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Lettera mai spedita (18 Giugno 2005)

Post n°10 pubblicato il 15 Ottobre 2006 da igorpa66
 

Palermo, 18 Giugno 2005

…della vendetta

Non potrò mai chiederti di far resuscitare l’amore se in te è morto ma almeno sappi che lo hai cacciato via da innocente e se u po’ di affetto ti è rimasto scrivilo in te, nel tuo cuore, come fosse la dedica ad un caro scomparso e ricordane sempre il sacrificio.

Se c’è qualcuno in questo “universo”, nella nostra terra, che vuole affermare come il mio amore non è stato diverso da altri allora io affermo che il mio è un amore unico. Se poi questi volesse domandarmi il perché di tanto dolore allora direi che così è non perché ami meno e quindi meno fiducia ma, piuttosto, appunto, perché l’amo in modo del tutto razionale ed il dolore è coscienza!
Ed ecco le mie lacrime, per il suo amore; gioia per il suo calore; orgoglio per la sua intelligenza e dolore, atroce dolore, per la sua angoscia che a me vuol sottrarla.
Ma c’è chi non mi crede, chi ha insinuato in lei infamie orribili, quelle stesse che hanno nutrito le sue paure…ed allora vi dico, nemici miei che mai seppellirò il mio amore, sopravvivrà oltre il tempo che potrò vivere. Qualcuno ha detto che sono colpevole di cattiveria. Se è vero è una colpa gravissima e comunque la sto pagando: non ha forse fine un debito?
Quello stesso qualcuno è animo coraggioso ma si presenta d orecchie sconosciute e quindi, non foss’altro che per la pena che provo, ne rispetterò le idee ma permettetemi di pensare, però!
Avranno detto che sono “spostato” e lo fanno mentre non posso ne vederli tanto meno udirli, e non è forse vero che chi colpisce alle spalle è un vile e che la viltà non è figlia dell’intelligenza e che quindi mancando questa, si tratta di follia pura?
Però…
Voglio rispettare il mio nemico.

Hanno suggerito al mio amore di mettersi da parte perché sono “sposato” ed è vero che lo sono stato, il mio amore lo sa, ma è debole, lei, per accettare anche una semplice bugia, cosa in cui, invece, il mio nemico è molto abile ed è per questo che lo rispetto, perché non è riconoscibile, da animo sincero come quello del mio amore, una menzogna e lui è stato molto astuto nel riconoscere, adoperandola, tutta la fragilità del mio amore.

Non scrivo per smentire chi rispetto, come questo nemico senza volto, almeno fino a questo momento, perché comunque lo guarderò negli occhi, scrivo per il mio angelo, perché lo amo come un tempo e non senza ragione ed è con questa stessa che ne piango le sue pene!
Perdonatemi ma il mio cuore è lì con lei e dovrò viverne senza fino a quando non tornerà da me e così, piuttosto che morire di dolore, farò del male a me stesso colpendo il mio nemico ed è bene che il mio cuore resti con lei; perché so che si tratta di “sangue mio”.
Mi conceda Dio, quello dei forti, della storia, degli eserciti, la forza per colpire chi ha colpito lei e me in lei perché non sarà dissetata la mia vendetta e vedrò “il mio sangue” scorrere e non sarà il suo richiamo a fermarmi.
Nessuno è degno di sapere quanto l’ami: siete semplici esseri senza forza voi che mi avete tolto il bene, ma avete immaginato la mia reazione?
Davvero pensate che tutto si può fare senza conseguenze? Perdonatemi ma siete solo degli sciocchi e provo pena per ciò che quest’uomo senza cuore potrà causarvi!
Pregate Dio, quello vostro, che lei stia bene, che sia serena e felice, perché se così non fosse, la vostra vita diverrà un inferno… Che siate dannati per i vostri pensieri e uccisi dalle vostre stesse azioni; con le vostre armi vi colpirò… Aspettatemi pure con tranquillità perché non avvertirete la mia rabbia che estirperà i vostri cuori e non parteciperete al mio banchetto, quando le vostre membra, tutte, mi saranno servite come le più gustose pietanze… Berrò il vostro sangue come fosse nettare e mi disseterò con la vostra cattiveria che già da adesso è mia per usarla contro voi!!
Mi perdoni Dio per tutto quanto ma ciò vuole questa vita adesso che lei non c’è più e ciò le darò!

Ho solamente paura di far torto al mio piccolo fiore ed è per questo che attendo al conclusione di questa pena, delle sue decisioni per muovere anche un sol dito contro chiunque… E’ sua la vostra vita, ricordatevene sempre: nella stessa misura in cui lei sarà serena, voi lo sarete ma basterà anche una sola lacrima caduta dai suoi occhi perché i vostri non riconosceranno la differenza tra giorno e notte e sarà una cecità dell’animo prima che fisica, tanto a che serve ad esseri come voi avere occhi per vedere ciò che non avete mai saputo riconoscere: il mio amore…e la forza che posso trarne!!

 
 
 

Lettera a mio padre (..momenti di forte rabbia. momento reale!)

Post n°9 pubblicato il 13 Ottobre 2006 da igorpa66
 

Mi sento come quell’uomo a cui hanno tolto il cuore collegando al suo posto una machina che lo costringe a vivere nonostante l’assenza di speranza, e così, con tale animo, ogni sera mi addormento… Chiuderò gli occhi ma non spero più…non spero più, amore mio, attendo solo di poterti riabbracciare, se Dio vorrà, se la vita vorrà concedermelo!

Non avrei mai voluto!!
Così come voleva mio padre che fossi, sarò!! (Bravo papà! Pare proprio che tu ce l’abbia fatta, vero? Già ma non dimenticare, mio caro genitore “anagrafico”, come tu spesso precisavi, che un tempo non dura sempre un tempo e quando avrò raggiunto il mio obiettivo tornerò ad essere quel “pusillanime e senza spina dorsale” che hai sempre criticato!).

Scusami papà se non ho voluto diventare il tuo alter-ego, ma sai, io non comprendevo quando mi dicevi che non esistono amici: ne avevo e ne ho tanti!
Scusami se credevo che la “famiglia” veniva prima di tutto e che quando ho avuto la mia ho cercato di difenderla. Ma forse tu intendevi che dovevo preoccuparmi solo della tua?
Scusami se non ho voluto entrare a far parte di quel mondo che tanto ti affascinava, ma sai, pensavo che punire a comando fosse sbagliato e che era più giusto difendere i deboli piuttosto che allearsi con i più forti!
Scusami s non ho fatto del denaro il mio padrone ma solo un mezzo per vivere!
Scusami se non ho usato la paura, quella che volevi inculcarmi, come hai fatto con i miei fratelli e sorelle, probabilmente però questo mio modo di essere ti ha evitato un po’ di fastidi, non credi? Eh, per forza! Chi veniva verso te quando ne avevi bisogno? Chi ha sacrificato se stesso per non farti patir pene come quella che sto subendo?
Scusami anche perché morendo io, sono certo che non potremo incontrarci: io ho amato e sto amando i miei figli!! Per ciò non sono con loro, ricordalo!
E scusami, infine, se non sono mai venuto a piangere sulla tua tomba, ma sai, io, quando piango, dolore o gioia che sia, esprimo con sincerità ciò che provo e, mi dispiace doverlo affermare, ma nei tuoi confronti provo un odio viscerale!
Scusami, ma non sono ipocrita!
Forse ti sarebbe piaciuto il contrario? Forse avresti preferito vedermi straziato dal dolore come tutte quelle persone che sono venute al tuo funerale (..non avrei potuto comunque, ero, come adesso, rinchiuso in prigione per tue colpe..) e che mentre eri in vita non hanno fatto altro che sfruttarti? Forse avrei dovuto piangere come quella donna “che ti voleva bene quanto un dolore di stomaco”? Tua madre! O, meglio, come hanno fatto tutti quegli amici che hanno guadagnato sulla “nostra pelle”, la mia, dal momento che sono io e solamente io a pagarne le conseguenze?
No!! Mi dispiace caro padre!
Io sono sempre stato me stesso e sono orgoglioso di non somigliarti in nulla, credimi!!
Sarà anche sbagliato ma sono contento di potermi guardare allo specchio senza vergognarmi di nulla, se non del male che ho fatto a me stesso dedicandoti una vita intera ed oggi, che mi ritrovo in prigione, per tuoi errori, abbandonato da tutti come fossi un cane randagio, da coloro che si stanno cibando con il frutto della mi libertà, mi rendo conto maggiormente di quanto “tu” fossi ascoltato quando parlavi: avevi costruito il tuo castello sulla sabbia ed esclusivamente sul mio dolore, ti sentivi Re di un regno inesistente, mentre invece eri “dittatore” di un popolo vile che ha saputo trasformare la saliva in pianto, versandola sulla tua lapide! Ciò è quanto hai ottenuto con i tuoi sforzi!
Ero bambino quando ti ho visto minacciare con le armi da chi voleva difendere il suo bottino (me e quella stupida di mia sorella) e da allora, ricordi avevo solo cinque anni, ho sempre percepito la tua debolezza, che non era, come avresti voluto farmi credere negli anni a venire, l’amore per i tuoi figli ma, più tragicamente l’orgoglio di poter dimostrare ad altri (chi fossero poi questi “altri” per farti agire a quel modo è storia diversa..) che non perdi una guerra! Ed invece avevi perduto la tua prima battaglia: i tuoi figli da quel momento in poi avrebbero avuto solamente paura! Dovevo agire pure io al tuo stesso modo per ottenere i miei? Vedi, caro  padre, i figli non si vincono, non si ottengono, non sono trofei da mostrare, ma tu questo non lo hai mai compreso. Ti piaceva vederci vestiti bene perché altri ti facessero i complimenti, ci regalavi di tutto e di più perché fossimo invidiati, potevamo avere tutto ma non il tuo amore.
Povera S. ha sempre creduto nella tua buona fede anche quando la svegliavi la svegliavi la notte per punirla, picchiandola e costringendola a stirare i tuoi abiti! Ricordi papà? E ti ricordi di quella volta che mi colpisti con la cornetta del telefono, nel volto, sol perché desideravo andare a mangiare un gelato con la ragazza di allora? Ti ricordi di quando successivamente, separatomi da quella ragazza che nel frattempo mi aveva donato una figlia (Valentina..) scendevo e salivo le scale del tribunale dei minori per poter rivedere la bambina, ignorando, nel frattempo, che il mio avvocato aveva, da te, ricevuto espliciti ordini perché, al contrario, non mi venisse concesso questo diritto?
Povera sorellina mia..! Ancora oggi è certa di quanto tu le volessi bene e piange continuamente la tua scomparsa. Perché hai creato in lei questa illusione? L’hai “distrutta” facendola fidanzare, sappiamo entrambe che è stata opera tua e non frutto di un sentimento, con il “mafioso” di turno, facendole subire, successivamente, l’onta del tradimento, ricordi?
Sai, non ricordo che tu abbia cercato di “salvare” il tuo onore in quella occasione! Eppure avresti dovuto, o no?
Forse, no, ne sono certo, perché non eri come volevi che credessi: tu non eri forte! Tu eri solamente un po’ meno vile di tanti altri, o non è così?
Eh si! Deve forzatamente essere così altrimenti anche quell’altro mafioso (M., ricordi?) non ti avrebbe colpito davanti ad altri senza subire alcuna reazione!
Si! Eri un po’ vile, ed adesso lo so!
Però, quella volta in cui il nipote di un tuo amico (Giovanni R.) ti mancò di rispetto, come amavi precisare, sei stato capace di chiedermi la distruzione del suo locale: avrei dovuto fare questo secondo te e sei rimasto deluso quando ti ha semplicemente chiesto scusa. Era un mio amico, quel ragazzo, e volevi approfittare di questo per truffarlo, ricordi? Nonostante ciò ti ho fatto chiesto chiedere scusa.
Scusami, infine, se non verrò mai a piangerti.. Io non ti ho mai amato!
Addio, “ per l'anagrafe mio padre” così hai firmato la tua ultima lettera!!
Addio!!

 
 
 

...del silenzio

Post n°8 pubblicato il 05 Ottobre 2006 da igorpa66
 

Ogni volta che la vita pone degli ostacoli rendendosi troppo impegnativa, si spicca un volo e si fugge, con molte preoccupazioni, nelle regioni buie della tristezza.
Si salta il presente, si comincia a disprezzare tutto quanto e si finisce con il sentirsi incapaci anche, solo, di esistere ma…. Accanto ad ogni sconfitta ed a tutte le delusioni che possono derivarne, si hanno a disposizioni grandi vittorie che dobbiamo riconoscere per ottenerle con grande felicità, utilizzando quegli strumenti propri dei sentimenti che sappiamo provare: siamo forti nella misura in cui è forte l’amore che proviamo!
Dipende esclusivamente da noi cambiare quegli avvenimenti che tanto ci fanno soffrire, ricordate: chiunque può vincere questa guerra contro la tristezza, ognuno di noi!!
Ma non è il silenzio che aiuta, infatti:
Dicevo spesso a mia figlia: _non mi preoccupo quando stai facendo troppo rumore…mi preoccupo quando non ti sento, quando c’è troppo silenzio!_
Un padre, una madre, sanno che un silenzio improvviso proveniente dalla camera dei bambini, indica, nella maggior parte dei casi, qualcosa di spiacevole e, ci si precipita a controllare per il pericolo annusato nell’aria…Intuizione?

Siamo immersi, sommersi, dalla comunicazione globale; telefonini, internet e quant’altro ci illudono con una comunicazione apparentemente senza barriere ma, si dimentica spesso di fare tesoro proprio di quella infallibile intuizione che ogni genitore possiede.
Occorre assediare il silenzio, romperlo quando diventa troppo assordante, assalirlo quando vuole circondarci. Dobbiamo entrarci dentro nel momento in cui, al contrario, tutti (o tutto) ci esortano a stare buoni, a non cercare guai…
E’ silenzio anche il muro di parole che impedisce di pensare con la propria testa, e della peggiore specie questo!
Consapevole, quindi, che non tutti siamo genitori, potrebbe essere molto facile andare incontro, inevitabilmente, ad errori e travisamenti, dunque:

Dire… Dire sempre…Oddio, tentare di dire una parola diversa quando tutti o quasi si allineano da una stessa parte.
Dire… Osare di dire una parola scomoda, pericolosa, fuori dal comune, assumendosene la responsabilità.
Dire… E con ciò perforare l’ovvietà che ci circonda. Dire e subito ascoltare.
Dire… Anche con il silenzio se non è fuga o viltà.
Dire… Cioè non lasciare che altri lo facciano per noi, anche a nome nostro.
Dire… Prestare le nostre parole a chi non ne ha più da spendere perché da tempo, da  troppo tempo, inascoltato e preso in giro.
Dire… A chi non è in grado di dire la propria, per le proprie condizioni di vita “particolari”, diverse.

Spesso, anche semplicemente “dire”: perché non c’è niente che non possa essere detto, se fatto con
rispetto ed umiltà, e molte volte la paura nasconde il vuoto delle nostre parole.
Le cose, gli eventi, i sentimenti, le esperienze, ciò che ci portiamo dentro, come fossero un pesante
fardello, non aspettano altro che di essere “detti”.
Anche quelle cose che sembrano più “brutte, ripugnanti o indegne” e che spesso, una volta tirate fuori dal silenzio fanno meno male, diventano persino più belle e meno pericolose di quelle che sembrano.
Solo dopo aver rotto il silenzio possiamo permetterci di “stare in silenzio”

Da quanto tempo, qualcuno di noi, è schiavo del silenzio? Dite…Quante volte vi sarete chiesti se farlo o meno?
Dire tutto…tutto!! Solo così ci si potrà sentire parte di una “società” ed è questo ciò a cui aspiriamo, o no?

 
 
 

Palermo 24 Novembre 2003

Post n°7 pubblicato il 05 Ottobre 2006 da igorpa66
 
Foto di igorpa66

Ciao dolce amore,
Il nostro?
Un sentimento che nato dalla vita e nella vita vuole vivere; lo si sente nel cuore e questa è la cosa più importante.
Credere di aver quasi raggiunto uno degli obiettivi più importanti ed ambiziosi della vita di ogni uomo non mi permette di nascondere l’orgoglio che si affaccia tra il dolore per quello che è accaduto nel nostro ieri e la preoccupazione per ciò che potrebbe ancora succedere.
Continua il silenzio!
Di qualunque cosa si tratti, se questo miracolo (credo che così possa rappresentarsi il nostro amore!) possa durare o meno dipende, adesso, dal senso di responsabilità che ognuno di noi possiede ma, soprattutto dalla forza con cui in entrambe esiste!
I “semi” cosparsi in questi, quasi, cinque mesi di forzata distanza, cominciano adesso a germogliare e non permetto che mi si impedisca di coltivarli senza una ragione; con il tuo calore hai permesso questo miracolo della natura e non c’è niente di paragonabile per intensità al mio dolore per la paura che su di loro incomba una terribile tempesta!
Nella mente e nel cuore, sempre più aspri e lacerati, si stanno facendo strada un inferno di debolezze e, spero, di equivoci che potrebbero condurmi alla disperazione ed avverto, nel silenzio
che continua a colpirmi, un profondo senso di angoscia!
Apprezzo, perciò, sempre di più il ricordo della nostra storia. Ricordo che non può e non deve, andare perduto; un ricordo che mi porta ad essere libero ed a te, finalmente uniti! Un profondo legame con un unico destino che non è fatto di lacrime ma piuttosto di una profonda sintonia che va oltre i normali rapporti tra due persone. Una vera e propria fonte di vita e felicità!!

Tuttavia resto fermamente convinto che qualcosa sia, o ti sia, accaduto!

La nostra storia deve continuare, in essa è presente tutto il nostro animo! Deve continuare, come mi sono detto la sera che da te mi portarono via; come mi sono detto quel pomeriggio andando via dalla tua città.
La mia mente aveva comprensibilmente consigliato di rinunciare a Te, a quel viaggio così difficile da intraprendersi: troppo grande la mia tragedia per addossartene il peso…ma il cuore… lui, non ha voluto saperne, non ha voluto sentire ragioni, proprio in un momento così duro e drammatico aveva bisogno di tutta la propria vitalità e questa gli poteva giungere dal tuo amore!
Voglio e desidero, comunque, difenderti ma senza snaturare il nostro sentimento e sempre l’uso della ragione con gli strumenti che nella mia situazione, mi è concesso utilizzare, ha cercato di farlo continuamente e senza sosta, forse non sono stato abbastanza capace: è una sfida durissima quella che stiamo sostenendo ed il solo scriverti, forse, non è sufficiente!

Sai già che tra poco più di un mese le mie condizioni potrebbero cambiare e sarò chiamato a scelte difficili, indipendenti dalla nostra storia, ma non più rinviabili.

Sono preoccupato! Temo che sia accaduto qualcosa di triste e dopotutto comprenderai, che la maggior parte dei ragionamenti riguardano personalmente noi in quanto coppia e come tali, come due uniche metà dello stesso frutto, chi meglio di noi potrebbe , quindi aiutarci?
E’ o non è il nostro un unico universo? Una continua e crescente evoluzione dell’anima verso il desiderio di unione, è una sfida, la nostra, che abbiamo accettato perché innamorati ed è in ciò che troveremo la vittoria.
E’ una meravigliosa presenza la tua presenza eccezionale e nella mia vita e se tu non ci fossi sarei un personaggio senza presente.
Avrei soltanto passato e futuro e questi sarebbero rispettivamente colpa e vendetta; non so identificarmi in questo personaggio, ho rimosso il “vecchio” e non cerco vendetta, sarebbe vivere per altro ed intendo farlo, al contrario, solo per noi.
Noi abbiamo mischiato le nostre idee, abbiamo unito io nostri cuori, i nostri sentimenti…Così voglio continuare!
Cerca di non essere più, rigida con te stessa! Non sei colpa di nessun peccato, non devi avere nessun senso di colpa…
Non pietrificarti nel tuo passato, piuttosto fanne tesoro!!

Ho alcune fotografie con me! Le fotografie fermano un attimo, non hanno anima, non hanno la tua profondità di carattere e la dolcezza che da queste, comunque, sprigioni e… mi mancano tutte queste cose; le osservo e ricordo ”il nostro passato” ed immediatamente, mi accorgo di possedere una ricchezza! Comprendi?
Il vero amore nasce dalla combinazione di tutti i sensi e come ti ho già scritto noi li abbiamo avvertiti tutti in unico bacio, un momento che ancora esiste nel cuore e nella mente, proprio come nella fotografia.
E’ la storia di un istante, la fotografia, è stordimento e nello stesso tempo conoscenza, è una perdita di senso ed anche suo accrescimento: ciò provo quando la osservo!
Il rileggere le tue lettere è approdare in un luogo in cui si intrecciano tutte le mie emozioni ed è incontrollabile l’impulso che mi sale lungo la schiena così come l’esplicita forza che da questa sensazione scaturisce: vivo!
Le tue parole sono l’unica risorsa a cui attingo a piene mani e non posso farne a meno, non ne sono capace.
Capace sei stata tu, invece, di duplicare la visione che prima avevo del mondo intero; se prima era solo Male oggi c’è pure Bene ed in quest’ultimo mi hai insegnato ad esistere.
Dalla mia serenità e richiesto, adesso, un contributo più costruttivo, un nuovo inizio della vita e da te mi è giunto un forte segnale di invincibilità: ce la posso fare!!
E un segnale che va oltre ogni immaginario poiché viene dal cuore e che ha nessuna intenzione di cessare a giungermi fino a quando continuerà a pulsare.
Vogliamo essere grandi e d uniti?
Adesso una risposta può venire solo dalla nostra voglia di vincere quella sfida!!
Ne ho viste tante nella mia vita, ma una storia come la nostra è l’unica che riesce a commuovermi.
A me che ho iniziato a lottare all’età di cinque anni, allora si separarono i miei genitori; a me che sono stato, con questa, tre volte rinchiuso in carcere, tutto il tuo amore fa sperare e mi sono convinto, sono certo, adesso, che esiste una vita migliore ma voglio condividerla con te…non voglio più tornare indietro!
Ho dichiarato guerra al “vecchio” che è in me, lo considero ormai in estinzione e sto coltivando quel fertile giardino ma da un mese, circa, il mio sole non riscalda più ed allora tutto è più faticoso.
Mi sento piegato nel corpo e nell’anima, tradito fin nelle speranze. Avevo semplicemente chiesto aiuto per l’ultimo estremo tentativo di uscire dal baratro della mia solitudine. Ci sei riuscita! Per ciò mi sento così!
Forse vuoi punirmi perché non sono stato capace di fare altrettanto?
Se è così a cosa servirebbe chiederti perdono? Non posso fare di più; non mi è consentito ed ho sempre avuto paura di non riuscirci… Perdonami comunque, ma davvero, amore mio, non sono nelle condizioni di fare più di quanto non stia già facendo: sempre che a qualcosa sia servito!
Personalmente non sono uno che vede traditori e/o complotti intorno a se stesso, a meno che non siano palesemente evidenti come, nel nostro caso, il silenzio!!
L’unica condizione che è stata in gradi di tradirmi: io bisogno di  comunicare per vivere!
Il silenzio è riuscito a farsi beffa del mio animo, del mio sistema di difesa e non so come stia continuando ad andare avanti!
Forse perché non voglio ascoltarlo; forse ho paura di sentirlo perché potrebbe farmi scoprire una verità che aprirebbe scenari che non voglio conoscere.
Ragionamenti troppo deprimenti e delicati, vero?
Spero che sia esattamente il contrario…Desidero che mi giunga per come l’ho sempre inteso…Ogni notte nel mio letto, si interrompe e sogno…Lì mi parli tu, amore mio!

Mi sono abbandonato, come in una perdita cosciente di me stesso, all’idea di un progetto e di scelta e se è vero che l’inconscio e il caso sono valori che arricchiscono la consapevolezza necessaria per raccogliere il senso della realtà, allora hai fatto in modo che comprendessi quanto è reale il tuo amore!!
Adesso una intensa energia si irradia dai nostri cuori, lungo rotte aperte a continui incroci e non possiamo più avere quel senso di distacco e di non attaccamento alle cose per paura di perderle.
Adesso possiamo portare i nostri sguardi fuori dal fascino del reale, fuori dal facile inganno delle apparenze.
Adesso non temiamo più quel senso di accelerazione palpitante che è propria dei sentimenti.
Nelle tue parole trovo una profondità di trama simile solo ad un lampo nel cielo e mi annunciano il labirinto del sentimento dal quale non voglio più uscire…In esso mi muovo e desidero esistere!
Tu non devi pietrificarti nel passato!

Sono lontano da te, lo so!

Ma sono anche estraneo a tutto quello che mi circonda; sono lontano da tutti quegli schemi di una vita che non ho mai voluto e che qui mi ha condotto!
Tu, attraverso il tuo amore,  mi dai rifugio e da lì osservo, come rapito, il mondo circostante.
Sono completamente tagliato fuori dalla vita reale e la mia unica intenzione è quella di cercare un universo quasi immaginario, se vuoi, ma solo nostro, mio e tuo!
Forse è un finale, per queste pagine, troppo forte, quasi estremo ma non appena sarò libero, non dovrò cercare altro che una via di fuga per i nostri cuori fino a questo momento rinchiusi e fuggirò. io, verso te.

Voglio essere libero, è un desiderio che sarà soddisfatto quando saremo insieme!

TI AMO

 
 
 

L'abbandono...

Post n°6 pubblicato il 04 Ottobre 2006 da igorpa66
 

Dove porta questo sentiero
su cui tra carboni ardenti
di speranze infuocate
riverbera intenso e puro
il canto del mio cuore
Passa in me fra muri divelti,
tra gli assi dissestati
di una casa mai costruita,
nel terreno non seminato
senza più verde...
E mi supera il futuro
dove le nostre orme si perdono,
si dissolvono come fumo senza fiamma
Stamane,
domani e sempre
non si alza più il Sole
ed insiste nel cantare
il mio cuore
note d`amore che
non posso ascoltare!!
E... soffocata dal silenzio,
stremata dai monti,
la Luna,
in un cielo cupo di cenere,
nel cadente buio,
striscia dentro me
senza che notte sia!!
Piangono con me le stelle...
... gemono di solitudine
nel pugno chiuso
della notte qui vissuta...
Ero uomo attento
curato da me stesso
lungo il mio sentiero...
... sigillato sono, adesso,
in questo percorso senza senso,
verso la bufera della paura...
Io senza te!!!

 
 
 
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