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8 Dicembre


8 dicembre A te non pare di udire una musica? A te non pare di vedere una fiaccolata? E l'aria che respiri non ti sembra profumata? E' vero, non solo l'Immacolata è la Madonna, anche se, in realtà, una sola è Maria, ma permettimi che, in questo Santo giorno, io sia a parlar soltanto della Madonna mia, della Vergine che vent'anni fa mi ha miracolato, e da un un tremendo male al colon mi ha salvato! E' vero, di Maria son proprio tante le Festività, come tanti sono i nomi di paesi e di città che festeggiano puntualmente il Suo Anniversario e lo si può vedere consultando il calendario! Si festeggia l'Annunziata, la Madonna di Loreto Quella di Montevergine e Quella di Roseto; tanto venerata è pure la Madonna di Pompei, ma permetti che quattro righe io le dedichi alla Madonna dei tanti pellegrinaggi miei? Sono andato a Parigi a la Médaille Miraculeuse, a Lourdes, Fatima, Siracusa e Međugorje e, ovunque, l'ho vista portare sempre in gloria! Era sempre Lei: l'Immacolata Concezione, Quella che, in ogni luogo, fa tanti miracoli, purché la preghi veramente con fede e devozione! (Gilbert Paraschiva) .. Non conosco questo poeta e francamente non mi interessa più di tanto. Tuttavia questa sua poesia riaccende un faro su due episodi di cui uno personale, familiare: quello di mia sorella (che oggi compie gli anni) e quello afferente i miracoli.In quest’ultimo tema, pur essendo credente e praticante, ho talvolta avuto qualche piccolo dubbio, sfatato poi dal rigore ecclesiastico in questa materia che, con una disamina molto prudente, richiede parecchio tempo, almeno di 5 anni.Questo quando anche la scienza a certi accadimenti non riesce loro dare una spiegazione.In questi versi - semplici, lineari ma efficaci nel loro contenuto (soprattutto per chi è credente), colgo tuttavia un miracolo, nel senso che, riguardando indietro nel tempo - nel gennaio 1994 - e trovandomi in Sicilia per lavoro, ricevetti una telefonata da mia sorella che mi comunicò che a suo marito era stato diagnosticato un tumore di quelli, come direbbero a Roma – città in cui sono stato per qualche tempo e che adoro da sempre - “bboni”, cioè dir maligni è il meno.Eppure, Dio solo sa come e perché -  coincidenze, destino, sesto senso o non so cos’altro pensai in quei momenti così dolorosi - venne preso in tempo prima che si espandesse e fu estirpato.Non c’erano particolari segni premonitori, solo un controllo casuale (non necessario però fatto solo per gli scrupoli di mia sorella) che rivelò quella terribile condizione.Questo a me è sembrato un miracolo e ancor oggi sono felice che mio cognato Francesco goda di buona salute e che mia sorella, da allora, sia ancor più serena nello spirito, nell’anima.