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In te la terra


 Piccola rosa, rosa piccina, a volte, minuta e nuda, sembra che tu mi stia in una mano, che possa rinchiuderti in essa e portarti alla bocca, ma d'improvviso i miei piedi toccano i tuoi piedi e la mia bocca le tue labbra, sei cresciuta, le tue spalle salgono come due colline, i tuoi seni si muovono sul mio petto, il mio braccio riesce appena a circondare la sottile linea di luna nuova che ha la tua cintura: nell'amore come acqua di mare ti sei scatenata: misuro appena gli occhi più ampi del cielo e mi chino sulla tua bocca per baciare la terra. .. Pequeña rosa, rosa pequeña, a veces, diminuta y desnuda, parece que en una mano mía cabes, que así voy a cercarte y a llevarte a mi boca .. .. È una poesia facente parte della raccolta nerudiana intitolata “I versi del Capitano” (1952, Napoli, prima parte  “L’amore”), raccolta che, come molti probabilmente ricorderanno, ispirò Troisi nel suo film “Il postino”. Credo di avere già pubblicato questa poesia anni fa, tuttavia oggi e come qualche volta m’accade che, come fosse una soffice .. nuvola capricciosa si diverte ad avvolgere il “tutto” in un’aureola profumata, impalpabile e incastonata in un incantevole e coloratissimo scenario naturale,  il ricordo torna su quel palcoscenico che continuamente cerco di tenere nel buio più assoluto e muto; invano perché ottengo l’effetto opposto. Un crescendo di continue accelerazioni e decelerazioni cardiache, di sfumature sempre meno tali - quasi palpabili, di percorsi palmo palmo fra mente cuore, corpi madidi di sudore e dipinti d’incanto e degni di un quadro a sfondo etereo, sensuale..Ecco .. squilla il telefono.Rispondo e mi perdo per qualche minuto in una discussione piatta, del tutto amorfa quasi fosse una via laterale in un percorso di montagna in cui fermarsi per far sbollire un motore surriscaldato. Il ricordo s’attenua, quel senso di ansia pian piano si calma. Riprendo a respirare normalmente..(.. 1971)