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« SorpresaIl "Male" »

Musica per le orecchie.

Post n°3561 pubblicato il 22 Maggio 2007 da Le.Arabe.Felici

Chi non ricorda le colonne sonore che hanno reso la nostra vita migliore? Chi , ancora oggi, ascoltando alcuni brani della propria giovinezza non piomba in uno stato di assorto appagamento, tornando allo stato vegetativo dei ricordi, rotto solo da un sorrisetto obliquo di fugace soddisfacimento? Chi non vibra quando sente partire le note di quelle canzoni che ci hanno fatto sognare ed immaginare di combattere per un mondo migliore? Parliamo delle sigle della nostra infanzia, le sigle dei cartoni animati. Partiva la musica di Gundam, ed eravamo tutti un po’ Peter Ray. Pogavamo tutti con Daitarn 3. Ed ancora oggi, acceleriamo le nostre potenti autovetture se, per caso, dalla radio, per qualche miracoloso motivo, parte “Sandokan”. Ci emozioniamo con il giro di basso di “Shooting Star”, la sigla finale di Goldrake. Ed ancora oggi pensiamo che “i Cavalieri del Re” non erano degli ottuagenari sfigati che si incontravano il sabato sera per comporre “Lady Oscar” piuttosto che giocare a carte o scambiarsi di coppia, bensì dei benefattori dei nostri padiglioni auricolari. Noi, che siamo diventati alcolizzati dopo aver ascoltato “Cheers”, la meravigliosa sigla di “Cin cin” che ci ricordava che un po’ tutti vorremmo stare in un posto dove chiunque conosca il tuo nome.

E voi, o solerti e imbufaliti lettori, quali brani di cartoni animati o sigle televisive ricordate con maggior gioia?

Perché, qui c’è chi pensa a te.

 
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stoico.epicureo
stoico.epicureo il 22/05/07 alle 14:48 via WEB
Per CRISTIANO-recensione di HeavyMetal Dimenticate per un istante il rassicurante ed accogliente mondo Disney, perché Heavy Metal ce la mette proprio tutta per sconvolgere lo spettatore, senza mai dargli tregua. Magari perché nei dintorni di Cartoonia questo lungometraggio, prodotto da Ivan Reitman nel 1981, è considerato un film di culto grazie alla sua elasticità nei confronti di scene forti ed indigeribili o per l’inusuale veste grafica che si porta appresso (è tratto da un fumetto piuttosto popolare) o, ancora, per la colonna sonora da brivido che accosta Elmer Bernstein (Cape Fear) ad illustri rockettari (Black Sabbath, Cleap Trick). Ad una prima occhiata Heavy Metal dà l’impressione di un film ad episodi, nei quali vediamo personaggi ed ambientazioni che scivolano via tra passato, presente e futuro, tra questo e altri mondi, senza neppure incrociarsi per caso. Colpevole una misteriosa e minacciosa sfera luminosa ossessivamente chiamata Loc Nar, che ci racconta la sua storia ed i pericolosi intrecci con gli esseri umani: praticamente tutti macchiati di sangue. C’è ad esempio la vicenda del tassista Harry Canyon, cinico e ciarliero, che prima disintegra un avventato delinquente e poi incontra un’avvenente bionda, in fuga proprio con Loc Nar, che vorrebbe farla in barba ad un clan mafioso. C’è l’avventura del piccolo Dan catapultato in un altro mondo con aspetto da supermacho, il quale non esita a volare via con la bella di turno anziché impugnare lo scettro del potere. Ma si può anche finire a bordo di un B-17, nel bel mezzo di un conflitto aereo, e scoprire l’orrore di trovarsi soli con mostruose creature venute da chissà dove. Oppure a bordo di un’astronave guidata da due alieni con il vizietto di sniffare, per finire con l’epica battaglia di Taarna che regala corpo e volto alla cover di questo DVD, nuovamente a confronto con la sfera in un roccioso deserto da fanta-western. Graficamente impeccabile, Heavy Metal non tenta di nascondere la sua origine a fumetti né qualche imperfezione scucita sul finale. Ma resta uno di quei classici a cartoon, vagamente imparentato con Ralph Bakshi (Fritz il gatto) ed il francese Moebius (Il quinto elemento)
 
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