BERLUSCONI MI HA SCRITO!!!!!

Post n°38 pubblicato il 30 Gennaio 2006 da grechu
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Berlusconi mi ha scritto
26 Gennaio 2006 alle 19:34
swampthing

Amico elettore, amica elettrice,
grazie al tuo voto ho potuto raggiungere l’obiettivo concreto di raddoppiare il mio patrimonio in soli 2 anni.

Ecco come:
1) grazie alla legge Gasparri, nel solo anno 2004 la pubblicità per Mediaset è aumentata del 3,8% (circa 1 miliardo e 200 milioni di euro all’anno).
2) l’appalto concesso dal Governo alla Banca Mediolanum, senza asta, per potere utilizzare i 14.000 sportelli delle Poste Italiane, mi ha reso1 milardo di euro all’anno.
3) nel 2001 la Presidenza del Consiglio (governo Prodi) aveva commissionato solo 1 milione e 750 mila euro di spot a Mediaset, nel 2002 la Presidenza Berlusconi ha commissionato 9 milioni e 250 mila euro, ed ha aumentato ogni anno fino agli oltre 10 milioni di euro dell’anno scorso (Economist-London).
4) come assicuratore avrò vantaggi per miliardi di euro dalla nuova legge sulla previdenza assicurativa, già con una serie di norme a mio favore ho incassato qualche centinaia di milioni di euro all’anno in più.
5) ho risparmiato dalla riduzione delle tasse diversi milioni di euro (e con me hanno risparmiato mia moglie, mio fratello e i miei figli, tutti titolari di qualche fetta della mia grande redditizia torta).
6) uno dei produttori italiani di apparecchi per ricevere il digitale terrestre è un’impresa controllata, attraverso la finanziaria Pbf srl, da mio fratello Paolo Berlusconi, e giustamente usufruisce dei contributi statali per il digitale terrestre. (Washington Post).
7) il decreto salva calcio mi ha fatto risparmiare 240 milioni di euro, e la riduzione delle plusvalenze (Tremonti 2002) ha fatto risparmiare a Mediaset 340 milioni di euro.

Caro elettore, cara elettrice,
tutti dicono che c’è crisi ma grazie a questo governo, ora io sono il 25esimo uomo più ricco del mondo. Pensa, nel 2001 ero solo il 48esimo! La crisi è chiaramente una menzogna dei comunisti.
Ti chiedo il voto per altri 5 anni e così anche il nostro Paese potrà dire che un italiano è tra i primi 10 uomini più ricchi del pianeta.
Forza Italia! La forza di un sogno!

IL MIO PATRIMONIO
2003 5,9 MILIARDI DI $
2004 10 MILARDI DI $
2005 12 MILIARDI DI $
(fonte: forbes U.S.A. novembre 2005)

 
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Post N° 37

Post n°37 pubblicato il 24 Gennaio 2006 da grechu
Foto di ange.84

Riprendiamoci la politica. Torniamo in piazza
Martedì, 24 gennaio
Opinioni Cari amici, credo che sia tornto il momento di ridare voce e forza alla cosiddetta Società Civile e valutare la necessità di ritornare nelle piazze, ridare fiato alle nostre voci. Si sta giocando una partita decisiva per le sorti della nostra democrazia e non si possono sottovalutare i rischi insiti nell'azione del centro destra. E nemmeno si può lasciare che lo scontro si giochi solo nelle aule del Parlamento.

Questi 5 anni di legislatura hanno dimostrato, quantomeno, l'indifferenza che il centro destra ha per le regole della democrazia. Non si può permettere che il signor Berlusconi occupi tutti gli spazi radio televisivi disponibili raccontando solo bugie. E' indispensabile che si ritorni tutti a fare politica, che ci rappripriamo degli strumenti della politica, che ci rappropriamo delle piazze. E' questo lo strumento comunicativo più forte che abbiamo a disposizione e dobbiamo usarlo fino in fondo.

Non possiamo sottovalutare la fase che stiamo attraversando. L'attacco frontale che il premier sta facendo - usando tutti gli strumenti, leciti e illeciti, che ha a disposizione - al centro sinistra sono presagi di ciò che ci aspetta se, malauguratamente, dovessero vincere di nuovo le elezioni. E' in pericolo serio la democrazia e il futuro del nostro Paese.

L'attacco ai Ds sul collateralismo con le coop - al di la delle valutazioni politiche che comunque la vicenda Unipol ci induce a fare - è il primo passo di un'affensiva più generale che sicuramente coinvolgerà a breve il sindacato, l'associazionismo, le Onlus.

Riapproriamoci della politca, ritorniamo in piazza, difendiamo la Costituzione e la democrazia: è questo il dovere inderogabile che abbiamo di fronte.

carlo a.

 
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Ciao a tutti...!!!

Post n°36 pubblicato il 15 Gennaio 2006 da ange.84
Foto di ange.84

...ed eccomi di nuovo qui... scusate ma non  ho più il computer a casa e quindi non ci posso essere sempre,ma comunque vi penso spesso... Adesso vada anche perche sono da vicini un bacio e alla prossima ciao ciao

 
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Post N° 35

Post n°35 pubblicato il 01 Gennaio 2006 da CLUBVFCBERLUSCA
Foto di ange.84

Per comunicare con me tramite e-mail e messenger........

CLUBVFCBERLUSCA@hotmail.it

^___^ Felice 2006!

 
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Post N° 34

Post n°34 pubblicato il 29 Dicembre 2005 da graver.gb
Foto di ange.84

Lettera di un Premio Nobel a Bush

(Prensa Latina) Sig. Presidente degli Stati Uniti d?America, Sig. George Bush:

Devo dirle che ho esitato molto a scriverle nuovamente una lettera. Non so se ha letto quella precedente che Le ho inviato per il Natale del 2004. Ma al di là della sua lettura, Signor Presidente, Lei ha dimostrato di non voler ascoltare altro che il suo gruppo di potere per imporre la sua volontà imperiale agli altri.

Se ho deciso di inviarle un?altra lettera, è stato perché motivato da un ex presidente Usa, Jimmy Carter, Premio Nobel della Pace, che dice: "Mi costa già fatica riconoscere questi Stati Uniti".

Segnala che "in questi ultimi anni mi sono sentito sempre più preoccupato da molte politiche di governo che minacciano oggi principi fondamentali. Tra questi figurano l?impegno per la pace, la giustizia sociale ed economica, le libertà civili, il nostro ambiente e i diritti umani. Sono a rischio anche principi storici come quello di fornire ai cittadini un?informazione veritiera ed il rispetto delle voci del dissenzienti". Carter continua a segnalare e a denunciare che "siamo diventati i principali colpevoli della proliferazione nucleare, invalidando e derogando quasi tutti gli accordi sul controllo delle armi nucleari" e che "i dirigenti politici compiono intrepidi sforzi per esercitare un dominio imperiale in tutto il mondo".

La pesantezza delle affermazioni di Carter mette seriamente in allarme rispetto all?indirizzo intrapreso dalla sua Amministrazione. L?ex Presidente segnala con tutta chiarezza "che tutte queste politiche sono state orchestrate da coloro che credono che il tremendo potere degli Usa non dovrebbe limitarsi". Fa riferimento alla frase che Lei ha segnalato: "Sono con noi o contro noi" e dice che il suo Governo "ha sostituito la formazione di alleanze basate sulla comprensione chiara degli interessi comuni, compresa la minaccia del terrorismo". Maggiormente preoccupante è il fatto che gli Usa abbiano respinto gli Accordi di Ginevra ed abbracciato l?utilizzo della tortura in Iraq, Afghanistan e nella Baia di Guantanamo.

Risulta fastidioso vedere che il Presidente e il Vicepresidente insistono nel sostenere che la CIA dovrebbe avere la libertà di perpetrare "un trattamento o punizione crudele, inumano o degradante" contro persone che si trovano sotto la custodia degli Usa. Tra le altre cose, Jimmy Carter mostra la sua preoccupazione per quello che chiama un "cambiamento fondamentalista in molte case di culto e nel Governo parallelamente alla crescita dell?interrelazione tra la Chiesa e lo Stato".

Finora nella lettera non ho fatto altro che trascrivere le dichiarazioni e le preoccupazioni dell?ex presidente Carter, al quale purtroppo fa fatica riconoscere il suo paese, divenuto un impero.

Dove sta andando, Signor Presidente Bush? Lei sta trascinando il suo paese e il mondo a situazioni limite, sta attraversando le frontiere di quello possibile e trasformandosi in un pericolo per l?umanità, in questa ansia di etichettare come terroristi tutti coloro che si oppongono ai suoi desideri, quando è proprio la sua politica ad applicare il terrorismo di Stato con gli stessi meccanismi che ha utilizzato durante le dittature del Cono Sud. Ricordiamo il Piano Condor e i metodi aberranti come il sequestro e la sparizione di persone. Oggi molti paesi europei stanno chiedendo spiegazioni al Dipartimento di Stato per aver utilizzato il loro territorio e aeroporti per gli spostamenti clandestini dei prigionieri sequestrati dalla CIA e portare in altri paesi per venirvi.

Nonostante tutto, Lei parla di democrazia. E pretende di imporre, per meglio chiamarla, la "democradura" nelle elezioni dirette in Iraq. Le elezioni non garantiscono la democrazia, se vengono imposte sotto il terrore delle truppe d?occupazione e d?altra parte Lei ignora le risoluzioni delle Nazioni Unite. Sono molte le violazioni commesse e i crimini di lesa umanità dei quali Lei è responsabile. Sarebbe un lungo elenco di delitti commessi, non è l?intenzione della lettera segnalarli, ma sono noti e sofferti dai popoli sulla loro pelle.

Tra le risoluzioni dell?Assemblea Generale dell?ONU, passata a schiacciante maggioranza con soli 4 voti contrari e 196 a favore, c?è quella per la fine del blocco a Cuba; ma la sua sordità intenzionale e la sua superbia le fanno ignorare la risoluzione dell?Assemblea Generale e Lei mantiene il blocco e installa basi militari nel mondo e in America Latina, sottomette i governi e li spoglia affinché permettano l?ingresso delle truppe nordamericane come per esempio in Paraguay, in Centro America, in Ecuador, in Colombia. Ha invaso paesi come Haiti insieme alla Francia e al Canada e poi ha preteso dall?ONU l?invio di truppe di altre nazioni in questo territorio, arrivate adesso a più di 7.400 effettivi (comprese purtroppo, truppe latinoamericane).

Jimmy Carter lo dice con molta chiarezza. Lei ha trasformato gli Usa in uno Stato terrorista, così come hanno fatto i suoi complici Blair e Berlusconi.

Penso, signor Presidente, che il popolo degli Usa debba alzarsi, chiedere la sua rinuncia e processarla per crimini contro l?umanità. Lei non è degno di dirigere questo paese, attraversato da lotte sociali e da tentativi di costruire nuove strade.

Il popolo degli Usa ha avuto periodi di forte partecipazione sociale.

Si oppose alla guerra in Vietnam, assunse la lotta per i diritti civili diretta da Luther King, realizzò grandi mobilitazioni di protesta contro la Scuola delle Americhe e molte altre gesta storiche di resistenza sociale, culturale e politica. Non posso non ricordare Henry Thoreau, che si rifiutò di pagare tasse ingiuste che sarebbero state utilizzate nella guerra contro il Messico e che preferì il carcere prima di piegarsi alle ingiustizie; i lavoratori di Chicago che esigevano i loro diritti e tantissime altre dimostrazioni di protesta contro le ingiustizie e contro le deviazioni del potere, tra le quali quelle per la rinuncia del presidente Nixon.

Per ultimo, signor Presidente, Le chiedo, Le esigo, che smetta di aggredire e di violare i diritti umani delle persone e dei popoli. Lei ha l?obbligo di rispettare e di contribuire con il suo Governo all?assistenza dei più bisognosi, a combattere la povertà, l?analfabetismo e la discriminazione razziale e ad aiutare gli immigranti negli Usa. È urgente abolire la pena di morte, perché nulla ha ottenuto uccidendo più di 1.000 prigionieri. Sono aumentati i morti ed i delitti non sono diminuiti.

È necessario che liberi i cinque prigionieri cubani accusati ingiustamente di terrorismo e che rispetti il diritto delle loro famiglie a visitarli. La Corte di Giustizia degli Usa ha verificato l?esistenza di serie irregolarità nel processo.

È necessario che abbiano fine gli attacchi contro il Venezuela, in particolare contro il suo presidente Hugo Chvez. È necessario che cambi la sua politica di voler imporre ad altri paesi le sue condizioni. Il fallimento registrato dal Vertice delle Americhe a Mar del Plata (Argentina) nel tentativo di imporre la discussione dell?ALCA nonostante l?appoggio del Messico e del Cile, Le deve far capire che i popoli non sono manovrabili e passivi, ma hanno la forza e la determinazione di far rispettare i loro diritti.

Non deve dimenticare che ci sono nuove figure sociali, culturali e politiche nel continente e nel mondo. È necessario che trasformi la sua aggressione in cooperazione, la sua violenza e corsa agli armamenti in progetti di sviluppo per la vita invece che per la morte.

Non so se avrà il coraggio di leggere questa lettera o se continuerà autisticamente per la sua strada. Le chiedo di leggere le dichiarazioni dell?ex presidente Usa Jimmy Carter, che trascrivo in questa lettera. Penso che La aiuteranno a capire e a correggere le strade sbagliate.

Sempre esiste la Speranza. I cambiamenti sono possibili. Un nuovo anno significa rinnovamento e possibilità di costruire nuovi cammini.

La saluto con Pace e Bene.

Adolfo Pérez Esquivel
Premio Nobel della Pace
Buenos Aires, 23 dicembre 2005

 
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