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Eccoci ..


 .. di nuovo in questo .. strano ma tutto sommato piacevole mondo dei blog. La mia principale attività, può sembrar strano, è stata quella di tentare di recuperare un po’ di sonno perso per strada ma, credetemi, è stato un tentativo del tutto vano. Sento di esserlo, sono affamato di sonno ma, come accade quando si va avanti negli anni, è veramente difficile recuperare.Forse o probabilmente perché da giovani abbiamo avuto meno pensieri o grattacapi per la testa, maggiore attività fisica mentre da vecchi ci si comporta in modo contrario per tentare di recuperare quel tempo perso, forse per non .. perdersi tutto quello che la vita  propone e a cui non è possibile, se non in casi molto particolari .. opporsi? Non lo so, cioè non ne sono certo, anzi non ne ho proprio un’idea precisa, però e fra miei interessi c’è una cosa che mi piace e la metto in atto di tanto in tanto: assistere all’alba. Oggi qui il sole è sorto alle 06:13 e tramonterà alle 20:09.Naturalmente ora legale.A parte malinconie o gioie della vita, è bello aprire gli occhi e veder sorgere il sole.Oggi compio gli anni, 66 primavere (la mia stagione preferita). Qualcuno di cui non faccio il cognome (ma il nome: Valerio, eterno iovinotto de Roma) mi chiamerà "anziano signore" (come ha fatto nel post precedente e che non mi dispiace assolutamente: un tocco di gentile ironia in una realtà incontestabile non guasta mai .. ahahahaha.. ), qualche altro solo vecchio (del tutto nella norma), peggio ancora e in senso dispregiativo altri mi diranno vecchiaccio rompiballe (alcuni dei miei figli me lo hanno detto e ridetto fin da quando ho compiuto 40anni nel lontano 1990..) e anche di peggio (ignorando che la vita è una ruota e che a tutti toccherà, salvo “imprevisti”, invecchiare), qualcun altro in questo tema disse – se vogliamo metaforicamente e anche a ragione:«Ogni mattina in Africa una gazzella si sveglia. Sa che dovrà correre più veloce del leone o sarà uccisa. Ogni mattina in Africa un leone si sveglia. Sa che dovrà correre più veloce della gazzella o morirà di fame. Quando sorge il sole, non importa che tu sia un leone o una gazzella, quel  che conta è che tu inizi a correre...» Personalmente preferisco vederla come la giornalista di Porto Alegre Martha Medeiros .. A Morte Devagar Muere lentamente quien se transforma en esclavo del hábito, repitiendo todos los días los mismos trayectos, quien no cambia de marca, no arriesga vestir un color nuevo y no le habla a quien no conoce....Lentamente muore chi diventa schiavo dell'abitudine, ripetendo ogni giorno gli stessi percorsi, chi non cambia la marcia, chi non rischia e cambia colore dei vestiti, chi non parla a chi non conosce. Muore lentamente chi fa della televisione il suo guru. Muore lentamente chi evita una passione, chi preferisce il nero su bianco e i puntini sulle "i" piuttosto che un insieme di emozioni, proprio quelle che fanno brillare gli occhi, quelle che fanno di uno sbadiglio un sorriso, quelle che fanno battere il cuore davanti all'errore e ai sentimenti. Lentamente muore chi non capovolge il tavolo quando è infelice sul lavoro, chi non rischia la certezza per l'incertezza per inseguire un sogno, chi non si permette almeno una volta nella vita, di fuggire ai consigli sensati. Lentamente muore chi non viaggia, chi non legge, chi non ascolta musica, chi non trova grazia in sé stesso. Muore lentamente chi distrugge l'amor proprio, chi non si lascia aiutare chi passa i giorni a lamentarsi della propria sfortuna o della pioggia incessante. Lentamente muore chi abbandona un progetto prima di iniziarlo, chi non fa domande sugli argomenti che non conosce o non risponde quando gli chiedono qualcosa che conosce. Evitiamo la morte a piccole dosi,ricordando sempre che essere vivorichiede uno sforzo di gran lunga maggioredel semplice fatto di respirare.Soltanto l'ardente pazienza porterà al raggiungimento di una splendida felicità. .. Mi consola, anche se poco e niente, il fatto che il 24 gennaio 2008 la poesia sia stata letta nel parlamento italiano dal senatore beneventano Mastella in occasione del voto di fiducia che ha portato alla caduta del secondo governo Prodi e che dallo stesso senatore sia stata erroneamente attribuita a Pablo Neruda. Beh.. beh .. Ok non dico altro in quest’ultimo caso per non incorrere nell’uso di terminologie poco consone e mi godo questa giornata speciale che (“purtroppo”) capita una volta all’anno.Mi ritengo tuttavia più fortunato di quelli che nascono il 29 febbraio, dato che il compleanno lo celebrano ogni quattro anni .. ahahahaha .. Cari amici, un abbraccio grande..