Le Arabe Felici®

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Torna con sommo gaudio e tronfia gioia di tutti la nostra amica dell’antro del piacere che, più che un antro del piacere assomiglierebbe piuttosto ad una cava di cazzate. Il post di oggi, di una bellezza insopportabile, si intitola “Gocciolante” e, malgrado lo possiate pensare, non parla di un ombrello poggiato in salotto dopo essere tornati a casa zuppi per un violento acquazzone. Peccato, perché la scena sarebbe stata molto più erotica.

Lei non sapeva di essere vista ( malgrado il cartello con una grossa freccia che la indicasse e la scritta “Ehy , mi sto masturbando ragazzi!) : induguava ( come si “indugua”? serve una zucchina o va bene anche senza?) con un dito tra le labbra, senza decidersi a penetrarsi ( come darle torto: del resto, al posto dell’arto ha un uncino, in seguito ad un banale incidente di caccia in cui un grizzly le sbranò la mano, erroneamente sventolata dopo essere stata immersa in un favo) L'accappatoio era troppo ridotto per lasciare qualcosa all'immaginazione ( esatto: immaginiamo che non avesse i soldi per comprarsi un accappatoio della sua taglia) : un fisico perfetto, esuberante fatto per l'amore ( o per la masturbazione, come in questo caso). Abbandonata sul letto, gocciolante (capita a chi si cosparge il corpo, per vezzo, di gorgonzola Gim) , ad occhi chiusi (ecco perché non sapeva di essere vista, come scritto al primo capoverso: apri gli occhi, stronza), offiva al povero cameriere (ma dove cazzo sta? Sdraiata sul tavolo di un ristorante?). sopraggiungendo al di la della porta socchiusa, lo spettacolo della sua carne rosa e bagnata ( capita a tutti coloro che hanno il vezzo di coprirsi i genitali con uno zampone di stinco di maiale della Negroni).

Lui si fece coraggio : entro', si schiari' la gola (vabbè, lanciò uno scaracchio catarroso per attirare l’attenzione. Una sorta di baronetto inglese), ma prima che potesse parlare ( tanto aveva scorreggiato per annunciare la sua presenza) lei spalanco' gli occhi (oltre la ciccia baffetta) e lo fissò,senza interrompere il ritmico movimento del ditino (Una professionista). L'invito era chiaro (Fatti curare da un otorinolaringoiatra: lo sputo di un lama in confronto sembra cedrata tassoni): lui si chiuse la porta alle spalle (meglio che chiudersela sulle palle, indubbiamente), raggiunse il letto, si libero' dei vestiti scoprendo il suo pene ormai turgido ( Scena erotica quanto un incidente nautico) . Si inginocchio' sul letto accanto a lei  e sostitui la lingua al suo dito (Raccapricciante: immaginate il cameriere che si recide con violenza la lingua per poi impiantarla, con chirurgica precisione, al posto del dito della fanciulla) . Prima la fessura, poi il bottoncino (il cameriere non si è accorto di star leccando la cerniera lampo dei Levi’s di lei?) ,poi ancora la fessura e infine l'antro misterioso ( Ma è un racconto erotico o “Il Signore degli Anelli”?), comincio' ad aiutarsi anche con le dita (Dentro il suo antro del piacere , in finale, c’era un po’ di tutto : la lingua di lui, le dita di lei, un bottoncino, una confezioni di Peroni Gran Riserva, ed una cellula clandestina di Al Queida) e intanto si sistemo' in modo da darle la possibilità di ricambiare il piacere (Sfilandosi la spina dorsale, riteniamo, visto che lui è in ginocchio per terra).

Al primo tocco della sua lingua sulla punta congestionata credette di venire (invece era minzione). Si concentro': uno sforzo enorme,ricaccio' indietro il seme ( roba che neanche Actarus ci riuscirebbe. Come hai fatto, amico cameriere? Hai preso a cazzotti il glande?) e si preparo' a godere di quella bocca (Per poi accorgersi di stare infilando l’uccello dentro il termosifone).
Lui la imitava sul suo clitoride (ma lui è Gigi Sabani? magari faceva anche imitazioni famose, tipo "Allegriaaaaaa" con la bocca poggiata sul clitoride di lei), mentre con un dito la penetrava davanti e con uno dietro (ma come è sistemato lui? In pratica, sulla base di quanto scritto, stante lei sdraiata, il camerire dovrebbe essere prono ai piedi del letto con il bacino ruotato di 180° , le mani al posto dei piedi, la testa spostata di 90° e le rotule completamente svitate). Fu lei a rompere bruscamente il silenzio " ora basta giocare " (e sottrasse con spocchia la scatola del “Monopoli” al cameriere assai seccato, visto che aveva un albergo a Parco della Vittoria). Lo costrinse suino (Questa è bellissima: il dimenticarsi della “p” ci lascia immaginare il cameriere a quattro zampe che grufola e scodinzola come un porcellino arrapato poco prima di diventare prezioso salamino) e si impalo' sul suo pene (E Mel Gibson sta già acquistando i diritti di questa scena).Voleva che lui la vedesse mentre si toccava con il suo coso dentro (Lui, quindi, è Stevie Wonder). Di li a poco esplosero entrambi  (Scena apocalittica: pezzi di intestino di lei sul lampadario, il duodeno di lui sul paralume, il colon retto di lei sopra il televisore, lo scroto di lui sul portasaponetta).

Rimasero un po' cosi,poi lui si libero' dalla presa, si alzo', si rivesti e usci. Il suo compagno, che aveva organizzato tutto, emerse da dietro la porta, socchiusa, del bagno (probabilmente era a fare la cacca o a vomitare), la raggiunse e comincio' a leccare il suo corpo eccitatissimo...(ma il suo di lei o il suo del cameriere?)