Post n°5883 pubblicato il
15 Dicembre 2010 da
Le.Arabe.Felici
A parziale aggiunta del precedente post, vergato con cura da Yyossa poco prima di rintanarsi nel suo cantuccio esistenziale a scovare su Redtube i nuovi video di genere granny amatoriali, dovremmo in ogni caso spendere qualche parola positiva a favore di Facebook. Non tutti lo usano inutilmente, siamo onesti; il social network, come faceva notare argutamente un nostro lettore, permette di globalizzare l'informazione, mettendoci a disposizione delle notizie che, altrimenti, non riusciremmo ad ottenere dalla stampa pilotata di regime.
Il network ha creato la contro informazione, ed è indubbio che questo sia un beneficio: agli utenti viene presentato la faccia degli eventi che normalmente ci viene preclusa, in quanto non in linea con la dittatura che i media istituzionali subiscono dai poteri forti della classe politica.
Senza facebook ora, ad esempio, non saremmo a conoscenza dello scandalo che ora riporteremo. Migliaia di pagine ci riportano, infatti, preoccupanti immagini di infiltrazioni delle forze dell'ordine tra i manifestanti di Roma, al puro scopo di fomentare gli scontri.
Se non ci credete, osservate voi stessi:
Visto? I black Bloc che indossano gli stessi scarponi dei celerini. E le tv di Stato? nisba, non dicono nulla, tacciono. Questo è il regime, questo è lo schifo.
Ma c'è di peggio: il tutto era programmato sin dal 2007!
Pensate, i celerini romani sono dovuti andare, il 22 Agosto, fino in Quebec, Canada, con tanto di scarponcini dentro le sacche, per preparare la drammatica scena che poi, circa tre anni dopo, sarebbe stata replicata a Piazza Venezia.
Vi rendete conto? Ben tre anni di preparazioni, di sotterfugi, di complotti, di bieche infiltrazioni, di strategie. Tutte informazioni clamorose che, senza facebook, non avemmo mai avuto.
Allora sia chiara una cosa, per par condicio. Facebook non è solo fuffa, non è solo farmville, ma è il mondo che diffonde le notizie che ci rendono più liberi.