Il Mio Mondo

Mentre cala la notte profonda, come raggio di luna ti rivedo. Il manto di un bianco splendente riflette una luce sconosciuta. Chi sei, se non Colui che ci guida nella strada della vita, che ci ama di un bene infinito; neppure una stella brillerà mai come te. Eppure nell'umano orizzonte, l'uomo col suo niente sulle spalle attraversa sentieri sconosciuti alla ricerca di quel vuoto che colmerà il suo essere nella sua primitiva essenza.

Figure astratte si compongono nella mente e il battiti del mio cuore si fa sempre più lento. A te o Angelo mio io penso, a quella creatività che rappresenti, tu che mi segui costante attraverso i pensieri di uomo e di cristiano, fedele a quella croce che tanto ami. O essere perfetto che viaggi attraverso dimensioni di Luce, carpisci un attimo della mia solitudine e trasformala in selvaggia beatitudine. Colpito sono io nel profondo, mentre soffia un leggero alito di vento che mi accarezza il viso, il mio sguardo si trasforma in un sorriso.

Ti ho visto cadere tre volte sulla dura terra e tre volte ti ho guardato e i miei arti non si sono mossi. Tre volte la croce è caduta su di te e per tre volte non ho detto una parola, non un lamento è uscito dalla tua bocca. Mi hai guardato, ti ho guardato, ci siamo incontrati e poi separati, come nemici ci siamo scontrati. Un abbraccio un bacio e tutto è finito, solo la tua misericordia non è finita, eppure continui a portare quella croce sulle spalle ed io continuo a guardarti.

Amore, Tu mi chiedi amore o Padre, ma io, so darti amore? Il mio spirito si gloria del tuo viso ma non sa percepire il brivido del tuo amore. Così all'esterno di esso mi ritrovo, non potendo carpire la tua immagine che si riflette ogni giorno da secoli nel mio cuore

La tua immagine si riflette nella mia mentre vivo questa vita di sogni e amarezze. Si, questa vita ormai come un vecchio palcoscenico dove io recito la mia commedia ogni giorno, e quando calerà il sipario, l'attore se ne andrà, aspettando invano di esibirsi in un'ultima scena.