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Se ne..


.. son dette, se ne dicono e se ne diranno tante sulla felicità, quello che può rappresentare per ciascuno di noi. Mi verrebbe da pensare che esistano tante forme di felicità quanti sono gli esseri umani. Tuttavia amo e spesso indugiare su quel che disse un certo Carlo Alberto Salustri (ai più noto come Trilussa) sulla felicità:  C'è un'ape che se posa su un bottone de rosa: lo succhia e se ne va... Tutto sommato, la felicità è una piccola cosa.Con reverenziale rispetto per questo grande poeta che adoro perché molte sue poesie spaziano in infiniti temi, vorrei aggiungere qualcosa di mio sulla felicità: non consiste tanto nel raggiungimento di una meta seppur agognata, bensì nel viaggio intrapreso per raggiungerla. Dopo un certo tempo il ricordo della meta conquistata si affievolisce e diventa “normalità”, non altrettanto il viaggio e tutte le emozioni che ci ha procurato.Ecco, più che un’ape e la semplicità del gesto descritto da Trilussa sicuramente encomiabile nella sua chiara dolcezza, immagino la felicità come una farfalla che vola libera nell’aria: se provi ad inseguirla non riesci a prenderla e se la prendi corri il rischio di farle male.Ma se ti metti tranquillo, comodamente seduto e  senza tradire emozione alcuna - almeno inizialmente, può anche darsi che quella farfalla, con la leggiadria di un gesto da ballerina..  dell’aria, possa posarsi su te, simil  refolo di vento primaverile che s'alza improvviso e donarti quel che hai sempre desiderato. In questo caso, per come la vedo io, non c’è tempo che tenga: un momento di quel genere così intenso ed appagante, vale una vita di infinite attese, di malinconie, di delusioni anche cocenti.. Buon fine settimana, amici carissimi