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Un Viaggio è sempre una scoperta, prima di luoghi nuovi è la scoperta di ciò che i luoghi nuovi fanno alla tua mente e al tuo cuore. Viaggiare è sempre, in qualche forma, esplorare se stessi.

 

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Perù, esperienza indimenticabile – Parte 2: Paracas, Huacachina e Nazca

Post n°5 pubblicato il 07 Marzo 2012 da fselvaggio1969

Per spostarsi in Perù la soluzione più pratica ed economica è quella di prendere i pullman che attraversano tutto il Paese. Se si scelgono le compagnie giuste, si viaggia meglio che in aereo, e viaggiando di notte si risparmia anche tantissimo.

I pullman partono dai tanti terminal presenti in tutto il Paese. I peruviani usano moltissimo la rete di bus per ogni tipo di spostamento, portandosi dietro anche delle valigie immense. Viaggiare in pullman consente di vedere uno spaccato reale del Perù e della cultura latinoamericana. Io questa emozione non me la sono lasciata sfuggire. Tutti gli spostamenti li ho sempre fatti così. L’alternativa è noleggiare un auto o arrivare a Arequipa o Cusco direttamente in aereo, ma… ti perdi il meglio!

Foche a BallestasVerso Paracas fino ad Arequipa si può andare con la compagnia Cruz del Sur o con la Ormeno.

La compagnia Cruz del Sur (per orari e prezzi: www.cruzdelsur.com.pe) è senza dubbio la migliore. Decisamente la più cara, ma con poltrone comodissime, soprattutto per viaggiare di notte. I loro pullman sono anche i più puntuali. Per Paracas è meglio partire in tarda mattinata (max entro le 11:30) prendere il bus delle 13:00/13:30 ed è molto probabile che si arriva entro le 16:30/17:00 considerando eventuali soste.

Puntuali e di buon livello sono anche le compagnie Civa e Cial, che servono le stesse località più turistiche del Sud.

Già cominciando ad uscire da Lima cambia anche il clima e il mio entusiasmo cresce. Posso dire che il viaggio da ora prende veramente corpo: pensando alla regione di Ica.

Terra esoterica, dalla profonda fede religiosa, dune, valli e sole, Ica è la zona agricola per eccellenza, dove i campi di cotone, i fagioli, gli asparagi, gli agrumi e le vigne si alternano a estesi deserti dalle strutture e dai colori impressionanti. Nei suoi territori si svilupparono alcune tra le più importanti civilizzazioni dell’antico Perù, come quella Paracas e Nasca, che hanno lasciato un’eredità che dura nonostante il passare del tempo, della sabbia e dei venti.

Costituisce una tappa obbligata per qualsiasi viaggiatore la Riserva Nazionale di Paracas, area naturale protetta dallo Stato che, tra le spiagge e le formazioni rocciose di maestosa bellezza, dà rifugio ai leoni marini, alle nutrie, ai pinguini, ai delfini e a più di duecento specie di uccelli tra cui i fenicotteri, uccelli migratori da riva e uccelli del guano.

 A Paracas c'è senza dubbio la porzione di costa più spettacolare del litorale peruviano. Con uno scenario incomparabile dove il deserto di salnitro si consegna a un mare azzurro attraverso splendide spiagge, con scogliere gigantesche e rocce lavorate dalla forza delle onde; questa Reserva Nacional di 335.000 ettari è una delle destinazioni più raccomandabili. Attività come l'immersione, la pesca, il windsurf, la tavola da surf e la fotografia trovano a Paracas e nelle sue isole - le frequentatissime Isole Ballestas (ad 1 o 3 ore, a seconda dell'imbarcazione) - il luogo ideale. Dal porto partono delle imbarcazioni dirette alle isole per stabilire un contatto quasi diretto con i leoni marini, che emettono dei versi in segno di protesta e di benvenuto.

Come accennato, è anche il santuario di uccelli migratori e specie rare come il pinguino di Humboldt e il gatto marino. Le scogliere sono piene di vita, milioni di uccelli ci vivono e altri milioni arrivano dal Nord e dal Sud del continente. È consigliabile spostarsi oltre il collo della penisola, visto che in quella zona ci sono ancora spiagge da favola. A 7 km da Paracas, una piccola lingua di mare forma la spiaggia La Mina. L'acqua è di un trasparente color smeraldo e nelle vicinanza esiste un punto panoramico dal quale si possono osservare i leoni marini che ruzzolano su piccoli isolotti. Poco lontano, a 14 km da Paracas, un altro sentiero sterrato attraversa la parte alta della spiaggia La Catedral, così chiamata per la forma che le ha dato il capriccioso assedio dell'oceano agli scogli della costa. È facile scendere a piedi e fare un bagno nelle sue tranquille acque prima di entrare nella cupola naturale. Purtroppo i recenti terremoti hanno purtroppo distrutto gran parte di questo monumento naturale. Allo stesso modo, vale la pena di spostarsi fino alla spiaggia Mendieta, a 25 km, nel cuore del deserto. Si accede alla riserva e alle sue spiagge dalla strada asfaltata che parte da Pisco (all'altezza del km 24 della Panamericana Sud). Una volta superato il controllo, la strada diventa massicciata. Nella vicina zona balneare di Paracas e della spiaggia El Chaco è possibile trovare hotel, ristoranti e affitta barche. Adatte a ogni tipo di veicolo, la penisola e baia di Paracas è attraversata da un'infinità di scorciatoie percorribili in auto, molte delle quali costituiscono circuiti da trekking di prima qualità. Piane di salnitro giallo, dune di sabbia fine, scogliere erose dal vento e un mare straordinariamente ricco creano un ambiente unico lungo la costa peruviana.

Con un tour guidato, o una automobile o pulmino preso a noleggio si può arrivare al porto di Punta Pejerrey, dal quale s’intravede, lungo il fianco di una collina, il disegno di un Candelabro, simile alle Linee di Nasca, possibilmente di origine diversa: pirati che segnavano il luogo di un tesoro, combattenti per l’indipendenza, chi lo sa.

Candelabro de Paracas

Andando alle isole Ballestas con una imbarcazione, dal porto di Paracas, si può fotografare il candelabro dal mare, da ogni angolo (le barche si soffermano a lungo su tutti i luoghi della Riserva).

 

 Una volta arrivati sul posto con il bus da Lima e sistemati in hotel, è opportuno prenotare subito il tour (Riserva di Paracas + Isole Ballestas). Se hai intenzione di farlo la mattina presto, ovviamente meglio prenotare la sera prima.

Per dormire a Paracas: Hostal “Santa Maria” (Av. Paracas S/N costado de la Plazuela “Abelardo Quinones” Tel. 0051-056-545045), Hotel “Mirador de Paracas” (C. Paracas km 20 Tel 0051-056-545086), Hotel “Zarcillo”, Hostal “El Amigo di Paracas” (Calle Alan García Pérez Mz. D Lt. 1 Tel 0051-056-545042)

Per mangiare a Paracas: Ristorante dell’Hostal Santa Maria

In alternativa si può cercare hotel a Pisco, una cittadina di 90,000 anime, che non offre nulla di interessante, a parte il fatto di essere strategicamente vicino a Paracas. Occorrerà comunque trovare il modo (in taxi) per raggiungere la riserva.

Per dormire a Pisco: “Posada Hispana” (Calle Bolognesi 222 Tel 0051-56-536363), Hotel “Tambo Colorado” (Av. Bolognesi 159), Hostal “Pisco” (San Francisco 120 - Pisco)

Per mangiare a Pisco: Ristorante Posada Hispana, Ristorante La Tia Fela (a Lagunillas); al “Catador”, vicino ad Ica, si beve il miglior pisco sour della zona

Dopo la visita alla Riserva ed alle Isole Ballestas, si può prendere un bus (o un taxi) per Ica, e visitare un altro posto incredibile della provincia: la laguna di Huacachina.

Sandboard in HuacachinaLa laguna di Huacachina è una bella oasi a pochi minuti dalla città di Ica, racchiusa tra dune di sabbia, dove si può praticare il dune-buggies (corsa spericolata sulle dune del deserto con gli “areneras”) ed il sun bording (surf sulla sabbia). Vale la pena dedicare almeno tre-quattro ore.Oasi di Huacachina

E’ un luogo prettamente turistico, ma assicuro che praticare il surf sulla sabbia con delle tavole cosparse di cera (per scivolare meglio) o saltare da una duna all’altra su enormi jeep è stata una delle esperienze migliori di tutto il viaggio.

Da Paracas ad Ica il trasferimento in bus dura circa un’ora. Si possono prendere i pullman della sera, dopo aver visitato la Riserva e pernottare a Huacachina, o in alternativa, se partiti la mattina presto per Huacachina, rientrare in serata (scelta migliore per i trasferimenti ed anche perché praticamente la sera a Huacachina non c’è nulla).

Per dormire a Huacachina: “Mossone Hotel” (Balneario Huacachina – Ica Tel 0051-056-21-3630), “Hospedaje Del Barco” (Balneario Huacachina 180 – Ica Tel 0051-056-21-7122 email: hospedajedelbarco@hotmail.com), Hostal “La Sirena” (Urb. Los Ficus b - 25b Camino Huacachina – Ica Tel: 0051-056-22-8487), Hosteria Suiza (Huacachina Malecon 264 – Ica Tel: 0051-056-23-8762 email: hostesuiza@terra.com.pe)

Anche Ica merita una sosta per due particolarità del posto: le fabbriche di cioccolata, dove si può osservare la elaborazione di "Tejas" e "chocotejas", dolci tipici peruviani buonissimi, e le botteghe vitivinicole nelle quali si producono dei deliziosi pisco (il famosissimo liquore peruviano) e vini di eccellente qualità. Eh, sì sono godereccio! Ad Ica ho potuto gustare un ottimo vino presso la famosa cantina industriale Tacama, situata a circa 10 km dalla cittá. Lo stesso vino che ho aperto questa sera e che, passata un’ora a decantare, è buonissimo da gustare ora con queste atmosfere calde della costa meridionale del Perù.

Il desiderio di conoscere questa regione, così particolare, però mi ha spinto oltre.

Sempre in bus, (con Cruz del Sur o CIVA lungo la stessa direttrice che porta ad Arequipa), da Ica si può arrivare a circa due ore, dopo 50 km, fino a Nazca.

Linee di NazcaA Nazca il deserto fu ricoperto, centinaia di anni fa, da dei disegni giganteschi, figure enormi che rappresentano mammiferi, insetti, dei. Le Linee di Nasca, così chiamate dopo la scoperta avvenuta nel 1927, sono la testimonianza più inverosimile che abbia lasciato una cultura forgiatasi 300 anni prima dell’era cristiana: alcuni disegni raggiungono 300 metri di lunghezza e si possono ammirare solo dall’alto (a 1.550 piedi di quota). I Nasca, si suppone, non poterono conoscere le tecniche del volo. E allora come furono tracciate queste figure? Quale fu la tecnologia usata? E ancora, per quale motivo furono tracciati proprio lì?

Molte sono le teorie sorte intorno a questi misteriosi tracciati: da quella che suggerisce che servirono come pista di atterraggio di extraterrestri fino a quella che vede nelle linee un gigantesco sismografo. La cosa più probabile è che si tratti di un monumentale calendario astronomico le cui figure segnavano le differenti fasi solari. Fu Marila Reiche colei che scoprì l’antica pratica di fare delle tracce sul suolo duro e secco del deserto per poi ricoprirle con pietre trasportate da lontano. Il gesso, presente in gran qauntità nella zona, avrebbe aiutato a fissare, per migliaia di anni, le celebri figure: il colibrì, il ragno, il condor, la scimmia… sono oltre una trentina le figure tracciate. Le linee che, come un ricamo degli dei, abbelliscono il suolo desertico, sono state dichiarate Patrimonio Culturale dell’Umanità e custodiscono l’enigmatico mistero che le sue straordinarie figure nascondono ancora.

Per ora mi fermo qui. La prossima tappa sarà ad Arequipa: la città bianca. Spero di averti fatto respirare un po’ l’atmosfera che ancora oggi sento dentro. E magari anche fatto venire voglia di partire.

Ma prima finiamo di bere il nostro vino.

 
 
 

Perù, esperienza indimenticabile – Parte 1: Lima e dintorni

Post n°4 pubblicato il 06 Marzo 2012 da fselvaggio1969
Foto di fselvaggio1969

Siete comodi?

Stappo una bottiglia di vino, vi servo e cominciamo.

Prendo questo: Don Manuel, un rosso corposo della cantina vinicola Tacama, situata nella valle di Ica.

La scelta ti potrà sembrare bizzarra. Brindare con un vino peruviano? E invece questa sera sarà proprio la scelta più adatta, per entrare nel vivo dei luoghi che ti sto per raccontare.

Ho scoperto che in questo blog non ho tanto spazio per scrivere.

Dovrò “spezzare” la mia narrazione in più parti, perché il viaggio in Perù è stato intenso, lungo e pieno di emozioni e va raccontato!

Un viaggio di tanti km condito dall’amore per la storia e per la natura… incontri, passioni, risate, notti calde bagnate dal pisco o inondate dal profumo di pollo a la brasa… mattine di sole e di gelo sotto il cielo della Sierra, giornate umide e cocenti nella terra di Amazzonia, i laghi blu circondati dalle vette, la sabbia del deserto, le onde bianche dell’oceano…

E’ il riassunto del Paese più bello e strano del mondo visto dai miei occhi. Ve lo regalo. Con tutto il cuore e l’allegria che il Perù ha regalato me. E con molta attenzione, così come è stato quando decisi di programmare il viaggio.

Era uno dei sogni che avevo fin da quando ero bambino… vedere Machu Picchu dalla Porta del Sole (Intipunku) alle prime luci del mattino.

Ma sapevo che il Perù non è solo Machu Picchu o il Valle Sagrado. E anche tu te ne accorgerai man mano che scenderai lungo le valli delle Ande, i sentieri della Sierra, fino alle sponde dell’Oceano, o lungo i vicoli delle città caratterizzate da uno stile del tutto particolare… coloniale, barocco, una commistione di architetture incaiche e spagnole…

Ma il Perù è ancora di più.

La cultura andina precoloniale: gli Inca, e prima ancora i Chavin, i Moche, i Nazca… per non parlare del caos dei “combi” pieni di persone lungo le strade di Lima o l’accoglienza ed il calore della gente che ti sorride per strada.

Ok, andiamo con ordine…

Ho iniziato la mia ricerca di informazioni proprio in questo periodo. Avevo appena letto “La profezia della curandera” di Hernàn Huarache Mamani. La storia non mi aveva fatto impazzire, ma le atmosfere sì. Ambientato nella zona di Cusco, il libro parla delle antiche tradizioni andine, della scienza della Pachamama, degli insegnamenti dei curanderos.

Così navigando un po’ su internet, un po’ grazie alle guide della Lonely Planet e della De Agostini, quasi senza accorgermene avevo già iniziato un nuovo viaggio.

Data di partenza: il 10 giugno. Data di ritorno: esattamente un mese dopo, il 10 luglio

Ho acquistato il biglietto circa un mese prima della partenza e non è stato un grande affare. Per partire a giugno è meglio decidersi in questo periodo (marzo-aprile)… puoi risparmiare anche 500 euro!!!

Tra le varie compagnie ho scelto la KLM, ma anche l’Air France fa prezzi buoni da Roma per Lima.

Quest’anno lo zaino da trekking è d’obbligo perché tra i vari itinerari ho progettato anche il mitico “Inka Trail” da Qorihuayrachina fino a Machu Picchu.

Arrivo all'aeroporto di Lima nel primo pomeriggio. L’orario è perfetto per organizzarsi con i trasferimenti.

Di fronte l’aeroporto ci sono taxi, pullman, “combi” e mezzi privati. I “combi” sono una delle esperienze più incredibili di Lima (si trovano anche in altre città del Perù). Sono piccoli pullmini che fanno salire e scendere i passeggeri quasi “al volo”. Le fermate non sono segnalate, ma si fermano praticamente ovunque; sono molto economici e pratici per spostarsi. Viaggiare su un “combi” è assolutamente da non perdere. Basta capire la linea giusta da prendere. Però, ti avviso, non è un viaggio comodo. La prima volta meglio fare un percorso breve e dotarsi di monete (da 50 cent o 1 Sol) per pagare la corsa al “cobrador”.

Sicuramente non è il caso di viaggiare su un “combi” con un bagaglio ingombrante appena arrivati in città. Per il primo giorno meglio andare sul sicuro: taxi. Il prezzo poi non è neanche proibitivo. Se ti piace contrattare o se vuoi dividere la corsa con altri passeggeri è anche economico. Altrimenti c’è la soluzione in assoluto più pratica: trasferimento con mezzo privato direttamente all’hotel. Dovendo però organizzarti dall’Italia, ti consiglio di includere la corsa di andata e ritorno nel prezzo del pacchetto (volo + hotel + trasferimenti o solo hotel+trasferimenti).

A Lima si può stare un paio di giorni. Di cose da vedere ce ne sono molte, però ricordiamoci che c’è anche il ritorno… e quello che non riuscirai a vedere all’inizio potrai gustartelo anche meglio alla fine del viaggio.

Ti lascio un po’ di informazioni prettamente turistiche su Lima.

Lima. Plaza MayorIn due giorni si possono visitare i principali luoghi turistici della capitale: la Cattedrale (con il museo), la Plaza Major o Plaza de Armas, il Convento di San Francisco e le sue misteriose Catacombe, il Convento di Santo Domingo, le Casone antiche di Barranco (Palacio de Osambleo, Casa Museo Miguel Grau, Casa de Allaga), il Quartiere Rimac, il Quartiere dei Barrios Altos, il Quartiere Miraflores con il Centro commerciale Larcomar, i grattaceli ed ogni sorta di negozi. Questi i luoghi principali.

Lima. Plaza MayorPoi se hai un passo veloce puoi vedere anche: l’Iglesia de la Merced, Palacio de Torre Tagle, la Casa Pilatos, la Casa de la Rada, la Plaza San Martin, il Mercato Gamarra, la Casa Matusita (fantasmi), il Paseo della Repubblica, il Parque Italiano e il Parque de la Cultura.

Tra i musei, assolutamente da non perdere, per capire la storia e le tradizioni è il Museo Nazionale di Archeologia, Antropologia e Storia.

Tra gli altri: il Museo Archeologico Larco Herrera, il Museo de la Nacion, il Museo dell'oro, il Museo de La Inquisicion, il Centro archeologico di Puruchuco, Huaca Huallamarca, Huaca Pucllana.

Per chi ama la vita comoda, ma non vuole perdersi il tour di Lima c’è il “Lima Vision”: prevede il giro per la zona coloniale di Lima, la visita al Museo Nazionale, la visita al sito archeologico Huaca Pucllana e la visita delle spiagge nei pressi di Miraflores (interessanti però solo per le onde dell'Oceano famose tra tutti i surfisti del mondo).

Per mangiare a Lima: Ristorante El Cevichito (Av. La Rosa Toro 883 - San Luis), Ristorante Ricota (Jr. Tarata 223 - Miraflores), Ristorante Pescados Capitales (La Mar 1337 - Miraflores), Ristorante Las Tejas (Av. Diez Conseco 340 - Miraflores), Ristorante Malabar (Av. Camino Real 101 - San Isidro), Ristorante Chez Wong (Calle Enrique Leon Garcia 114 - Santa Catalina, La Victoria), Ristorante El Señorio del Sulco (Malecon Cisneros 1470 - Miraflores).

Premesso che tra le cose da vedere in Perù, Lima non è certo al primo posto, l’unico vero neo della città è che il sole praticamente invisibile coperto da una fitta foschia composta da smog e nubi, la “garua”.

La sera: Barranco.

Lima. BarrancoIl quartiere è pieno di locali e piccoli caffè… si possono mangiare degli ottimi “anticuchos” o bere uno strepitoso “pisco sour”, aperitivo a base di pisco (un liquore prodotto a Pisco, per l'appunto) con l'aggiunta di zucchero liquido, lime, chiara d'uovo battuta e angostura. Sì, è veramente buono!!!

Un personale ricordo è anche la passeggiata nel “Jirón de la Unión”; un insieme di vie a scacchiera nel centro storico di Lima. Una volta era la via più importante ed aristocratica della città… caffè e ristoranti, nonché negozi di beni importati e gioiellieri.. oggi, tutto il centro storico ha subito un periodo di declino a vantaggio di quartieri più moderni, frequentati dalla “Lima bene”, come Miraflores o San Isidro, e il Jirón è diventato un emporio commerciale con molti negozi abbandonati e un sacco di vendita ambulante. Ciò può apparire negativo, ma l’atmosfera che si vive arrivando alla fine del giro nella Plaza Major o Plaza de Armas, dopo aver camminato in queste vie del centro, è speciale. La piazza si apre con l’immagine del palazzo del Governo in fondo, la Cattedrale sulla destra, e a giro palazzi di colore chiaro, che la circondano da tutti i lati, le splendide balconate sorrette da colonne che formano archi in un inconfondibile stile coloniale, la fontana al centro della piazza e i suoi giardini. Tutto ciò apre lo spirito alla voglia di condividere quella emozione con altri, ed in qualsiasi momento della giornata si fanno piacevoli incontri.

E per chi vuole tirare fino a tardi, il “barrio” è pieno di discoteche con musica di tutti i tipi e… “barra libre”!!!

Le discoteche, i pub e i night club frequentati e più “chic” si trovano anche nei quartieri di Miraflores e San Isidro.

Vicino alla città di Lima si trovano le cascate di Pala Cala e Zárate. Dal paese di San Jerónimo de Surco si accede alle due cascate di Pala Cala, di 15 e 20 metri rispettivamente. La cascata di Zárate, invece, vicina al paese di Llancha, è di 40 metri e accedervi implica un grande sforzo fisico. La cascata di Huallhuas, di 30 metri, si trova nel dipartimento di Lima, ma ci si arriva attraverso il paese di Pachacayo, nel dipartimento di Junín.

Il fiume Cañete è una destinazione per il canottaggio molto frequentato dagli abitanti di Lima grazie alla vicinanza ed al facile accesso. Il settore raccomandato si trova nella località frutticola e vitivinicola di Lunahuaná. Per chi ama questo sport, il fiume presenta rapide di II° e IV° grado e si organizzano gite con tempo minimo di 2 giorni (se ti piace fare rafting però da non perdere è… l’Apurimac!!! Se hai pazienza leggi le prossime puntate!).

                 Rafting sul Canete     Rafting sul Canete

Un’altra delle grandi attrazioni della città sono le spiagge, nelle quali si possono praticare sport acquatici, godere del sole o, semplicemente, osservare la bellezza dell’Oceano Pacifico.

Può essere interessante anche l’escursione dal porto di Callao per le isole San Lorenzo, Fronton e Palomino, costeggiando per prima l’isola di San Lorenzo, la maggiore delle tre, poi Fronton, dove si trovava un carcere di massima sicurezza, e per ultima, Palomino, paradiso dei leoni marini (dopo aver indossato le mute ci si immerge nelle gelide acque del Pacifico e si nuota tra questi grossi animali, cosi goffi sulla terra ma cosi agili in mare).

... (continua al prossimo post) ...

 
 
 

Mettiti comodo sul divano...

Post n°3 pubblicato il 04 Marzo 2012 da fselvaggio1969
Foto di fselvaggio1969

Sapessi quante volte ho pensato di aprire un blog per raccontare i luoghi che subito mi sono rimasti nel cuore, ma anche quelli che ho dovuto tornarci più volte per capirne la bellezza.

Non c'è un viaggio che non posso dire di aver vissuto intensamente.

Non c'è un luogo che non mi abbia colpito per qualcosa, che è rimasta indelebile nella mia mente e nel mio cuore.

Perché non è mai importante veramente dove vai, ma l'emozione che può darti il viaggio... e i miei sono sempre nati dalla voglia di scoprire prima di tutto qualcosa che era già dentro di me, prima di riempire il mio zaino o la mia valigia.

Così finalmente eccomi qua.

Non saranno consigli di viaggio i miei... chissà quanti ne troverai in giro per la rete... mi piace pensare a questo spazio come un salotto accogliente sul quale sedersi per ascoltare un amico di ritorno da un viaggio... pronto a descriverti luoghi, persone ed emozioni.

Una volta a settimana... davanti ad un bicchiere di vino... chi vuole può anche accendersi una sigaretta... o sdraiarsi sul divano e, ad occhi chiusi, lasciarsi trasportare dal volo.

Mi piace pensare che questo possa essere anche un modo per aiutarti a programmare il tuo viaggio “fai da te”, o farti una idea su cosa richiedere quando vorrai prenotare voli, hotel o pacchetti turistici presso qualche agenzia (se vorrai potrai anche consultare i link che di volta in volta metterò) o confrontarlo con il mio una volta a casa.

Nelle mie esplorazioni in lungo ed in largo nel Pianeta ho toccato le popolazioni del mondo come se fosse una... Posso dire che ovunque mi sono sentito a casa. E adesso ti apro anch'io le porte di casa mia...

 
 
 
 
 

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Un blog di: fselvaggio1969
Data di creazione: 04/03/2012
 

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