E GRIDA IL SILENZIO

E' da qualche giorno che sono seduta sulla famosa panchina....guardo l'orizzonte e vedo un po di foschia, ma ora  neanche mi interessa sapere più di tanto se al di là potrei trovare qualcosa. Sto lì anche se mi dico sempre che bisogna ripartire, tirarsi su sull'attenti, comandi signore...perchè è la vita che ce lo comanda. Mi rendo conto che non bisogna fossilizzarsi, ma ora ho questo riposo mentale, cioè riposo non tanto perchè vorrei smettere di pensare ma non è possibile. A volte vorrei essere come quelle donne bastarde che se ne fregano di tutto e tutti, superano gli ostacoli, ci sbattono anche sopra e ne escono senza farsi un graffio, incolumi proseguendo il cammino senza fermarsi. Ma io non sono così, non posso mettermi degli abiti  in cui non potrei stare. Non è facile capire le persone ma io cerco di farlo, cerco di capirne l'anima, il senso di uno sguardo, il perchè di un sorriso o di un vuoto. Non posso essere diversa da come sono, non sarei più io e questo mi farebbe paura, trovare un'estranea in me che fa da padrona. Forse sarò una sognatrice ma almeno i sogni ci addolciscono le brutte visioni terrene e poi io penso che ogni tanto qualche miracolo accada,  non sarò io la prescelta ma sarei felice di poter vedere un segno che mi faccia pensare che possano accadere.