L'Arca di Pulce

Ticino: Retate anti-mici


Grazie a ElviralillaDa Bairo-------------------------------------------------------------Cari amici,Avrete letto della prossima cattura anti-micio prevista nei quartieri di Breganzona e Pregassona.E' giunta l'ora di mettere fine a queste catture indiscriminate che non portano altro che morte e nessuna soluzione concreta al problema del proliferare dei gatti randagi in Ticino.Vi invitiamo a scrivere anche solo due righe di dissenso all'indirizzo de La Regione (con preghiera di pubblicazione nelle lettere dei lettori, firmate e comunicate vs. nr. di telefono per eventuali verifiche) e al Municipio di Lugano.Non proponiamo un messaggio tipo, ma alleghiamo la nostra presa di posizione.SCRIVETE A:municipio@lugano.chinfo@laregione.ch GRAZIE DA PARTE DEI MICI RANDAGI TICINESI!!!CDA - Luganowww.centroanimalista.ch Presa di posizione CDADa sempre come Centro di Documentazione Animalista siamo confrontati con il fenomeno del randagismo felino e le relative retate anti-mici, che per la maggior parte delle volte passano senza troppo clamore ma che avvengono molto più frequentemente di quel che si pensa. In tutti questi anni abbiamo sterilizzato tantissimi mici randagi e sostenuto privati cittadini che, con le proprie risorse, hanno fatto il lavoro che spetterebbe alle autorità comunali, cioé prendersi carico del benessere degli animali vaganti sul territorio e che sono tali anche a causa dell'inciviltà di tante persone che non sterilizzano i propri animali facendoli figliare senza controllo e che li abbandonano poi per strada, pensando forse che tanto se la caveranno. Con rabbia e dolore, assistiamo nuovamente a queste retate che non sono una vera soluzione al problema del proliferare felino. Non c'é bisogno infatti di essere dei geni per capire che i mici sani di quelle colonie (di cui per altro non si parla, che fine faranno i mici che risulteranno sani?) non torneranno mai stabilmente dove sono stati catturati, perché questi ordini partono sempre sulla base di lamentele dalla popolazione stufa di vederli aggirarsi nei propri quartieri. Questa "soluzione" delle retate é eticamente inaccettabile e perfettamente inutile alla risoluzione del problema. Basterà infatti non riuscire a catturare tutti i mici, non sterilizzarli e attendere i nuovi immancabili abbandoni, affinché la colonia si riformi come e più di prima e via così nei secoli dei secoli. Evidentemente se già a poco tempo dall'ultima retata si rende "necessario" nuovamente spendere i soldi dei contribuenti per eliminare gli animali, forse sarebbe ora che si capisse che questa non é una soluzione accettabile. Innanzi tutto perché i gatti non hanno colpa della loro condizione, ma pagano due volte le colpe di altri, la prima volta per l'abbandono e l'incuria subita e la seconda per mano delle autorità che per non sentir più lamentele provvedono a fare un bel ripulisti. Dice bene il veterinario cantonale, anche se ci vengono i brividi a sentirlo parlare di pianificazione sistematica delle catture, senza menzionare minimamente né che fine faranno i mici che dai test risulteranno sani e soprattutto senza parlare di una seria campagna di sterilizzazione, vera ed unica soluzione per contenere il numero di animali presenti sul territorio, assieme ad una campagna di sensibilizzazione contro l'abbandono e magari all'obbligo di sterilizzazione dei mici padronali, lavoro che da molto tempo associazioni come la nostra stanno facendo evidentemente invano, considerato che manca una collaborazione con le autorità comunali e cantonali che ci permetterebbe di essere più concreti nel raggiungere lo scopo. Quindi basta curare quello che non é altro che un sintomo, ma vorremmo finalmente che si andasse alla radice del problema. Questo é l'unico vero modo per contenere nel tempo il proliferare dei gatti e per evitare le malattie (che é bene dirlo, colpiscono solo i gatti e non di certo le persone). Guardiamo con invidia l'Italia che ha leggi ad hoc di protezione e sostegno alle colonie feline e alle persone che se ne occupano e ad esempio il comune di Orsières che un paio di mesi fa ritirava l'ordine di cattura e mattanza dei gatti dopo la valanga di proteste arrivate dalla popolazione. Forse finalmente anche la Confederazione si sta rendendo conto e sta progettando una più umana campagna di sterilizzazione. Speriamo che anche il popolo ticinese, tanto sensibile al benessere degli animali, apra finalmente gli occhi e si dia da fare facendo giusta pressione affinché le autorità scelgano strade più civili, etiche e concrete alla ricerca di una vera soluzione. Intanto chiediamo al Municipio di Lugano di ritirare questo ordine di cattura pendente e che valuti soluzioni più concrete oggi e per il futuro. Centro Documentazione Animalista - Lugano</div