Semplicemente

Fiorello sempre più da record, batte se stesso. Nella seconda puntata dello show su Rai1, Ilpiùgrandespettacolodopoilweekend è stato visto da 12 milioni 156mila 973 spettatori pari al 42.60% di share. Nella prima puntata aveva totalizzato 9 milioni 796 mila spettatori con uno share del 39.18%.

Prima dell'inizio della puntata si sono esibiti fuori dal Teatro 5 i Coldplay e come già annunciato, sullo sfondo di un'antica Roma. Il leader del gruppo ha salutato il pubblico italiano, commentando poi su Twitter su richiesta di Fiorello: ''ho appena finito lo show di Fiorello a Roma. Fantastico. A presto''.

Lo show vero e proprio parte con Michael Bublé e l'orchestra di Enrico Cremonesi, nonché il corpo di ballo di Daniel Ezralow. Il cantante canadese annuncia l'ingresso di Fiorello, seguono piccole gag e commenti del presentatore: ''Dobbiamo essere contenti perche' abbiamo il nuovo governo - esordisce Fiorello - certo un po' piu' cupetto e serioso di quello precedente. Hanno fatto la foto ufficiale ed e' uscita in bianco e nero! Pero' il professor Monti e' amato dalle banche, puo' farci uscire dalla crisi facilmente. E' talmente amato - continua -che quando passa davanti ad un bancomat i soldi escono da soli. Il nostro governo che ora non c'e' piu' era piu' folkloristico, allegro. Ma ora tutto e' cambiato anche in Rai e ''chi aveva a che fare con il sesso e' stato mandato via: da Santoro e Ruotolo alla Dandini.... Se quel divano di 'Parla con me' potesse parlare''.

Tra gli spettatori presenti nel teatro 5 anche un divertitissimo Enrico Mentana di fronte a una versione rivisitata di "Piove" di Domenico Modugno realizzata, ad inizio serata, per salutare il vecchio governo. Tra gli ospiti anche Caparezza, con esibizione e gag parodica su X-factor e l'attrice Laura Chiatti che insieme a Fiorello realizza un mini remake di Twilight per poi duettare con il presentatore nel brano "Insime a te non ci sto più".

"Il più grande spettacolo…degli ultimi anni!". Il Direttore Generale della Rai, Lorenza Lei, ha così commentato questa mattina al telefono con Fiorello il nuovo record di ascolti fatto registrare nella seconda puntata dello show di Rai1. "Siamo soddisfatti - ha continuato Lorenza Lei - perchè conquistare più di 2 milioni di telespettatori, rispetto alla prima puntata, che già aveva ottenuto risultati straordinari, non è impresa facile. Fiorello è riuscito a consolidare il suo pubblico e ha riavvicinato i giovani alle prime serate di Rai1. La scelta di riportare Fiorello in Rai e di aprire la stagione con un evento così importante - sottolinea il Dg - deve essere di stimolo per la Rai a fare sempre meglio. Siamo certi che nel prosieguo della stagione sapremo promuovere e sostenere programmi e protagonisti della tv degni del miglior Servizio Pubblico".

Ma è stato davvero un grande ritorno al varietà? Uno show rivoluzionario? Carico di innovazione e portatore di speranza come lo avevano annunciato? O è stato solo il tentativo della Rai di risollevarsi un po' con l'aiuto del genio artistico di fiorello? Maria Bettetini, docente di Estetica e Filosofia della Comunicazione all’università IULM di Milano, che da anni si occupa di temi quali la finzione, l'iconoclastia e il rapporto tra verità e rappresentazione commenta con Affari lo spettacolo più atteso del momento.

Come ha trovato lo spettacolo di fiorello?
"Ho visto un Fiorello come... "spaventato", quasi affaticato dal carico che portava sulle spalle. Un carico dovuto alle aspettative che i media hanno creato intorno a questo spettacolo".

Che cosa è piaciuto alle persone che giustifichi degli ascolti così buoni?
"Lui è bravo, artisticamente bravissimo, sa combinare buona musica, comicità, varietà, ma non ha portato in tv niente di diverso da un Sanremo o da un suo show del 2004".

Si è parlato molto di grande ritorno al varietà, che cosa ne pensa?
"Penso che Fiorello abbia fatto se stesso, riproponendo ciò che faceva in radio con una scenografia molto sfarzosa, ripeto, più da Sanremo che da vecchio varietà. Trovo però che non sia il momento giusto per tutto questo sfarzo; nel momento dei tagli, della crisi che non permette di arrivare con serenità a fine mese per gli italiani è un pugno allo stomaco".

Nelle intenzioni della Rai c'era forse l'idea di portare conforto con un format legato alla tradizione italiana...
"Non credo che l'Italia abbia bisogno di questo. Credo che nonostante tutte le difficoltà sia un Paese più maturo, anche artisticamente, pronto ad accogliere prodotti innovativi. E poi si può essere innovativi anche nel riproporre la tradizione. Mi è sembrato scorretto presentare fiorello come l'aspettativa per salvare l'azienda e il Paese".

Qual è un esempio di format innovativo?
"Beh, la trasmissione di Saviano per esempio ha fatto scuola, la comicità di Zelig anche..."

Prima di lasciare la scena alla sigla di coda in stile anni ’60 cantata da Giorgia, Fiorello ha voluto dedicare una sua ‘personale’ versione dell’Inno d’Italia al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, che in questo periodo c’ha avuto tanto da fare e ci ha messo il suo per aiutare l’Italia e nonostante l’età ha tenuto botta, come ha detto Fiore. L’Inno di Mameli diventa un rap in stile Jovanotti – che non a caso ha partecipato alla sua realizzazione -, diverso da quello proposto due anni fa al Fiorello Show, all’epoca in onda su SkyUno, e che vi proponiamo in alto (in attesa del video da Il Più Grande Spettacolo Dopo il Weekend).