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Riteniamo lo scambismo semplice tradimento ad amministrazione controllata e il bang bussing il modo ideale per un viaggio di piacere

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Da LiberoBlog a Facebook. E ritorno. Senza mai partire.

Post n°5882 pubblicato il 15 Dicembre 2010 da yyossaryan
 

Resta in contatto con i tuoi amici (e le loro cazzate).

 

Correva l'anno cordiale 2006.

Un gruppo di amici aveva creato un qualcosa per mantenerci in contatto nell'organizzazione di salutari e rigeneranti partite di Poker (Texas Hold em, che solo qualche anno dopo è diventato più sputtanato del tetris).

Mi dicevano che questa cosa si chiamava "Blog".

Y: "E che è?"

H*: "Entri in una community, e ti apri questa pagina, su internet".

Y: "Uhm, devo entrare in Community...alla fine ... lo diceva sempre mia madre..."

H: "Ti registri, scegli la skin, scrivi un post, gli altri commentano..."

Y: "Gli altri... c'è altra gente?"

H: "Un casino di gente..."

Y: "C'è pelo da rimorchiare?"

H: "Un fottìo!"

Y: "Blog! Mi piace!"

E così fu che spiando dalle pagine del ModugnoPokerTour nei blog successivi, mi resi conto di quanta variegata fauna popolasse queste pagine.

Iniziai pertanto a rompere le palle al prossimo ma sempre e solo per avere uno spunto di riflessione sull'argomento: ma che ci state a fare qui dentro?

La domanda, secondo me legittima, era sempre la stessa: perché perder tempo a sistemare i pupazzini e le nuvolette o a scrivere banalità di cui non interessa niente a nessuno?

L'esito scontato di questa mia iniziativa è stato un bannaggio reiterato e con il picchiobannatoreautomatico sintonizzato su tutti i nick che contenessero un numero sufficiente di Y e S da essere associati al sottoscritto.

A quel punto Le Arabe Felici, scorgendomi ramingo per la via, mi spiegarono che una sana ed esplicita presa per il culo vale più di cento bizzarre e argute parodie. E mi fecero credere che il Facesitting era una terapia per combattere l'invecchiamento della pelle.

Poi venne Facebook.

A me piaceva l'idea di rimanere in contatto con gli amici, anche quelli lontani.

Ma se provate a contare le notizie sulla vostra bacheca vi potrete benissimo rendere conto che:

Nessuno aggiorna più il suo stato per dire dov'è, che fa, cosa pensa;

Ci sono una marea di frasi_del_cazzo linkate tanto per dire qualcosa;

Ci sono una caterva di immagini sbirilluccicose messe tanto per farsi dire "mi piace";

Sono riportate le più vecchie barzellette di Gino Bramieri;

Le ricette di cucina hanno preso talmente il sopravvento che sta per diventare FaceCook;

Ogni 15 secondi qualcuno pubblica il video di una canzone, neanche l'avessero cantata loro (o l'oro secondo le ultime tendenze facebookiane);

Le foto personali hanno lasciato il passo ai pupazzini, ai cartoni animati ed alle pornostar;

I profili finti quadruplicano in numero quelli veri;

Si raccolgono contatti elemosinando ed inventando comici anatemi a chi non si aggrega;

Si creano gruppi per la salvezza dell'umanità o per dare (inutile) supporto alla promozione di un qualcosa di interesse generale;

Si creano gruppi artatamente provocatori per il solo fine, appunto, di provocare;

Si creano pagine per la commemorazione dei defunti;

Un invasione di infoiati fotografati nel cesso;

Ogni due per tre, ZAK! Arriva il link ai mottetti di Paolo Coelho e Pino Neruda...

La lingua italiana, infine, riceve l'ultimo deprecabile scempio ogni qualvolta il 90% degli utenti prova ad imbastire un ragionamento, anche solo fermandosi ai limiti dell'elementare;

Adesso, e giustifico il mio largo preambolo, tutto ciò cosa vi ricorda?

Il solo fatto di esserci dentro in 15 milioni anziché in 50 mila, può giustificare l'abbandono di un senso minimo di decenza nei propri confronti**?

 

In foto, una Community.

 

Cordialità

Yossaryan

 

  

(*) diminutivo di HSS

(**) per i meno attenti mi corre l'obbligo giustificare l'acredine testè manifestata nei confronti del Social Network più diffuso al mondo, dovuta essenzialmente al non aver rimorchiato alcun pelo neanche su quelle pagine.

 
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