AnnaLuna

IL DODICESIMO NATALE SENZA DI TE AMOREEEEEEEEEEEEEEEEE

Quest'anno è il dodicesimo Natale che passo senza te.

Io non la sento l'atmosfera natalizia, anzi detesto le strade rumorose nei giorni di festa, la gente che corre in cerca del regalo, hanno tutti fretta Marco  e corrono....non si fermano un istante e non si guardano mai dentro.

Dodici anni fa Marco correvamo anche noi. Facevamo tanti progetti e la vita ci sembrava solo in discesa. Noi due non conoscevamo la fatica e la stanchezza, pechè ci ricaricavamo a vicenda.

Noi due eravamo una cosa unica. Facevamo tutto insieme, come se fossimo nati dalla stessa pancia, come se fossimo stati allattati allo stesso seno, come se avessimo vissuto da piccoli nella stessa casa.

Dodici anni fa il nostro tempo scorreva regolare, fluttuava quasi, gli amici venivano volentieri a casa nostra, perchè dicevano che entrare dalla porta di casa nostra bastava a respirare la felicità, a toccarla con mano. Noi avevamo sempre una parola buona per tutti, eravamo impegnati nella vita e nel sociale, credevamo nell'amore, quello che ci univa. Tu mi riempivi la vita di baci, di sorrisi, di abbracci, hai incominciato a farlo che avevamo solo sei anni e non hai piu' smesso, fino a quella sera disumana in cui ti ho perso.

Ho perso te, il mio faro nella notte e la tempesta si è impossessata della mia vita. Per anni sono stata come un naufrago alla ricerca di un'isola a cui approdare e quando pensavo di esserci riuscita, la corrente e il vento mi riportavano lontano in alto mare.

Ho annaspato nel mare della vita, senza piu' orrizzonti, senza confini, mi son fatta scivolare addosso le cose peggiori, per punirmi, per farmi del male, perchè tu te ne eri andato e la mia colpa era quella di esserti sopravvisuta, ho urlato per anni silenziosamente il mio dolore nella speranza che qualcuno potesse capire ed estirpare quel male che mi portavo dentro.

Mi son posta mille domande su quello che ci era capitato, perchè proprio a noi due, ho cercato di capire da dove viene la felicità e perchè all'improvviso ci viene tolta, mi sono tormentata per giorni, per settimane, per anni: ho cercato queste verità nei libri e nel cuore delle persone, ma nn le ho trovate, tuttora non le conosco.

E' il dodicesimo Natale senza te Marco, senza il tuo sorriso, senza i tuoi baci e senza i tuoi abbracci. Ci sono ancora notti in cui mi sveglio e allungo la mano meccanicamente illudendomi di sentire il calore del tuo corpo accanto a me e non passa giorno che io nn ti pensi, che io nn ti rimpianga, che io non mi domandi dove sei, cosa pensi, cosa stai facendo.

Il tuo corpo non esiste piu', sei diventato polvere, sei diventato spirito infinito, ti sento camminare accanto a me ogni momento, legato a me da quel filo di amore che ci univa quando ambedue abitavamo questa terra.

E' il dodicesimo Natale senza te Marco ed io nn credo piu' in nulla, a volte vorrei piangere, ma non ho piu' lacrime e le mie tasche sono vuote di sogni, di pensieri, di sospiri. Oh come vorrei rivivere le cose belle che mi regalavi tu. Tu eri magico, riuscivi sempre a trovare in ogni cosa il lato buono, anche in quella peggiore e ti mettevi a ridere. Non ti scomponeva nulla e sapevi sempre cosa fare. Io sto ancora lavorando su di me per essere almeno la metà di quello che eri tu, ma sta tranquillo che adesso non mi arrendo, che la forza per andare avanti io la trovo.

E' il dodicesimo Natale senza te Marco e oggi mi manca l'aria, mi perseguita un senso di vuoto tremendo. Sono stanca di musichette di Natale, di festoni colorati e di Babbi Natale. Me ne sto sola in questa casa a Roma, che tu non hai conosciuto, in cui non hai camminato, non hai mangiato, non hai dormito e non mi hai mai amato... è il dodicesimo Natale senza te accanto Marco....eppure il tuo amore lo porto nel cuore.