Grillo? No Grazie

La morte del fratello Giovanni, di Ugo Foscolo


Un dì, s'io non andrò sempre fuggendo di gente in gente, me vedrai seduto su la tua pietra, o fratel mio, gemendo il fior de' tuoi gentili anni caduto. La Madre or sol suo dì tardo traendo parla di me col tuo cenere muto, ma io deluse a voi le palme tendo e sol da lunge i miei tetti saluto. Sento gli avversi numi, e le secrete cure che al viver tuo furon tempesta, e prego anch'io nel tuo porto quïete. Questo di tanta speme oggi mi resta! Straniere genti, almen le ossa rendete allora al petto della madre mesta. Continua a dissacrare e a profanare il sacro come fossero barzellette, ed il dramma è che c'è chi gli va dietro, senza curarsi che certe poesie hanno qualcosa di più profondo che non il denigrare un AVVERSARIO politico. Ma in un caso simile non potrebbe intervenire la Siae? Un mio amico suona in un gruppo che usa parole delle poesie di Cesare Pavese e da quello che so, se non fosse che i concerti sono tutti a scopo benefico, dovrebbe pagare i diritti agli eredi, perchè si permette invece ad un giullare di modificare a suo piacimento distorcendola una poesia di uno dei maggiori poeti del mondo?