Creato da Piscomontano il 27/03/2009

Avvocato del Diavolo

generico

 

 

NANDO MERICONI

Post n°6 pubblicato il 13 Luglio 2009 da Piscomontano

ATTORI COSI' NON CE NE SONO PIU'

 

 

 
 
 

IO SE FOSSI DIO....

Post n°5 pubblicato il 10 Luglio 2009 da Piscomontano

IL GRANDE GIORGIO GABER

 

 

 

 
 
 

LA SOLITA GENIALATA PROPAGANDISTICA

Post n°4 pubblicato il 03 Luglio 2009 da Piscomontano

Ho reperito su internet una serie di dati necessari a far capire cosa è il fenomeno carcerario italiano:

Infatti da ieri e' legge il c.d. reato di immigrazione. landestina..i.l fiore all'occhiello della lega e dei massimalisti di ogni genere e tipo, lontani dal sistema giustizia e soprattutto lontani dalla realtà.

Il reato d'immigrazione produrrà un nuovo sconquasso alle già deficitarie casse statali le quali, si troveranno a gestire una situazione destinata inevitabilmente a scoppiare.

Ci saranno problemi per i Giudici di Pace, problemi per le cancellerie e per gli avvocati costretti a doversi  far pagare le proprie attività direttamente dallo stato...parcelle in alcuni casi salate (si fa per dire perchè anche questo  non succederà e se succedesse sarebbe una spendita mostruosa di denaro...).

Ci saranno problemi per il sitema in generale in quanto tutto ciò non farà altro che alimentare più clandestinità, problemi di assunzioni e maggiore delinquenza organizzata.


Insomma l'ennesimo disastro figlio di una cattiva cultura del sapere e del fare...un ennesimo assegno staccato a favore della lega e dei movimenti eversivi di destra, che certo non eleva il nostro paese ma lo fa arretrare sempre più verso un declino ideologico, politico e morale da cui sarà  difficile riprendersi!!!

63.460

questo era il numero dei detenuti nelle carceri italiane a metà Giugno. Ma quanti ce ne starebbero, in teoria? La capienza delle carceri italiane è calcolata in 43.167 detenuti.

La capienza "tollerabile" - cioè quella oltre la quale non c'è più spazio nemmeno per terra, quella oltre la quale è impossibile stipare altra gente - è calcolata in 63.623 persone.

Il numero di persone detenute nelle carceri italiane è 63.460.

Chiaro il rischio?

Ancora: Di queste 63.460 persone, 31.306 sono imputate in attesa di processo. Delle 30.186 condannate, a 19.604 rimangono meno di tre anni da scontare. I condannati per reati gravi, che scontano una pena da dieci anni fino all'ergastolo, sono 3.186. L'assurdità abominevole del sistema carcerario italiano è tutta qui.

Siamo certi di voler rallentare ancora di più il "processo" con un questo nuovo reato?

 
 
 

LESSON N.1: IL GRUNGE

Post n°3 pubblicato il 29 Giugno 2009 da Piscomontano

 

 

http://it.wikipedia.org/wiki/Grunge

 

 
 
 

Alla faccia della sicurezza....

Post n°2 pubblicato il 24 Giugno 2009 da Piscomontano

Inail, morti sul lavoro ai minimi storici
In aumento le malattie professionali

Gli incidenti stradali la principale causa dei decessi

 

ROMA - Nel 2008, per la prima volta dal dopoguerra, gli infortuni mortali sul lavoro sono scesi al di sotto dei 1.200. L'anno scorso i decessi sul lavoro sono diminuiti del 7,2% fermandosi a quota 1.120, sette casi in meno rispetto al 2007. E' quanto emerge dal rapporto dell'Inail presentato in Parlamento. Aumentano, invece, le malattie professionali che salgono del 3,2% con 29.704 casi. Negli ultimi due anni, le patologie denunciate all'Inail sono cresciute di 3mila casi (+11%).

Secondo l'Istituto di previdenza, l'andamento del 2008 non fa che confermare una tendenza che, con l'unica eccezione del 2006, è in corso ormai da molti anni: da un punto di vista statistico l'andamento storico del fenomeno degli infortuni mortali appare ridotto a un quarto rispetto ai primi anni Sessanta. Nel giro di circa 40 anni, infatti, si è passati dal tragico record storico di 4.664 morti sul lavoro del 1963, apice del boom economico, ai poco più di 1.500 di inizio millennio.

Il nemico pubblico numero uno. Quanto ai peggiori pericoli per i lavoratori, il nemico numero uno è la strada colpevole di oltre la metà delle morti bianche.
Dei 1.120 infortuni mortali del 2008, infatti, 335 sono quelli determinati da circolazione stradale in occasione di lavoro (autotrasportatori, commessi viaggiatori, addetti alla circolazione stradale) e 276 quelli in itinere, ovvero sul percorso casa-lavoro e viceversa, accaduti prevalentemente su strada.

Infortuni in calo, ma non per tutti. Gli infortuni sul lavoro denunciati all'Inail (874.940) sono calati del 4,1% rispetto all'anno precedente (912.410) e del 14,5% negli ultimi otto anni. Il dato assume ancora più rilievo se si considera che, nello stesso arco di tempo, l'occupazione è aumentata dell'8,3%.Il miglioramento, tuttavia, non c'è stato per i lavoratori stranieri, tra i quali si è invece registrato un aumento (+2%) degli incidenti sul luogo di lavoro. Risulta invece sostanzialmente invariato il numero degli infortuni mortali agli immigrati, che rimangono intorno ai 180 casi.


Le malattie professionali. Tra i primi posti in graduatoria risultano i tumori con 2mila denunce pervenute nel 2008: un fenomeno in crescita e non ancora pienamente rappresentato dai numeri. Una particolare importanza stanno infine assumendo i disturbi psichici correlati al lavoro: negli ultimi 15 anni si sono registrati circa 500 casi l'anno, per la maggior parte invididuati come mobbing.

Il bilancio. "Il sensibile miglioramento costituisce un fatto sociale importante, ma dobbiamo continuare, in modo ancora più deciso e strategico, su questa strada" così il presidente dell'Inail, Fabio Sartori, ha commentato i dati. "Nessuno, infatti - ha continuato Sartori - può negare che gli 875mila incidenti denunciati all'istituto lo scorso anno restino sempre una cifra molto elevata".

La crisi e il sommerso. "Ora che la crisi economica tende a favorire il ricorso al sommerso e, comunque, al lavoro irregolare - ha affermato Gianfranco Fini, presidente della Camera - occorre assicurare il pieno rispetto della normativa sugli infortuni, attraverso l'attuazione di costanti verifiche presso i luoghi di lavoro".

La patente a punti per l'edilizia
. Una delle ipotesi allo studio del ministero del Welfare, Maurizio Sacconi, per contrastare il fenomeno degli incidenti sul lavoro è l'istituzione di una patente a punti per le imprese, a cominciare dal settore dell'edilizia. "Si potrà perdere - ha affermato il ministro - l'abilitazione al lavoro, che potrà essere riacquistata attraverso un percorso di riabilitazione".
Fonte: La repubblica
 
 
 
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