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« TV della Libertà - Presenza A L...continua da radioattività.... »

RADIOATTIVITA'

Post n°72 pubblicato il 15 Ottobre 2008 da ambientalisticalabr

    La radioattività naturale  ci riguarda da vicino, Ignorare il problema, come fatto in passato,  non è la soluzione per nessuno!   A tal proposito, qualcuno mi ha detto che” il problema   richiede soldi per affrontarlo, cosa,  pertanto, che ha trovato grandi  applicazione solo in Paesi come gli  U.S.A.”.  Una cosa è certa: gli americani non sono più intelligenti di noi ma hanno la fortuna di vivere in una Paese con grandi potenzialità dove la ricerca scientifica, sostenuta da una sana politica, trova i fondi necessari per poter esprimere al meglio le proprie tematiche. Basti pensare alla vasta  campagna di indagini di carattere geofisico- ambientale eseguita negli anni’ 90 negli U.S.A. mirata non solo alla distribuzione degli elementi radiogenetici nelle rocce e nei suoli, ma anche a conoscere i valor idi radiazione emessa tramite aero- spettrometria gamma e misure d i radon nelle abitazioni.

 A mio avviso, e lo dico per chi ancora fosse scettico, la radioattività   non è un capriccio  da sostenere  ma è realmente  un problema ambientale, prima tra tutti sanitario, che può compromettere la salute delle persone che vivono in aree geologicamente a rischio, come in presenza d  i rocce ignee e metamorfica: scisti, gneiss.

 Nella  mia amata Calabria,per es. studi eseguiti in passato hanno permesso d testimoniare aree, come sull’altopiano silano, con elevati valori di radioattività, connessa alla realtà geo-climatica e tettonica in   presenza d i rocce granitiche, alterate e ridotte a “sabbioni”.

 Radioattività non significa solo centrali nucleari e bombe atomiche. Tutti noi siamo continuamente colpiti da radiazioni naturali, infatti anche nel nostro appartamento, x es. ogni giorno respiriamo radon: gas radioattivo,che  nasce dall’uranio 238, un componente della crosta terrestre. Il gas radon si trova ovunque: in aria, nelle acque dei torrenti, laghi, nelle falde acquifere ed in minima parte anche nei materiali da costruzione.

                                      

Da misure eseguite negli U.S.A. negli anni ’90 risultavano i seguenti valor idi radioattività:

Nell’atmosfera            intorno a 0,2 pCi/l

Nelle abitazioni           1- 2 pCi/ l

Nell’aria presente nei pori del suolo      20- 30 pCi/l - a più di 100.000pCi/l.

Questi valori indicano come la  concentrazione maggiore di radioattività provenga dai suoli, testimonianza diretta delle rocce sottostanti e quindi connessa alla realtà geologica del luogo.

1pCi è equivalente al decadimento di 2,2 nuclidi radioattivi al minuto

  Se il terreno è ricco di uranio e permeabile, il gas radon può penetrare nei piani più bassi delle abitazioni e, in mancanza di un sufficiente ricambio d’aria, accumularsi. Il vero problema è dato dai suoi “figli”, ossia isotopi, che essendo elementi solidi, si attaccano facilmente al pulviscolo atmosferico e se inalati dall’uomo possono  comportare  conseguenze irreparabili a livello bronco- polmonare.

 Attualmente quali sono   le  concentrazioni di radon nelle regioni italiane?  

Da dati estrapolati da Internet, i valori medi di concentrazione radon (espressi in Bq/m3) nelle regioni italiane sono i seguenti:

REGIONE

Concentrazione media Rn-222 (Bq/m3)

Valle d'Aosta

44 ± 4

Piemonte

69 ± 3

Lombardia

111 ± 3

 Provincia Autonoma diBolzano

70 ± 8

Provincia Autonoma di Trento

49 ± 4

Veneto

58 ± 2

Friuli Venezia Giulia

99 ± 8

Liguria

38 ± 2

Emilia Romagna

44 ± 1

Toscana

48 ± 2

Umbria

58 ± 5

Marche

29 ± 2

Lazio

119 ± 6

Abruzzo

60 ± 6

Molise

43 ± 6

Campagna

95 ± 3

Puglia

52 ± 2

Basilicata

30 ± 2

Calabria

25 ± 2

Sicilia

35 ± 1

Sardegna

64 ± 24

VALORE MEDIO NAZIONALE (pesato per la popolazione regionale)

70 ± 1

 

 

 
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