Creato da Le.Arabe.Felici il 03/11/2005
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« La regola del cartellino.Filosofia metropolitana. »

Il bullismo non esiste.

Post n°3587 pubblicato il 27 Maggio 2007 da Le.Arabe.Felici

I giornalisti di oggi sono la vergogna dei maestri di ieri. I giornalisti di oggi creano le notizie, non le commentano. I giornalisti di oggi creano le mode, coniano dei neologismi che diventano delle etichette il cui significato, che dovrebbe sortire l'effetto del dileggio, in realtà diventa aggettivo dalla matrice positiva. I giornalisti di oggi questo lo sanno, ed instillano nei lettori preoccupanti desideri di emulare quello che una notizia apparentemente deprecabile narra con spietato calcolo.
Facciamo un passo indietro. Il termine "bullo", nella sua accezione verista e pasoliniana, figlia di quella Roma di un tempo da cui proveniamo, vestiva l'individuo che veloce di mano e con il coltello, aveva comunque una sua etica ed un rispetto quasi sacrale per l'avversario. Il Bullo frequentava le osterie, giocava a zecchinetta, e prima della "zaccagnata" intimava all'avversario di tirare fuori la lama. L'avversario era sempre di livello e, comunque, mai chi non si potesse difendere o risultasse una "mozzarella". Per quelli venivano riservate le buffe "abbottate". Il bullo non era un vigliacco. Se attaccava l'indifeso, il pavido o il timido era automaticamente un "infame". Il bullo di quartiere era rispettato, manteneva una sorta di ordine non scritto ed aveva vita breve, ma lo sapeva. In questa accezione storica, il bullo ha avuto ed ha una valenza positiva. Non un prepotente, ma un personaggio da storia d'amore e de cortelli, il protettore del suo quartiere. Il giovane che legge oggi sul giornale atti di bullismo, che si palesano in una serie di stronzate sciocche ed azioni completamente e risibilmente grottesche, crede che per fregiarsi di tale titolo sia sufficiente picchiare un indifeso o fotografare una professoressa o insultare un professore sperduto. I giornali, la televisione, la stampa hanno coniato il termine "bullismo" per battezzare un fenomeno che con il bullismo non c'entra un cazzo, e causando, ciò che si desidera e si vuole, una spirale di emulazione pericolosa e preoccupante. Non ritenete che sarebbe stato molto più attinente scrivere titoli più corretti del tipo "Bambino vigliacco picchia handicappato" o "Povero pipparolo filma le cosce dell'insegnante", "Gruppo di decerebrati piscialletto picchiano un loro coetaneo" o "Imbecille frustrato filma la compagna durante una fellatio"? Ovvio, sarebbe stata una notizia certa. Ma avrebbe avuto il contraltare di non scatenare il fenomeno di imitazione tra gli adolescenti: ognuno aspira a diventare bullo, nessuno aspira a diventare vigliacco. E le notizie, con il tempo, sarebbero terminate. Quando andavamo a scuola noi, chi si comportava in quel modo si ritrovava nel corridoio, durante la ricreazione, con le insegnanti di sostegno. Era visto come un povero reietto, e deriso, non imitato, umiliato se vogliamo nella sua condizione di prepotente senza cervello. Ora, invece, diventa un leader, grazie alle cariche di onoreficenza che gli vengono tagliate e cucite addosso per merito di giornalisti che godono nel creare dei casi, chiamandoli con un nome che non c'entra un cazzo. Complimenti.

 
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Commenti al Post:
makavelika
makavelika il 27/05/07 alle 13:26 via WEB
I giornali non sono associazioni senza scopo di lucro. Anche loro per vendere devono dare ai loro lettori quello che i lettori vogliono leggere. Il problema non è l’etica giornalistica ma più in generale l’impoverimento dei valori nella società. Il disagio giovanile si nutre delle debolezze degli adulti.
(Rispondi)
 
eccelso86
eccelso86 il 27/05/07 alle 14:09 via WEB
Ci sarebbe molto da dire su questo articolo scritto magistralmente e molto veritiero. Il fenomeno di anomia che si sta verificando, porta molti, troppi giovani ad interpretare positivamente valori negativi solo perchè appaiono più facili da seguire e, soprattutto, perchè sembrano modi semplici per garantirsi rispetto o, semplicemente, per mettersi in mostra. L'eccessiva informazione, causa, inesorabilmente, la cattiva informazione ed è così, le nuove tecnologie ci si rivoltano contro e ci rendono più ricchi materialmente ma molto più poveri spiritualmente
(Rispondi)
gianlucagian69
gianlucagian69 il 27/05/07 alle 14:29 via WEB
Su Repubblica di oggi si racconta che in una scuola di Ferrara due giovani marocchini hanno violentato e filmato con il telefonino un ragazzo con lieve tara mentale. Siccome vorrei sfisdare la Legge Mancino, che da legge di ex democristiano è la solita legge di merda, ipocrita e marchiata da insufficienza mentale, intenderei così titolare: "I Marocchini riescono solo ad incularsi un handicappato". Perché anche nell'abiezioni dei peggiori comportamenti animali, c'è una scala a scendere.
(Rispondi)
 
eccelso86
eccelso86 il 27/05/07 alle 14:36 via WEB
"Perché anche nell'abiezioni dei peggiori comportamenti animali, c'è una scala a scendere." Applausi...
(Rispondi)
alfonchan85
alfonchan85 il 27/05/07 alle 14:41 via WEB
se non sbaglio uno dei dettagli sul mio blog parla di cosa è causa, ma lo rinfresco qui. L il bullismo non è altro chè la ribellione mai sfogata dall'infanzia dura è violenta, io alle elementari fino alle superiori, ero spesso rotto i coglioni dai compagni in piu gli insegnanti davano ragione alla maggioranza, compreso loro chè per un muovimento erano botte sicure, quindi è normale chè la vittima scambiato come bullo picchia il primo che incontra, perche si sente abbandonato da tutti,
(Rispondi)
 
eccelso86
eccelso86 il 27/05/07 alle 15:44 via WEB
mamma che fatica...mi sta proprio venendo lo schifo di battere sulla tastiera!
(Rispondi)
deianira71
deianira71 il 27/05/07 alle 16:26 via WEB
Salve ragazzi, perchè non venite nel mio blog e quello di YORNON a leggere, abbiamo uno spunto per voi per un vostro post..sempre se lo desiderate ovvio. Confido nei vostri cuori, cmq c'è da leggere con attenzione la cose è seria. Buona giornata ragazzi e spero di non aver alcun cartellino ne giallo ne rosso :-)
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back2thecommunity
back2thecommunity il 27/05/07 alle 18:43 via WEB
senza parole per quel blog.
(Rispondi)
Not.Found
Not.Found il 27/05/07 alle 19:27 via WEB
...sulla scia del bullo romano a Napoli esisteva il Guappo o uomo d'onore, affiliato alla Camorra e che grosso modo aveva le stesse peculiarità, si faceva rispettare e portava rispetto, i quartieri erano tranquilli sotto la sua supervisione, gli indifesi o quelli che subivano torti avevano il giusto riscatto grazie a loro, un'immagine di certo romantica di una figura ormai estinta anche perchè la Camorra ed i suoi affiliati si è evoluta in qualcosa di veramente terribile, senza più regole senza più onore...in merito al potere dell'informazione(distorta) che ormai abbonda tra i media, dove la notizia che fa clamore ci viene perpetuamente riproposta in tutte le salse, non fa altro che contribuire in modo pesante alla confusione delle idee e al disorientamento morale, creando miti e leggende, su individui che non sono degni della minima attenzione.
La professione di giornalista è un ruolo estremamente delicato, che conferisce una grande responsabilità a chi la esercita, per tale motivo il compito di questi professionisti dovrebbe essere quello di permettere ai cittadini di formarsi libere opinioni su ciò che accade vicino a loro e in ogni parte del mondo e questo attraverso un’informazione corretta ed obiettiva. Peccato che questa cosa è ormai diventata merce rara.
(Rispondi)
 
Le.Arabe.Felici
Le.Arabe.Felici il 27/05/07 alle 19:34 via WEB
Felicissima sera...
(Rispondi)
 
 
Not.Found
Not.Found il 27/05/07 alle 19:38 via WEB
...a tutt sti signur ´ncruvattat!
(Rispondi)
 
 
 
back2thecommunity
back2thecommunity il 27/05/07 alle 20:04 via WEB
buonasera Arabe :)
(Rispondi)
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