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Solamente...


 
 Cademmo nell’abbraccio, ci separammo dal mondo, non sapevamo se eravamo due corpi o due anime o un corpo e un’anima o se semplicemente non eravamo perché era amore solamente e poi solamente fu la marea d’argento del nulla.(Wislawa Szymborska, Nobel per la letteratura nel 1996)...Nessun essere vivente si può sottrarre alla complessità dei sentimenti derivanti dal nostro essere nel mondo, con tutto quello che sappiamo di noi, soprattutto con quello che non sappiamo e che si manifesta solo nel rapporto con il reale.È una crescita in divenire quando nascono e si sviluppano relazioni intime, profonde, significative.Quando l’amore lo si vuole ridurre a uno schema frutto di un certo tipo di educazione o di immaginazione personale, esso diventa nel tempo semplice quotidianità, specie quando sfuma la risonanza iniziale, la così detta favola “bella” che perde il suo significato, il suo valore originale. Amore è un sentimento unico nel suo genere e, come tale, ad esso bisogna abbandonarsi. Tanto che, non appena si cade nella presunzione di saperne più di lui ci abbandona, perché i suoi sentieri non sono più i nostri.Amore è simile a una leggera danza tra cielo e terra, tra mondo interiore ed esteriore che asseconda una sua non ben conosciuta necessità, quella che varia da persona a persona e che trova l’amalgama se la stessa osmosi d’amore si realizza....Altri amori, confesso, ancora respirano in me perché hanno in sé qualcosa di indimenticabile: un semplice sguardo, una carezza, un sorriso, un bacio … restano ben radicati nell’anima.Essere consapevoli della forza dell’amore, fra l’altro, è una continua scoperta per sé stessi, un dono per gli altri.…Nella mia vita sentimentale è accaduto di fare – solo in questi ultimi tempi - qualche riflessione del genere, cercare – guardando a ritroso - risposte in tutto questo lungo periodo della mia vita, quello che è rimasto in me di tutti gli amori che ho avuto, da quelli giovanili, dal primo amore in poi.Naturalmente la prima particolarità che ho notato, è stata l’intensità, la profondità, il coinvolgimento che questo sentimento genera in modo autonomo in due persone che si sentono attratte, il più delle volte senza comprenderne il vero motivo.Ogni volta che, nella più pura casualità, è accaduto in me di sentire dentro quel sentimento nascere e crescere, ho avuto la netta sensazione di vivere una continuazione di tutti gli amori avuti, un approfondimento e una consapevolezza che, ogni volta, è aumentata di spessore, facendomi affinare in modo naturale tutte le particolarità sopra espresse.(Questo sempre che dall’altra parte vi sia giusta corrispondenza)Naturalmente la forma più adeguata, quella che realizza l’amore, quello che più si percepisce in ogni momento della relazione, si manifesta nel mondo reale, pur essendo consapevole che l’amore in sé non ha limiti.Può sussistere in ogni sua forma perché noi esseri umani siamo diversi fra noi: è questo che incita a scoprire tutti gli aspetti del bel sentimento da quando ci si rende conto di essere spinti da quella forza trainante che, almeno una volta nella vita, tutti abbiamo conosciuto.“…perché era amore solamente   e poi solamente fu   la marea d’argento del nulla.”Quel “solamente” della Szymborska lo sento così grande nelle sue vere fattezze, soprattutto nel mondo reale, che il fascino che emana è “solamente“ … tutto: il resto non conta e non si può pretendere … no, non serve altro per sentirsi profondamente ricambiati, appagati, donando il meglio di se stessi in piena libertà.A volte tutto questo accade senza neanche essere adeguatamente ricambiati.Pur tuttavia ci si dona ugualmente: l’amore ha di questi slanci. Impossibile frenarli.