Benvenuti!

Dal cassetto


  
  Volevo appenderla a un muro della stanza. Ma l’umidità del cassetto l’ha guastata. Non la metto in un quadro questa foto. Dovevo conservarla con più cura. Queste le labbra, questo il viso… ah, per un giorno solo, per un’ora solo tornasse quel passato. Non la metto in un quadro questa foto. Mi fa soffrire vederla così guasta. Del resto, se anche non fosse guasta, che fastidio badare a non tradirmi… una parola, o il tono della voce… se mai qualcuno mi chiedesse chi era. (Kostantinos Kavafis) .. A parte la vita, i desideri, gli orientamenti sessuali di Kavafis (tutto rispettabile nell’esternazione delicata e piacevole della lettura, anche se la condivisione è altro e non mi appartiene in alcune sue manifestazioni), questi versi raccolgono la delicatezza di un’anima sensibile che non vuole sicuramente creare patemi o altro di simile, ma che invece, declamando il tutto in versi, si rileva nell’intima essenza un intento non proprio auspicato. Un dolore composto, un voler esternare una sottile, dolce e malinconica – probabile – saudade che affascina intimamente anime sensibili a refoli d'aria amorosa. In realtà sono stati d’animo che, anche sotto altre forme, hanno sempre interessato qualsiasi essere umano. Se tutto non è stato rose e fiori nel corso della propria vita, qualche spina ci ha “punto” lasciando una scia di dolore che il tempo lenisce.