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Una giornata al lago


Credo che alle persone che hanno presente, amato la letteratura ed ancora ne sono intimamente coinvolti, quando si trascorre una giornata sulle rive di un lago qualsiasi, questo non possa indurre a scavare nei propri ricordi giovanili e ricordare, fra le tante, il celebre inizio di una vicenda, un romanzo che abbiamo studiato da ragazzi.. «Quel ramo del lago di Como, che volge a mezzogiorno, tra due catene non interrotte di monti, tutto a seni e a golfi, a seconda dello sporgere e del rientrare di quelli, vien, quasi a un tratto, a ristringersi, e a prender corso e figura di fiume, tra un promontorio a destra, e un’ampia costiera dall’altra parte; e il ponte, che ivi congiunge le due rive, par che renda ancor più sensibile all’occhio questa trasformazione, e segni il punto in cui il lago cessa, e l’Adda rincomincia, per ripigliar poi nome di lago dove le rive, allontanandosi di nuovo, lascian l’acqua distendersi e rallentarsi in nuovi golfi e in nuovi seni..»Naturalmente ho appena citato l'incipit dei “Promessi sposi” scritto da Alessandro Manzoni e quello che ho evidenziato in azzurro è l'unico ricordo che ancora mi sovviene specie se mi ritrovo in riva ad un qualsiasi lago. Sembra quasi accendersi automaticamente quel ricordo, tutto quel che ho vissuto in quel periodo della mia vita da studente.. E dunque quello specchio d'acqua chiusa, appena ondulata da suoi affluenti o quasi ferma se non spira sufficiente vento, offre una buona opportunità non certo di chi vagheggi un orizzonte infinito come quello che si può contemplare in riva al mare, semmai per immaginare altro.. Navigazioni sconfinate oltre il semplice concetto geografico e al di là del tempo quotidiano monotono e ripetitivo, verso frontiere, a tratti misteriose, che delineano alcune peculiarità di noi esseri umani: l'amore che si nutre per una persona, il desiderio di perdersi in questo sentimento quando non ne siamo posseduti, l'alienazione da certi grigiori quotidiani che non danno il sapore della vita stessa, il concetto – infine - di alienazione dalla vita che non ci soddisfa, più semplicemente e ampiamente il concetto di fine vita. E tanti altri pensieri, altri “perché” che sicuramente fanno parte del dna umano, diversificati ed imprevedibili, com'è imprevedibile e diversificato quello che tiene occupata la mente di ciascuno di noi. Spesso mi capita di ritornare, nei miei ricordi più recenti, in riva ad un lago, su una panchina e lasciarmi cullare dal moto incessante delle onde, come fossero stati un sogno in cui si sono riversati certi miei desideri: uscire da una ripetitività nel quotidiano divenuta opprimente, che degrada dentro fino ad atteggiamenti e comportamenti che fanno vedere solo una piccola parte di quel che potrebbe essere una vita piena di reali soddisfazioni. É pur vero che in particolari che spesso ignoriamo o non valutiamo correttamente risiede gran parte di quella felicità che rincorriamo per tutta la vita come fosse un effetto “fata morgana” in un'estate molto calda ed assolata, però io non sono del tutto certo che questo non sia un modo per evitare, anche un riflesso involontario o pavloviano che dir si voglia, di mettere a fuoco segnali che la natura stessa ci manda.Quali?Che stiamo perdendo tempo o che non siamo sulla giusta via, che il tempo di certe “abbuffate” è finito, che abbiamo solo il tempo necessario per fare da barriera, proteggere i nostri cari da possibili destini imprevedibili? Altro?Francamente non lo so, però sono certo che quando mi trovo in riva ad un qualsiasi lago e mi siedo su una qualsiasi panchina per lasciarmi “travolgere” dal panorama antistante, la mente si allarga a dismisura, immerso nel silenzio dei miei respiri.. appena scalfiti dal delicato scorrere delle onde, da un leggerissimo loro sciabordìo sulla riva e dai rumori della natura nell'ambiente circostante, mi danno un senso indescrivibile di quanto la vita sia sempre e comunque bella da vivere, intensamente, fino all'ultimo refolo di respiro e consci che una certezza ineluttabile prima o poi, più poi che prima (naturalmente), chiuderà dolcemente i nostri occhi..Tutto questo senza provare paura alcuna, anche se la paura è un'emozione fra quelle primarie degli esseri umani difficilmente controllabile. Un po' come addormentarsi e.. Intanto, carissimi amici, godo dell'incipit di questa bellissima giornata ancora non troppo calda, cielo terso senza l'ombra di un  cirro dispettoso, sole splendente e aria finissima, nonostante l'altezza dal mare di casa mia sia di pochi metri, campagna molto vicina e che ho appena finito di percorrere per alcuni km.. E canticchiare, prima di varcare la soglia di casa, questo brano, guardando lontano.. Sorridendo