Creato da aneurisma_cerebrale il 11/05/2009

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Post n°5 pubblicato il 24 Ottobre 2013 da aneurisma_cerebrale

Piu' grande è la lotta,e piu' è glorioso il trionfo!

....grazie Fabio

 
 
 
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16 Giugno 2006 ore 19.30 dentro di me, all'improvviso c'è stato un "click". Non ero morta ma non davo segni di vita, la mia memoria se ne stava andando portandosi via con se tutto il mio passato, i miei ricordi le mie esperienze. Quel giorno, qualche ora dopo, sono entrata in quello che molti chiamano il "buco nero". Una fase dell'esistenza in cui non sei ne morta ne viva, senti ma non partecipi, soffri ma non gioisci. In un attimo, quando ho chiuso gli occhi  ho rivisto tutte le persone care che ho incontrato nei miei anni di vita, la mia famiglia, gli amici più cari .In un attimo ho rivisto passare i miei errori, le mie conquiste, i miei momenti felici e quelli tristi...Poi nell'attimo successivo sono precipitata senza rendermi conto più di niente... sono entra nella mia "modalità provvisoria".... Venti giorni di buio, di pace, di silenzio. Un silenzio che quasi rompe i timpani...Ma si sa, dopo il buio ogni giorno, se si e fortunati (e io lo sono stata) c'è sempre la luce. La luce significa risveglio, e i risvegli non sono sempre positivi. Il mio in particolare e stato a dir poco traumatico! Mi ricordavo una donna con i capelli lunghi mossi, mi ricordavo la sua dinamicità, mi ricordavo la sua vitalità... In quel momento vedevo solo una donna senza capelli con una cicatrice in testa, quasi immobile su una sedia a rotelle, che a malapena riusciva a parlare, a pensare, ma soprattutto vedevo la sua malinconia e la sua tristezza. Questo era il ritratto di chi improvvisamente si rende conto di essere rinato. Ero stata completamente azzerata in tutti i sensi. Non ero più niente. E questo e stato solo l'inizio.Quando nasci in genere è un momento di felicità. Inizi a scoprire la vita, impari un sacco di cose hai l'entusiasmo di crescere di diventare grande e di essere qualcuno. Io ero rinata e mi aspettava quel percorso per tornare a vivere, ma a differenza di un bambino in quel momento davanti a quello specchio, non avevo lo stesso entusiasmo di cui la natura ti fornisce per superare le difficoltà che la vita immediatamente ti propone... Mi resi conto di essere transitata da una vita a un'altra passando per un buco nero. Non avevo scelta dovevo vivere ma mi rammaricavo che forse era meglio se ero morta. Fortunatamente qualcosa della mia vecchia esistenza mi era rimasta. Ero rimasta io, con una grande forza d'animo, la mia famiglia, gli amici , un presunto fidanzato e il mio cane. Motivi per il quale vale la pena lottare. Ho lottato soprattutto per riconquistare me stessa, ho iniziato un percorso tutto in salita di cure, di rieducazione. Ho dovuto imparare di nuovo a ricordare, a camminare a scrivere, insomma ho dovuto imparare di nuovo a vivere. Oggi qualcuno mi dice che sembro normale, anche se sento di non esserlo del tutto ma ora ho quasi raggiunto la cima della montagna e come un ciclista ansimante si alza sui pedali nella soddisfazione della sua sofferenza, mi sto preparando anch'io a tagliare il traguardo...

 

Ringrazio mia mamma , mio padre , mia sorella , mio fratello, i miei cognati ,  gli zii, i miei cugini, gli amici...Ringrazio il mio neurochirurgo per avermi ridato la vita per la seconda volta. Tutti i medici che pazientemente mi sono stati e mi sono vicino sopportando tutte le mie difficoltà. Grazie al mio cane...Oggi mi sono ripresa  parte di me stessa e sto ancora lottando per riprendere tutto ciò che di positivo avevo per tornare a essere felice. Ho voluto condividere con tutte le persone  questo mio momento, perché forse bisogna imparare a rispettarsi di più e a rispettare di più gli altri. Forse a volte per fare un passo avanti se ne devono fare due indietro. Forse e giusto avere degli obbiettivi ma non essere pretenziosi verso se stessi. Forse bisogna imparare ad essere come il destino, ad avere più fantasia per vivere meglio. Avere il coraggio di cambiare quando non si e contenti e capire che vivere richiede uno sforzo che va ben al di la del semplice respirare. Grazie! Grazie a tutti quanti mi hanno saputo regalare un attimo della la loro vita standomi vicini.. Per me è significato, tornare a vivere.

 
 
 

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