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Creato da: antovasco il 22/02/2006
Ma di che hanno paura?Parlano,parlano di libertà ma appena incontrano una persona veramente libera ne hanno paura!

 

 

Berlusconi scappa...

Post n°14 pubblicato il 13 Marzo 2006 da antovasco
 
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Ieri nel corso della trasmissione “In 1/2 ora”, Berlusconi infastidito dalle domande “scomode” della giornalista Lucia Annunziata si è alzato ed è andato via… E’ chiaro che il clima nella “casa delle libertà” non è così tanto sereno, soprattutto dopo le dichiarazioni di Mieli nell’editoriale di pochi giorni fa del “Corriere della sera”. Non appena a Berlusconi vengono fatte delle domande e non viene lasciato libero di fare i suoi monologhi pieni di slogan elettorali si irrita e scappa, fanno male alcune domande… Adesso si pensa al tanto atteso faccia a faccia che si terrà domani sera, un faccia a faccia pieno di regole, che fa tanto rumore, che terrà incollate milioni di persone alla tv. In questi giorni si parla solo di “par condicio”, di apparizioni in tv, si pensa a fare pubblicità, spettacoli politici in tv. Le trasmissioni fanno a gara per accaparrarsi quegli scontri pubblicitari così poco politici e pieni di insulti, quelli che contribuiscono a fare ascolti. Si parla di chi viene inquadrato di più e chi meno, si contano i minuti e si toglie spazio alla vera politica. Mi chiedo dove sia finita la vera politica, quella con la “P” maiuscola, quella dei comizi in piazza, quella dove si parla e si discute dei programmi elettorali e dei problemi sociali…

 
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Cancelliamo la legge Fini

Post n°10 pubblicato il 10 Marzo 2006 da antovasco
 
Foto di antovasco

Oltre 4 milioni di persone in Italia fanno uso di marijuana e hashish, la maggior parte ne fanno un  uso ludico e altri come utilizzo terapeutico o medicinale. Domani molti scenderanno in piazza a Roma per protestare contro la legge Fini-Giovanardi da poco approvata. Uno stralcio (straccio) di legge inserita in extremis all’interno di un decreto sulle olimpiadi, un’atto di prepotenza, senza aprire un dialogo, senza tener conto di chi con le droghe e col fenomeno della tossicodipendenza ne è a stretto contatto come le comunità. Chiaramente è stata giocata una carta elettorale da questo governo, è infatti strategico a fine legislatura e in piena campagna elettorale varare leggi come questa. Una legge che non tiene conto della differenza tra le cosiddette droghe leggere e pesanti, che mette sullo stesso piano chi fuma uno spinello e chi invece è un narcotrafficante. Considero un paradosso il fatto che se un ragazzo viene trovato a fumare uno spinello rischia da 6 a 20 anni di carcere e invece se vuole tracannarsi una bottiglia di superalcolici è libero di farlo. Il proibizionismo non è mai stata la soluzione ai problemi, un fenomeno sociale non si può fermare con il proibizionismo che lo peggiora consegnando alla malavita e alle organizzazioni mafiose il grande mercato della droghe. Non esiste in nessun altro paese europeo una legge così stupida ed è un chiaro attacco alla scienza. Invito tutti a scendere in piazza a Roma domani per una grande mobilitazione sociale al “fine” di abrogare la legge “Fini”.

 
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8 Marzo...

Post n°9 pubblicato il 08 Marzo 2006 da antovasco
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Uscire dal silenzio... Spero che oggi sia un giorno della memoria e non un'altra festa consegnata al consumismo, locali pieni di donne che assistono a squallidi streap tease. Credo che bisogni ricordare tutte quelle donne che sono riuscite ad ottenere conquiste sociali e politiche lottando e uscendo dal silenzio. Bisogna ricordare tutte quelle donne che hanno dedicato la propria vita per difendere e rivendicare i propri diritti, le donne che morirono durante l'occupazione di una fabbrica a Chicago nel 1908, le donne del movimento femminista degli anni 70 e le donne che ancora oggi vengono discriminate e oppresse solo per il fatto di essere donne. Con la speranza che le donne di oggi riconquistino la coscienza politica che dagli anni 80 è andata scemando auguro a loro una buona giornata della memoria!!!

 
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La risposta a Pera

Post n°8 pubblicato il 06 Marzo 2006 da antovasco
 
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La crisi dell'Occidente non è certo colpa dei "non occidentali" ma è la conseguenza della politica che l'occidente ha seguito sino ad ora, il sistema della globalizzazione dove ci saranno solo ricchi più ricchi e poveri sempre più poveri. La prepotenza del mondo occidentale contro chi non vuole sottostare alle tremende regole della globalizzazione, il mercato mondiale unico,  è questo che inevitabilmente genera le guerre. E' inutile puntare il dito contro chi è diverso e addossare la colpa al mondo non occidentale, benchè ne pensi il presidente Pera che col suo manifesto che è un chiaro invito al razzismo e alla xenofobia.


Ecco il "contromanifesto", in risposta a quello di Pera, proposto da "Liberazione" , vi invito ad aderire http://www.mclink.it/personal/MJ7872/adesione.htm


L'UGUAGLIANZA
Le donne e gli uomini sono tutte e tutti uguali. Ogni essere umano nasce con lo stesso diritto ad una vita compiutamente realizzata, senza distinzioni di genere, casta, censo, reddito, etnia, religione. Lo scopo fondamentale della politica è quello di affermare questo principio. Aspirando a costruire un mondo dove le disuguaglianze siano sempre minori. Il compito primario della politica non è quello di assicurare efficienza allo sviluppo, ma di ridurre e cancellare le sopraffazioni e le disuguaglianze nelle relazioni tra persone, popoli, Stati. Solo in questo modo si può garantire il diritto fondamentale all’individualità e alla differenza. Una società equilibrata salvaguarda le differenze e difende i diritti individuali, una società ingiusta e gerarchizzata li cancella. Il dovere essenziale della politica in una società moderna è quello di contrastare tutte le discriminazioni: quelle teoriche e quelle pratiche, quelle economiche e quelle sociali, quelle formali e quelle di sostanza. Di queste discriminazioni il razzismo e la xenofobia sono le più odiose e aberranti.

La LIBERTA'
Ogni essere umano nasce libero. Ogni essere umano ha diritto a vivere libero. Non ci potrà essere libertà se non si demoliscono le basi della schiavitù dal bisogno, dello sfruttamento del lavoro, dell’egoismo sociale, dell’oppressione patriarcale, della superstizione, del nazionalismo. La libertà si realizza abbattendo il dominio. L’affermazione di una società pienamente libera avviene attraverso la critica e il ridimensionamento del potere. La libertà degli individui e dei popoli, cioè la possibilità di vivere la propria vita di tutti i giorni e di costruire il proprio destino in razionalità e autonomia, resta un insopprimibile bisogno umano.

La FRATERNITA' E LA SORELLANZA
La convivenza solidale tra le persone è alla base di ogni civiltà: solo il vincolo amichevole della specie, solo la capacità di rapporto con l’Altro e con l’Altra, solo la costruzione attiva di un legame di fratellanza e sorellanza, hanno reso possibile la straordinaria storia dell’umanità. Contro le pulsioni distruttive dell’homo homini lupus, contro il ritorno dello spirito maschile e guerriero, contro la pratica della morte e dello sterminio, la sorellanza e la fratellanza sono oggi dimensioni essenziali. Le sole che possono indicarci un orizzonte di felicità.

LO SVILUPPO
Lo sviluppo non si misura con la falsa neutralità del Pil: non è la cieca crescita quantitativa di merci. E’ un progetto di rinascita economica e sociale rispettoso dell’ambiente, dei diritti delle generazioni che verranno, e della necessità di un’equa distribuzione della ricchezza. La terra è di tutti. La ricchezza economica e tecnoscientifica deve servire a tutti. Ai viventi e ai futuri abitanti della Terra.

I DIRITTI DI NUOVA CITTADINANZA
Ogni persona è cittadina se può esercitare i diritti basici di partecipazione alla politica. Se può difendersi dal potere. Se ha di fronte una giustizia non discriminatoria per classe e per censo. Se può liberamente esprimere le proprie idee e le proprie speranze. Ma una cittadinanza piena è imprescindibile dall’estensione di diritti sostanziali universali: allo studio, alla salute, alla mobilità, all’abitazione e alla dignitosa sopravvivenza. La cultura, l’informazione, la sanità, i trasporti di base, la casa, per acquisire davvero questo statuto universale, non possono che essere sottratti al dominio delle merci e del Privato. La scuola pubblica, laica e plurale, luogo della convivenza, dell’incontro e della contaminazione, è la base di questa ispirazione. Lo Stato non deve finanziare la libera istruzione privata.

LA FAMIGLIA
Le donne sono il soggetto della più straordinaria e prolungata rivoluzione del nostro tempo, fondata sulla libertà e l’autodeterminazione femminile. Alla base della convivenza sociale, che assume la diversità di genere e di orientamento sessuale come tratto distintivo della libertà moderna, c’è dunque la libera scelta delle persone - con il solo limite stabilito dal rispetto della libertà altrui. La famiglia si articola oggi in una vasta molteplicità di opzioni e di libere unioni, contro ed oltre il dominio patriarcale, contro ed oltre ogni gerarchia stabilita autoritativamente, contro ogni idea tradizionale che limiti la libertà sessuale.

IL RIFIUTO AL RAZZISMO
Oggi nessuno può credibilmente argomentare la superiorità dell’“uomo bianco”. Esiste però una posizione, diffusa, che afferma la superiorità culturale e civile dell’occidente sugli altri popoli del pianeta. La chiusura delle frontiere, la categoria del “clandestino” sorreggono questo nuovo razzismo. Noi affermiamo, al contrario, il diritto dei popoli a emigrare, a viaggiare, a mescolarsi e ci opponiamo alle chiusure delle frontiere

IL DIALOGO TRA CIVILTA'
Il dialogo tra le diverse civiltà è una risorsa per l’umanità. La civiltà occidentale - quel mix complesso di cultura progressista nata dall’illuminismo, dal liberalismo, dal cristianesimo e dal contributo del movimento operaio, è solo una delle civiltà che abitano il pianeta. Altre si sono espresse, anche con molta forza e splendore, in epoche passate, altri orizzonti attraversano l'immaginario delle popolazioni mondiali. Il dialogo tra le civiltà è la nuova frontiera dell’umanità, l’unico orizzonte credibile per un futuro di pace e di benessere reciproco.

LA LOTTA AL TERRORISMO
Il terrorismo è una forma atroce e inaccettabile di lotta politica. Esso annienta i corpi, moltiplica le vittime e perciò stesso rende muta la politica. Oggi l’ipoteca del terrorismo pesa non solo sulle popolazioni occidentali ma molto di più sullo stesso mondo arabo-musulmano schiacciato dal fallimento delle speranze progressiste, dominato dal neocolonialismo e reso ostaggio di formazioni integraliste e reazionarie che fanno dello strumento terroristico un uso spregiudicato quanto lucido. Il terrorismo non si spiega solo con la disperazione sociale in quanto vive di una sua autonoma progettualità politica. Tuttavia l’aggressione dell’occidente capitalistico lo alimenta e lo rafforza. Battere il terrorismo significa innanzitutto offrire una possibilità di autoliberazione democratica ai popoli arabo-musulmani, e questo non può avvenire se non si pone fine alle guerre e all’oppressione nei loro confronti.

LA PACE E LA NONVIOLENZA
La guerra va respinta. Senza se e senza ma. Va espulsa dalla storia e dalla legalità internazionale. Bisogna opporsi alle aggressioni che l’Occidente, e gli Stati Uniti, continuano a perpetrare ai danni del Sud del mondo. Diciamo sì alla pace, alla convivenza dei popoli, alla pari dignità delle culture. Ci impegniamo sulla frontiera dell’interdipendenza e dell’accoglienza. Molti di noi sono convinti che non ci potrà mai essere pace vera, completa e duratura senza una scelta strategica di nonviolenza.

PER ADERIRE CLICCA SU QUESTO LINK 
http://www.mclink.it/personal/MJ7872/adesione.htm

 
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Com'è simpatica questa domenica!!

Post n°7 pubblicato il 06 Marzo 2006 da antovasco
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Finalmente i primi segni della primavera!!! ah.. quest'aria di primavera che ti risveglia i sensi, avresti voglia di fare tutto, di andare a letto tardi e alzarti presto o addirittura non andare neanche a letto e cercare di stare sveglio per non perder nemmeno un bruscolo di tempo!! E con quest'animo è bello scendere in garage e saltare in sella alla tua adorata moto e girare attorno al mondo, è bello attraversare la città senz'auto di domenica mattina con quel suono che esce dagli scarichi e man mano diviene musica!!! Stamani non avrò fatto il giro del mondo e, a dire il vero mi sono allontanato solo di poco dalla città ma è stata una splendida giornata!! Questo perchè con me e la moto c'era anche una persona veramente eccezionale!! Quindi non importa dove vai o quello che fai, l'importante è con chi sei!!!

 
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Confesso che ho vissuto!!

Post n°6 pubblicato il 02 Marzo 2006 da antovasco
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 Riflessioni nel giorno del mio compleanno

Sono ormai passati 22 anni da quando sono nato e confesso... che ho vissuto, la vita va vissuta sempre al massimo ogni millesimo di secondo. Le sensazioni servono a vivere...e la vità è sensazioni. Ci sono sempre nuove sensazioni ed emozioni da scoprire che ti scorrono attorno e io ho sempre cercato di coglierne il più possibile e arrichirmi con i loro sapori, odori, suoni... ci sono momenti in cui riesci ad afferrarle quasi tutte, a volte pensi di averle acchiappate ma poi ti rendi conto che sono fuggite e ci sono volte che non hai neanche voglia di afferrarle e te ne stai lì, immobile a guardarle transitare. Questo dipende dal senso che ognuno di noi vuole dare alla propria vita e ognuno di noi è libero di dare il proprio senso al destino.
Ho imparato a capire che non esiste ciò che è bene e ciò che è male, a volte non bisogna ragionare solo con il cervello ma bisogna farsi guidare dallo stomaco. La vità è troppo grande per poterla semplicemente scinderla in bene e male, in giusto o sbagliato!

Io ho cercato di vedere sempre oltre quello che c'è da vedere, ho vissuto da Re e ho vissuto da servo, ho cercato di vedere la vita da diverse angolazioni con prospettive diverse. Sono ancora alla ricerca  dell'angolazione migliore ma "time is on my side"!!!!

 
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Marcello Pera come Mussolini

Post n°5 pubblicato il 27 Febbraio 2006 da antovasco
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Il presidente del senato Marcello Pera ha redatto un manifesto firmato e sostenuto da un folto gruppo di ministri e intellettuali di destra. Il fatto, a mio avviso è alquanto preoccupante, la somiglianza col manifesto fascista per la difesa della razza del 1938 è, chiaramente con linguaggio diverso, iquietante. Nel suo manifesto, Pera ci invita ad affermare e rivalutare la superiorità della civiltà occidentale come fonte di principi universali, ci dice che il laicismo e il progressismo rinnegano i costumi millenari della nostra storia, si predica l'uguale valore delle culture. E' chiaramente un invito al razzismo, all'odio verso le altre culture al di fuori di quella occidentale. La cosa ancor più assurda, secondo me è che sul sito  di Pera www.perloccidente.it ci sono migliaia di adesioni, una vera e propria ondata di xenofobia. Leggendo i commenti mi sono reso conto che della tanta invocata civiltà non c'è neanche l'ombra, Il presidente Pera è riuscito a far uscire fuori quella parte d'Italia razzista e incivile!!

Complimenti Pera!!

 
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158 anni fa nasce "Il manifesto del partito comunista"

Post n°4 pubblicato il 24 Febbraio 2006 da antovasco
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"Le classi dominanti tremino al pensiero d' una rivoluzione comunista. I proletari non hanno che da perdervi le loro catene. Hanno un mondo da guadagnare"... con queste parole si conclude uno dei libri più importanti della storia. Mi sembrava giusto ricordare l'anniversario di questo libro che ha rivoluzionato la storia dell'umanita pubblicato il 24 Febbraio del 1848 da Karl Marx e Friederich Engels.

 
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La Beretta vende le armi ai guerriglieri irakeni!!!

Post n°3 pubblicato il 24 Febbraio 2006 da antovasco
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In un comunicato ufficiale i carabinieri affermano che delle armi di costruzione della nota ditta Beretta sono state trovate in possesso di "forze ostili" irakene, guerriglieri? Terroristi? Insurgents?... Il commercio era stato bloccato dalle leggi italiane ma la "Beretta", il cui proprietario è carissimo amico del premier, aveva aggirato il blocco tramite una triangolazione con una ditta inglese. La cosa, secondo me assurda è che in uno di questi sottoemendamenti infilati nel decreto delle olimpiadi, il blocco è stato totalmente rimosso!!! Penso sia difficile credere a chi ci dice di essere impegnato in prima linea nella lotta al terrorismo!!!

 
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E' solo una questione di religione?

Post n°2 pubblicato il 23 Febbraio 2006 da antovasco
 
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Pensavo che le crociate fossero terminate già da un pò e invece... ci ritroviamo nel bel mezzo di guerre contro il nemico "terrorista" islamico!!! In questo clima così pieno di tensioni ed instabilità dopo la genialata del (ministro??) Calderoli arriva anche la grande idea della Fallaci (ci mancava!). Infatti martedì sera nella sede del consolato italiano a New York annuncia di voler preparare una vignetta su Maometto. Io sono sempre stato un po scomodo, provocatore... ma queste non sono provocazioni, sono delle offese verso chi ha delle fedi e culture "diverse" dalla nostra, verso chi la pensa diversamente da noi. Penso, anche, che in un momento così delicato siano superflui certi gesti perchè contribuiscono ad ingigantire ancor più questo clima di tensione e non sia neanche rispettoso verso quelle persone che sono morte per difendere i propri ideali. Io personalmente non sono nè cattolico, nè musulmano ma provo profondo rispetto per chi crede e ha fede in altre religioni "diverse" dalla mia!!

 
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Tunisia in moto!!!

Post n°1 pubblicato il 22 Febbraio 2006 da antovasco
 
Tag: Viaggi
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Durata del viaggio: 7 giorni, dal 15 al 22 Agosto 2005

Km percorsi: 1700 circa  di cui 140 km di pista (sterrato e sabbia) Itinerario: Palermo - Trapani - Tunisi - Sfax - Gabes - Douz - Ksar Ghilane Douz -                    Matmata - Kairouan - Tunisi . Trapani – Palermo

 

 Voglia di prendere la moto e scorazzare libero immergendoti direttamente nel paesaggio, diventando parte di esso, confondendoti con i colori, suoni o rumori, sapori, odori...

 Ci lasciamo alle spalle quel mondo così “poco biker”fatto di “pezze colorate” sui gilet di alcuni ragazzi con le moto che ci parlano tanto di “rispetto e fratellanza” e, caricate le moto, iniziamo a rotolare verso sud!

 Partiamo  il 15 mattina da Palermo destinazione il porto di Trapani dove ci aspetta la nave per Tunisi, le operazioni doganali (controllo passaporto e biglietto) devo dire che durano parecchio, infatti la partenza che era prevista per le  11:00 è slittata alle 14:30 circa!! Dopo la traversata in nave molto stancante con nessun tipo di comfort arriviamo a Tunisi verso le 23:00 e dopo le stressanti operazioni doganali dei poliziotti tunisini riusciamo ad essere finalmente liberi! Visto la tarda ora cerchiamo un posto dove poter passare la notte, chiediamo ad un ragazzo tunisino in moto che era sceso dalla nostra stessa nave e si offre subito di ospitarci a casa sua. Arrivati a casa troviamo tutta la famiglia che ci accoglie come fossimo dei parenti, ci fanno entrare le moto dentro casa e si sacrificano a dormire per terra pur di offrirci i loro letti!Questa è solo il primo episodio di grande ospitalità e generosità del popolo tunisino!!! Al mattino ci alziamo di buon ora e troviamo pronta una colazione veramente squisita che ci dà la carica per affrontare la lunga giornata "on the road" che ci aspetta.

Da Tunisi percorriamo l' unico pezzo di autostrada che c' è, quello che va da Tunisi a Sousse, continuiamo per la statale direzione Sfax, ma comunque la maggior parte delle strade statali sono molto buone, si percorrono benissimo anche ad una media di 110, 120 Km/h. Lo spettacolo che si vede ai bordi di queste strade è pittoresco, quasi indescrivibile, si incontrano bambini che galoppano in sella a dei somari, scene di pastori che lavorano le pelli delle pecore o capre appena scannate, piccoli villaggi pieni di colori. Arriviamo giusto ad ora di pranzo a Sfax, il caldo inizia a diventare abbastanza pesante, pranziamo con del bel pesce fresco in un ristorante pagando quanto avremmo pagato un panino in Italia! Passiamo le ore più calde del primo pomeriggio girovagando per la cittadina e chiacchierando con dei ragazzini che nel frattempo si erano radunati attorno alle moto! La sera ci troviamo già a Gabes, ci sistemiamo in un campeggio dove gli unici ospiti siamo noi ed una coppia di fuoristradisti torinesi, paghiamo in tutto 10 Dinari circa (1,00 € = !,60 Dinari). Facciamo un giro per il paese e incontriamo un ragazzo che ci porta in un locale per offrirci da bere,  passiamo una serata piacevole parlando del più e del meno, religione, politica e del nostro viaggio, ci dice che il padre aveva un negozio di tappeti a Douz e che lo avrebbe avvertito che noi il giorno successivo saremmo stati da lui. Così la mattina successiva ci mettiamo in marcia verso Douz, e qui iniziano le strade desertiche e affascinanti, strade rettilinee per centinaia di chilometri dove ai lati puoi incontrare solo qualche cammello o dromedario, le percorriamo pieni di emozione con il vento e la polvere che ci accarezzano la faccia sentendoci come in un film!

Arrivati a Douz nella tarda mattinata troviamo il negozio di tappeti che ci aveva indicato il ragazzo di Gabes e il padre ci accoglie offrendoci qualche tazza di tea. Finalmente siamo al sud, alle porte del deserto, qui il caldo è davvero insopportabile e passiamo il pomeriggio bivaccando per le strade del mercato, fra quei profumi, nuance, espressività... poi si va a vedere da vicino i cammelli!

L' indomani mattina prima di partire per Ksar Ghilane facciamo un giro all’interno del surreale mercato degli animali : capre, pecore, asini, dromedari, il tutto immerso in quella miscela di polvere, voci, grida e gemiti del bestiame.

Ci prepariamo per quella che sarà la tappa più dura del nostro viaggio ma forse la più bella. Si offre di accompagnarci una ragazzo del posto che ci dice di avere suo fratello che lavora a Ksar Ghilene, cerchiamo di dissuaderlo e di convincerlo che con quella strada sul mio sellino posteriore avrebbe solo sofferto, non ci riusciamo ed eccolo con noi sullo stradone polveroso che và da Douz a Matmata, dopo 70 chilometri di questa strada deserta, polverosa ma abbastanza scorrevole ci troviamo a deviare a destra e imboccare la piperline di 70 km che ci porterà a Ksar Ghilane, qui inizia la sofferenza, la pista è veramente messa male, sterrato con tanti piccoli dossi distanti circa 30cm l'uno dall'altro che provocano il cosiddetto "effetto frullatore", a tratti è piena di sabbia e le nostre moto fanno fatica ad andare avanti,è difficile rimanere in piedi! Dopo una trentina di chilometri ci fermiamo al famoso "Cafè Bir Soltane", tappa fissa per chi va a Ksar. Dopo aver preso qualcosa di fresco ripartiamo, la velocità è molto bassa, non più di 10 , 15 Km/h e la strada va peggiorando diventando sempre  di più colma di sabbia. Le moto si insabbiano continuamente e la moto di Geppetto ha avuto un piccolo problema elettrico, decidiamo che non si può operare sotto il sole cocente( 54°C) e con una corda traino Geppetto e la sua moto ritornando indietro di qualche chilometro al Cafè Bir Soltane. Mi appisolo un pò sdraiato sui tappeti mentre Geppetto risolve il problema. E' da poco passato mezzo giorno e rimetterci in moto sotto quel sole sarebbe un suicidio quindi rimaniamo bloccati altre 4 ore al Cafè. Riprendiamo la nostra marcia che diventa sempre più faticosa, il caldo è insopportabile, la stanchezza ci assale e far stare la moto in equilibrio è quasi impossibile, per la strada ci raggiunge un motociclista italiano che si allena per la Parigi-Dakar che guarda le nostre moto e ci dice: "Con quelle lì non ci arrivate a Ksar Ghilane" Ci saluta e riprende a sfrecciare su quella pista come fosse in autostrada. Ci fermiamo quasi ogni centinaio di metri, siamo sfiniti, disidratati, scoraggiati... per fortuna è una pista abbastanza trafficata dai fuoristrada delle agenzie che portano in giro i gruppi di turisti e ne fermiamo qualcuno per farci dare dell' acqua fresca, qui si inizia a pensare seriamente di cedere, di far caricare le nostre moto su un pick up e tornarcene indietro ma ormai ci siamo dentro e si deve arrivare sino in fondo. Chiaramente con delle moto enduro sarebbe stato tutto molto più semplice ma il nostro cuore è custom! Gli ultimi 13 chilometri che portano a Ksar Ghilane sono asfaltati e stiamo quasi per arrivarci. Finalmente vediamo l'inizio dell'asfalto che ci appare come un miraggio, la sensazione è difficile da esternare, abbiamo quasi le lacrime agli occhi e arrivati sul primo pezzo di asfalto ci fermiamo e troviamo ad accoglierci un gruppo di turisti italiani che, vedendoci si erano fermati ad aspettarci per complimentarsi con noi, l'emozione confusa alla soddisfazione è stata enorme! Finalmente Ksar Ghilane, un'oasi a cento chilometri nel deserto, ci rilassiamo un pò alla sorgente d' acqua, a questo punto notiamo tutti gli altri turisti che sono arrivati lì a bordo di quei comodi fuoristrada con l’aria condizionata e il frigobar, notiamo in loro quella sensazione di totale estraneità dal contesto che li circonda, sono lì seduti ai bar attorno alla sorgente come se se si trovassero in un qualsiasi bar della loro ipertecnologica città! Mangiamo e scherziamo con il ragazzo di Douz che ci ha accompagnato ,suo fratello, e altra gente del posto, dormiamo nella tenda dei beduini. Il paesaggio è sublime, siamo praticamente in mezzo al deserto, vedi distese di sabbia tutt'attorno ad una piccola oasi con una sorgente e delle palme, cose che avevo visto solo in tv! Nella tarda mattinata ripercorriamo nel senso opposto la strada del giorno prima.

Siamo così di nuovo a Douz! Passata un'altra notte a Douz iniziamo a risalire pian piano la Tunisia, E' la volta di Matmata, famosa per le case troglodita scavate nel terreno e per il set di Star Wars, ma dopo aver fatto un giro per il paese hai già visto tutto quindi è inutile rimanere ancora. Dopo pranzo ci mettiamo sulle moto verso Kairouan, troviamo un albergo che con dieci dinari a testa ci offre una camera,colazione e parcheggio per le moto, abbiamo fatto un giro per il centro storico, ci siamo intrufolati in una festa di matrimonio e stanchi siamo andati a letto. Al mattino di nuovo in moto verso Tunisi dove ci aspetta il ragazzo che ci ha ospitato la prima sera. A casa sua la madre ci fa trovare un bel cous cous da leccarsi i baffi, passiamo la sera in giro per Tunisi, ma dopo esseri stati in paesi come Douz, non ci colpisce molto, le grandi metropoli sono tutte uguali!

Al mattino salutiamo il nostro amico e la sua famiglia e andiamo a visitare Cartagine,  bella la città antica di cui ne avevo sentito parlare sempre a scuola!

Beh sui nostri volti un pò di tristezza perchè siamo giunti al termine del nostro viaggio, tristezza che si confonde con la stanchezza, con quei profumi, odori, colori, sapori e quelle sensazioni che vorresti condividere con altri, ma ci provi e non riesci a tirarle completamente fuori perchè ti rimangono dentro e che già sono parte di te!!!

 
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