Le Arabe Felici®

Al fine di limare questo livore che purtroppo da sempre sembra colpire questo Blog, vorremmo spezzare una lancia nei confronti dell’amico Eccelso. Facendo egli parte di una avanguardia, non prescinde mai ogni suo accorato intervento, spesso condito da frasi non troppo felici, da letture fatte nel corso dei suoi studi. Come tiene a precisare, infatti, il nostro amico è molto colto ed assai dedito allo studio matto e disperato di testi che noi tutti, uomini di evidente cultura, abbiamo fatto nostri nel corso degli anni. Per questo è bene sottolineare, per i pochi che non se ne fossero avveduti, che in realtà i suoi “insulti” altro non sono che frasi prese in prestito, per non dire rubate, a passi di celebri saggi, trattati, novelle. Insomma, come spesso involontariamente (?) gli accade, si trova ineluttabilmente a citare facendo propri gli altrui pensieri. E ve ne diamo la dimostrazione. 

Quanto mi piacerebbe romperti il culo, brutto pezzo di merda! Maledetto il giorno in cui quella vacca puttana rotta in culo malata di tua madre si fece stantuffare da quel bastardo pezzo di merda di tuo padre e tu venisti concepito (Eccelso86 - Maggio 2007 - Pensieri sciolti) 

Pur non essendo solerte adepto all’uso del loquir marrano, non nego che avrei diletto nel renderti vano l’utilizzo cui aduso dovrebbe esser il tuo regal posteriore , esecrabile farabutto figlio di trenta corone! Che la fortuna infame avvolga del suo tristo manto illo die in cui quella donna, avvezza al torbido meretricio ed usa a costumi nevver castigati, tosto decise di unirsi in traditio corporis con quella sordida faina del tuo babbo, i cui natali tuttora oggi son ai più sconosciuti, onde procastinar la loro ispecie , deprecabile schiatta mondata vieppiù con la tua lercia presenza.

( Pier della Ventresca – Palandrane, scaldacuori, ghette e marsine – Vol.XI – Ed. Sculacci)   

nemmeno io arrivo a dire faccia da culo ad una donna e, se mai lo farò, sarà perchè, quella donna, mi avrò fatto qualcosa! Ma, una merda secca come te, uno skizzo di diarrea tuo pari, cosa ne sa?! Ti sei arrabbiato perchè ti ho messo a figura di merda e ti sei sfogato così. Mi fai solo pena...spero morirai quanto prima! (Eccelso86 - Maggio2007 - Pensieri in amore)

Giammai la mia persona sarebbe pronta allo confrontar un nauseabondo fondo base alle purpuree gote di pesca fragranti di virginea madonna et, nella sorte che che il fato rio mi costringa non di  personale sponte  ad usar la favella qual gladio ferente, sarà perché ella il di  lei grazioso grembo mugghiante d’amore non avrà voluto ceder in capione uso. Sed, un residuo di stabbio qual tu di esser dimostri, un zampillo bislacco di cronica dissenteria, cosa mai anela di aver canoscenza? La collera tua di stizzita rabbia radica le origini nella stolida figura che io donai a te, da qui l’amarezza di uno sfogo che figlio degli sprovveduti è. Mi susciti acclarato disdoro, al punto di partorir in petto un desìo, colmo di speme, che il tristo mietitore possa avvolgerti nello suo terrorifico abbraccio.

 (Smandrappo de’ Beoti - E’ bello, doppo il morire, lo vivere anchora – Ed. Sbura)