NOMINAZIONE

Non è facile, però è possibile.

Si parla molto dei problemi sociali, economici, politici ecc; non si parla quasi mai di come essi siano stati affrontati da ciscuno, nel proprio iter interiore.

Quali sono le nostre posizioni verso la spiritualità?

Verso l'equilibrio interiore?

Verso la seduzione del denaro, ovvero, la sua necessità limitata ad un consumo equo e solidale?

Quali sono, in realtà, i problemi urgenti che sappiamo di dover affrontare e che rimandiamo con la delega su altri o su altro?

Tutta questa rivisitazione della nostra responsabilità, anche indiretta, verso ciò che sta accadendo, che è già accaduto e che senz'altro accadrà, non compare in nessuna valutazione sociale e privata, fra amici, fra gruppi ecc.

Questa carenza contribuisce a rendere i problemi esistenti insolvibili, oppure esagerati.

Il reale problema, nel frattempo, non è mai messo in luce e, quindi, diventa, di per sè, senza soluzione, anche se poi, una soluzione ci sarebbe: altrimenti sarebbe un NON PROBLEMA.

Naturalmente chiunque legga queste mie parole, nel 99 per cento dei casi si sentirà oltremodo infastidito e mi dirà che sono una presuntuosa.

E' una reazione che conosco molto bene. E' accaduto a me, ad altri che conosco, ed in generale è riscontrabile ovunque.

E' una reazione coatta, automatica, perché prenderne atto costa molto. 

Poi ci sono le persone che deridono appunti come questi.

altre che proprio NON LEGGONO, NON PROVANO NIENTE, NON SI PONGONO  MAI IL PROBLEMA DELLA REALTA' UMANA, Nè in se stessi, né verso un altro.

La sociaetà odierna risalta una disumanizzazione estesa e subdola, in quanto mascherata dalle esigenze di un progresso tecnologico privo di scrupolo verso coloro che non hanno il modo, il tempo, lo spazio e la capacità effettiva di sapersi adeguare all'onda irrefrenabile della corsa al primo posto in classifica.

anche verso coloro che fanno un discorso completamente diverso, in cui questo fantomatico "primo posto" non sia poi così appetibile..

Forse sono altri i valori per cui lottare, con il cuore, con la mente e con uno stato di coscienza decisamente più qualificato.