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Un uomo cammina sotto la luna


 Un uomo cammina sotto la luna (Raccolta di versi in prosa 1919-1922) I minuti semplici..I Desidero camminare per tutte le strade del mondo, strade agresti di vigore e di luce, strade cieche della notte, strade gloriose di sole, e divertirsi per tutte le strade, strisciare nelle sinuosità del dolore e dell'allegria, pieni del desiderio lento, chiaro e semplice di stare da tutte le parti, di avere portato in tutte le strade la miseria nascosta dei dolori umani. II Fragilità enorme del cielo azzurro e del sole dorato, profondità cantante del minuto nell'astrazione momentanea degli uomini che guardano il miracolo del cielo, e del sole e del campo verde. Gli occhi si stancano e guardano alla madre terra sotto il fioritura dell’entusiasmo del maschio re. … E gli occhi lo guardano tutto, l'abbracciano tutto, alberi e cose ciechi ed umili nella consacrazione stessa del minuto agreste. III Notte. Io ed i miei amici marciamo per il sentiero illuminato dalla luna. Nella notte delicata ed armoniosa, si traspaiono le emozioni semplici e forti; c'è una commozione di dolori profondi e vecchi che frugano alle porte dello spirito in queste notti delicate, armoniose. La luna, miracolo di sottigliezza divina ed allegra dopo la notte invocata, ci guarda, ci guarda... La luna è bianca, Il cielo azzurro. Il minuto, miracolo di colore... Io ed i miei amici marciamo per il sentiero illuminato dalla luna.. La Mañana, Temuco, 26.9.1919.. Sono trascorsi quasi 100 anni da quando Neruda scrisse questi versi alla giovanissima età di 15 anni. Alcune di queste poesie furono raccolte nel suo primo libro “Il crepuscolario”, pubblicato nel 1923. L’estro di questo poeta, per me sublime, iniziò da giovane ad emergere del tutto spontaneo e, nel tempo, evolversi secondo il proprio sentire. Dopo gli "impeti giovanili" umorali, la vis poetica di Neruda si trasforma in una esondazione di sentimenti fluida nella sua continua e costante evoluzione: percorso questo tipico di chi ambisce la felicità seguendo le linee del cuore, a lui più che manifeste. Tutto questo quando, dopo due matrimoni falliti, incontrò nel dopo guerra Matilde Urrutia, donna al tempo emancipata ed indipendente, tuttavia ancora non consapevole della figura che ebbe dinanzi..