« DILEGGIO D'UNO SCUDIERO | Terra Nullius » |
Post n°44 pubblicato il 14 Maggio 2009 da MartinPicconatore
Labor omnia vincit improbus
Senno bizantino,
quintessenza e riverbero di pupilla
còlgono scettici
l'iter
persuaso a scardinare
il sigillo d'ogni accesso;
nel liturgico riposo delle membra,
sfilando sul tronco raschiato da Persefone,
mutano e rigenerano
il regno afflitto dei sènsi;
impartendo le benedizioni di Venere
varcano la vòlta del torso,
s'incuneano,
rianimano,
spàsimano..
e proprio lì si saldano.
AREA PERSONALE
- Login
ULTIMI COMMENTI
..al cuore, il cavalleresco "onore delle armi",...
Inviato da: MartinPicconatore
il 21/12/2009 alle 13:04
trionfa il neurone che sopprime il cuore....
Inviato da: sfidomestessa
il 21/12/2009 alle 09:56
E' il destino "giullaresco" e beffardo di...
Inviato da: MartinPicconatore
il 12/12/2009 alle 16:52
...il peggio č quando l'ego diventa un giullare ignaro...
Inviato da: sirena_di_palude
il 08/12/2009 alle 17:28
Stupenda č volerla minimizzare. Complimenti.
SW/EL
Inviato da: SweetEloyse
il 17/08/2009 alle 23:00
Inviato da: MartinPicconatore
il 21/12/2009 alle 13:04
Inviato da: sfidomestessa
il 21/12/2009 alle 09:56
Inviato da: MartinPicconatore
il 12/12/2009 alle 16:52
Inviato da: sirena_di_palude
il 08/12/2009 alle 17:28
Inviato da: SweetEloyse
il 17/08/2009 alle 23:00