Le Arabe Felici®

Sono loro. I nostri amati padroni di casa. Coloro che con un click proveniente da un indice sicuro e tronfio possono cancellare mesi di lavoro su uno spazio Web. Quelli che quando li vediamo tra le ultime visite proviamo la sensazione di una colonna di ghiaccio dietro la schiena ed un fremito genitale che, comunque, ci ricorda che siamo ancora uomini.Quelli che dalla stanza dei bottoni, avvolti fino ad oggi da un alone di mistero, decidono e regolano le nostre vite virtuali. Sono la redazione_libero.it, coloro che non pensavamo esistessero ma invece sono. Tranne Conferencemaster che secondo noi è come il coniglio Harvey,non esiste, nel senso che quando nei fora (plurale di forum ,n.d.r.) le moderatrici non sanno che cazzo dire, intimano "Scrivete a Conference master". Come quando eravamo bambini e facevamo domande innocenti a nostra madre sul sesso e lei , che ignorava certi termini assai spinti, ci diceva "Chiedi a tuo padre", che nel frattempo era emigrato in Oceania.E sono qui, egagri ed imbolsiti, a dimostrare che esistono. Come i cattivi pensieri. Come quando ti rassicuri, in vacanza, convincendoti di aver chiuso il gas e quando torni a casa trovi un cratere fumante pieno di mondezza al posto del tuo trilocale.

Tra le cose che amano, apprendiamo con un velo di tristezza che ci annebbia gli occhi di sale, spiccano il gossip e la tv. E questo ci fa cadere una convinzione che abbiamo sempre avuto: che i Blog del giorno ed i "Blog scelti da noi" fossero in realtà scelti in base ad un sistema assolutamente stocastico consistente in Stevie Wonder, bendato, che fruga da un sacco di Juta delle palline con i nomi dei Blog da premiare. Ma non è così. Le loro passioni svelano che scientemente c'è ogni giorno uno di loro che si bea e crogiola di glitter, grandi fratelli e gif ammiccanti premiandole per la loro soggettiva validità, che a questo punto risponde ai gusti dell'abile selezionatore.Di quest'ultimo, tremiamo nell'immaginare le scelte dell'arredamento della casa, ipotizzando un water in prossimità del lavello della cucina.Tutto lillà, chiaramente.

Belli come fare colazione al baretto dell'ultimo piano delle Twin Tower l'11 settembre, simpatici come un cortocircuito in profondità dentro un sottomarino bielorusso, affabili come la cartolina del militare nella buca delle lettere che ti annuncia la partenza per il 15 agosto, si descrivono "Come noi nessuno mai". Il "Per fortuna" era d'obbligo, ma ha il sapore di un sapido sottinteso. Ci sfugge il motivo per cui si sono fatti la foto con l'autoscatto ponendo la macchinetta sopra un satellite di Plutone, ma malgrado le ridotte dimensioni possiamo comunque vedere i loro occhi sicuri e le loro panze generose.Per motivi religiosi, si lasciano ritrarre con la stessa festosa ilarità e scioltezza degli arti che assumerebbe qualsiasi essere umano di fronte ad un plotone di esecuzione di mercenari curdi. Nell'immagine, ciò che appare più fotogenico e lucido è il pc portatile sopra la scrivania. I loro non sono sorrisi ammiccanti: sono gli stessi ghigni che portava Pribke come fossero un paletot di squisita foggia. Sullo sfondo, è possibile ammirare le videocassette di porno ittico che in questi due anni gli abbiamo mandato come stolido prezzo per non farci bannare.E , alle loro spalle, segno di una natura che incontra l'uomo e si fa rigogliosa, una pianta di Ibiscus comprata all'Ikea, rigorosamente di plastica. Nella speranza che questo post diventi Blog del giorno e nella speranza che non ci eliminiate fisicamente per la nostra smargiassa simpatia, vi abbracciamo in modo vigoroso come faremmo con un vecchio amico tornato da una cella di isolamento per furto di Skateboard.