ITALIA ABBANDONATA
la perizia dell abbandono vista attraverso i vostri occhi
.
“ Lascia una casa abbandonata, troverai una foresta!”
[Bahkty]
Mi vengono in mente le case che vedo ogni giorno, lasciate esposte a quattro elementi, alla Gaia che le divora pazientemente, abbandonate da gente che si trasferì altrove in cerca di una vita migliore. C’è ne sono davvero tantissime è credo che ogni angolo d’Italia ne ha almeno una.
Nacque cosi l’idea di un blog dedicato a questa Italia dimenticata ma presente, un’ Italia che scompare lentamente ma senza indugi.. Lì idea che non è nuova ma che ci farà volare di fantasia e ci rimetterà ” in moto” la voglia di esplorare un mondo silenzioso ,emarginato, maggior volte ignorato, quello della casa abbandonata .
Vi invito, dunque, di scattare una foto e postarla nel blog o mandarla al indirizzo mail, scrivendo almeno il nome della ragione dov’è essa si trova.
Fiduciosi della Vostra gentile collaborazione Vi auguriamo una bella giornata.
P.S.
I commenti a sfondo politico o altro che presentino polemiche verranno cestinati!
.
GRIDO
Nella dimora del silenzio
gridano i sassi.
Raccontano le loro storie
fatte di sudori,
di rinunce e
della speranza.
Urlano i muri
trafitti dal dolore,
immersi nella solitudine..
Il cielo grigio annuncia la pioggia.
N.
.
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EX FORNACE TOTTI ,VENETO...
Post n°38 pubblicato il 27 Giugno 2014 da zanna1999
La ex fornace Etna è la più vicina al centro di Villanova (RO), costruita in legno e mattoni è ancora accessibile dall’argine, più distante, la grandiosa ex fornace Totti, composta da un corpo centrale di cinque piani, palazzine per uffici, tettoie e magazzino. Dopo la disastrosa alluvione del novembre ‘51 la ditta fornaci Totti che allora impiegava circa 300 operai entrò in difficoltà non riuscendo più a competere con i nuovi stabilimenti sorti nel triangolo industriale. Probabilmente il fallimento della fabbrica è stato determinato non tanto da difficoltà oggettive attinenti al mercato, quanto dal fatto che le fornaci risentirono della recessione che colpì tutto il Polesine. Con la “crisi” degli investimenti, anche l’ultimo imprenditore, un certo Zini, si ritirò e in seguito l’attività dell’industria cessò del tutto. Al momento della chiusura le ex fornaci Etna e Totti occupavano ancora 160 operai, questo evento provocò una crisi economico-sociale di gravi proporzioni per il comune di Villanova Marchesana che passò dai 3620 abitanti del ‘50 ai 1446 del ‘71. [fonte testo web] |
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