Liquid Eyes

La vita che potrei. Sotto al cerone delle scuse si nascondono le rughe della paura.

Oggi per la prima volta mi sono guardato allo specchio ed ho visto due uomini, l’uomo che potrei essere e l’uomo che sono, e mi sono accorto che i due non si sono ancora incontrati. Quest’anno e mezzo è stato un anno e mezzo un po’ particolare, ho dovuto imparare a giocare la palla e mi sono goduto gli applausi scroscianti del pubblico alle mie giocate, ma anche i rancori dello spogliatoio e le reazioni sbagliate del mio io stanco, del mio io nervoso, delle polemiche che mi sono servite come scuse, come George Best al Manchester United. Oggi sono venuti da me e mi hanno messo di fonte a tutto questo, poi mi hanno detto "Abbiamo bisogno del tuo te migliore sempre, non solo quando ne hai voglia", ed ho avuto paura di non esserne capace. Mi è tornata in mente una delle litigate più belle della mia storia con la mia lei, quelle di cui hai bisogno, che purificano il rapporto, in cui ci si dice tutto ciò che non va bene e lo si lascia cadere. “Se vuoi andare, vai. Io non dirò niente, non cercherò di convincerti per farti rimanere, non ti supplicherò a restare. Ma se rimani, niente scuse, devi essere l’uomo di cui ho bisogno”.