Anime di luna

Anima

Anima,

peregrinai

per le arterie, cercando un lumicino

da mirare per dirmi.

Dimmi se riposavi o se parlavi

- sottovoce -. Sentirti

- condensa dell'estate -

e tutto il resto

senz'ali, svolazzante.

L'alluce s'immergeva nel tuo velo

d'acqua, a breve durata

non trascinava

con sé futuro e corpo

maledetto e fantastico che vuole

ancora gioire
.

Non si arrende al tepore

non si arrende, non placa

la mareggiata.

Sola con te

sei bacio passionale sulla bocca

e ti ribevo

e ti riperdo

in queste viscere

disciolte della notte.

Verrai con me sul sole

l'amore squarcia i cieli

oscura il seme

- i suoi brillanti
 -

e il pallore dei seni diamantati

è quell'onda sovrana che s'immola

sullo scoglio gigante di una diga

per un filo di luce con cui tessere

speranze inconsapevoli di ganci.

Finché l'angolo è caldo

c'è tempo per il fuoco. Guarderò

dove la schiena si arcua e s'impaurisce

per il vento, per le onde

sulle onde della pelle.

L'aquilone sorvola, verso l'iride

- scintillano le briglie -.

Aspetterò negli occhi

di vedermi e toccarmi

- Lavinia

dipinto: Eric Zener

Sarà immensa la paura

Sarà immensa la paura
- condensa di vapore
nell'attimo infinito della fine -
fibrillerà un istante di lanugine
cadremo in volo
verso la luce
più leggeri dell'aria a primavera
saremo ali d'immenso
- dolore a terra
a disfarsi coi vermi in mezzo ai fiori -
puliti dall'incenso blu-universo
meriteremo spazio
per una scia
aliteremo
sulle cose concrete
aliti di chissà quale energia
a zittire i rumori della carne.
Un frusciare di tende al nostro via
poi silenzio perfetto
e il tuffo

- Lavinia

dipinto: Eric Zener

Ogni notte si muore

Ogni notte si muore

nei torcigli di fiamma che ci esalano

filamenti di ventre verso l'alto

o spirando speranze inconsapevoli

da tenaglie di carta riciclata

dei giornali bisunti ai tavolini

della polisportiva.

I paesotti ci tagliano le vene

e con le lame

degli occhi che hanno visto troppo niente

s'incide il cannocchiale, lungo i tubi

cercando una texture

- vertigo d'optical

su pied-de-poule di plastica -

per snaturare il nero dell'immenso

parato innanzi al naso non appena

si guarda verso un Carro.

Un dito ci percorre

risale in un reflusso verso un labbro

cucito da parole sbriciolate

in testa e nelle mani insieme al pane.

Giacere, resta

nel quieto finto vivere

dei nostri cimiteri d'ossa rotte

- Lavinia

dipinto: Jacob Collins

Resteranno allacciati

Resteranno allacciati

a quel nodo infuocato, i sessi tesi

per chissà quanto tempo.

Il sangue freddo - cobra dolce morte -

madido, intollerante al caldo stante

azionerà il fancoil, diminuzione

di gradi e di dolori e un bell'aumento

- direi spropositato -

di dimensioni, in bocca a un verso denso.

Duello

dietro la porta

- Lavinia

dipinto: Roberto Ferri

Povero, questo mio cervello verde

Povero, questo mio cervello verde

che ha allevato nel grembo

figli e sorrisi

da niente. Questo niente

alienazione

questa beata ignoranza

della lectio divina

meditazione

dopo studio di carte, promemoria

di una piccola vita

che vuole dire