttando la paglia in gola… Con il Servizio Veterinario abbiamo fatto i calcoli: circa 15.000 bufalotti maschi all’anno “non nascono” ufficialmente. Ma devono essere nati, perché la natura procura l’equilibrio: nascono tanti maschi come femmine. E se sono iscritti 40.000 bufali femmina devono essere minimo 15.000 i maschi che “spariscono”. Ho sentito di altri “metodi” di uccisione: la maggior parte degli allevatori semplicemente lascia morire di fame i neonati, cioè li allontanano dalla mamma subito dopo il parto e non danno più attenzione. Muoiono! Basta! Ci sono quelli che li sotterrano vivi e ci sono quelli che li buttano nella fossa del letame. Qualche allevatore locale cresce i bufali maschi per la carne. Una percentuale molto bassa. Per il resto, per continuare a produrre mozzarella di bufala si dovrebbe organizzare una raccolta dei piccoli appena nati per portarli ai macelli.Altro che vita da cani; ad un bufalo non spetta nemmeno l’onore di una apparizione mondana come una mostra d’Arte. Alla luce di quanto appena appreso, rileggiamo i fatti di attualità dando alle cose il loro nome: “1900 allevamenti a rischio!” = “1900 lager a rischio!”; uno slogan di senz’altro minore impatto, ma più aderente alla realtà. La maggior parte della popolazione umana nel condurre la propria miserabile esistenza, compie gli atti più abominevoli per ottenere i fini più imbecilli; per questo, fondamentalmente, mi ripugna così tanto da quando ho iniziato a ragionare. http://www.infolatte.it/etica/latte_uccide_animali.html La produzione di latte uccide vitelli e muccheSpesso, chi diventa vegetariano per ragioni etiche, quindi per non uccidere animali, in sostanza, è convinto che la produzione di latte non comporti la morte di nessun animale. http://irpinianelmondo.wordpress.com/2009/09/03/video-schoc-pulcini-maschi-triturati-vivi/ VIDEO SCHOC. PULCINI MASCHI TRITURATI VIVIPubblicato da irpinianelmondo su Settembre 3, 2009 03.09.2009-Circa 150 mila pulcini maschi vengono triturati vivi ogni giorno in uno stabilimento della Hy-Line International a Spencer in Iowa. È quanto denuncia «Mercy for Animals» (Pietà per gli animali), un gruppo animalista che ha lanciato su Youtube un video impressionante in cui si può seguire le poche ore di vita di questi pulcini. Il filmato (che segue) mostra quando nascono, schiudendo il loro uovo, e poi passano su un bancone dove alcuni operai individuano il loro sesso: i maschi vengono buttati su un altro nastro da dove poi, entrando in una specie di trivella, vengono stritolati ancora vivi. Gli animalisti, nel loro sito, ricordano ogni anno più di 30 milioni di pulcini maschi vengono eliminati in questo modo dallo stabilimento di Spencer. http://www.lastampa.it/multimedia/multimedia.asp?p=1&IDmsezione=59&IDalbum=20304&tipo=VIDEO#mpos http://forum.alfemminile.com/forum/f331/__f46_f331-Polli-e-galline.html Polli e gallineGALLINE E POLLAME Alla nascita, i pulcini maschi vengono “scartati”, gettati via e tritati vivi. Gli animali allevati, chiusi in gabbie strettissime, si strappano le piume e si mangiano a vicenda (cannibalismo) in accessi furiosi. Per quanto concerne le galline: irradiate con infrarossi, sottoposte alla ghigliottina dello “sbeccamento” (taglio del becco), bioritmi alteratiio da cicli notte/giorno artificiali, alimentazione forzata con pastoni fatti col loro stesso guano, con scarti alimentari, residui d’ogni genere e di provenienza incontrollabile. Nei mangimi dei polli e dei maiali belgi sono stati trovati PCB (bifenile policlorurato) – come mangiare insalata di pollo condita con olio di macchina usato! -, altamente tossici e cancerogeni: la loro diffusione e’ responsabile dell’aumento di gravi malattie in quanto i PCB si accumulano nella catena alimentare. Gli animali sono cosi’ malati che devono essere praticate ininterrotte terapie antibiotiche, tanto violente ed invasive che un veterinario d’una USSL testimoniava di aver dovuto imporre un “blocco ” all’uso di antibiotici in un allevamento industriale: risultato devastante, 20.000 polli morti in pochi giorni. A martini_f@camera.it; leggo@leggoposta.it; espressonline@espressoedit.it; stampaweb@lastampa.it; cominciamobene@animalieanimali.it; tg1.unomattina@rai.it ; |
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