divagando

Post n°33 pubblicato il 17 Marzo 2009 da miladylady

L'arte, nel suo significato più ampio, comprende ogni attività umana - svolta singolarmente o collettivamente - che, poggiando su accorgimenti tecnici e norme comportamentali derivanti dallo studio e dall'esperienza, porta a forme creative di espressione estetica.

Analizzando la storia del concetto di arte vediamo che nel corso del tempo esso subisce una trasformazione graduale ma radicale.

La parola Arte deriva dal Latino Ars, e indica la capacità umana di fare un qualsiasi oggetto.

Dalla fine del XVIII secolo cominciarono le prime crisi del concetto di bello e di arte. Stavano nascendo nuove forme di espressione come la fotografia, l'architettura industriale, l'ogettistica per la casa, e bisognava farle rientrare nel concetto di arte. Per tale motivo nel XX secolo si è abbandonata l'idea di una definizione omnicomprensiva di arte e di opera d'arte. Il termine arte diventa un concetto aperto, in cui tutte le possibili definizioni dell'arte confluiscono.

Il termine "arte contemporanea" si riferisce generalmente all'arte creata nel presente. L'uso dell'aggettivo "contemporanea" per definire l'arte dei nostri giorni è dovuto in parte alla mancanza di una scuola artistica dominante o distinta riconosciuta da artisti, storici dell'arte e critici. L'espressione tende ad includere tutta l'arte creata dalla fine degli anni '60 o, in alternativa, dalla presunta fine dell'arte moderna o periodo Modernista fino ai giorni nostri (anche se al giorno d'oggi ci sono artisiti che creano arte moderna ed altri che creano in praticamente tutti gli stili del passato).

La fondamentale messa in discussione dei principi estetici della tradizione, che caratterizzò tutte le arti alla fine del XIX secolo, comportò un’autentica rivoluzione, che esplose all’inizio del XX secolo con le cosiddette “avanguardie artistiche”. Molti dei movimenti che nacquero sull’onda dell’entusiasmo per la nuova libertà espressiva ebbero breve durata: il loro significato storico risiede soprattutto nell’inquietudine della ricerca, nella volontà e nella capacità di sperimentare inedite direzioni stilistiche e figurative. Fra le tendenze che esercitarono maggiore influenza sullo sviluppo dell’arte successiva ricordiamo l’espressionismo, il cubismo, il futurismo italiano e il futurismo russo, il costruttivismo, il neoplasticismo, il surrealismo, il minimalismo.

POP ART E MINIMALISMO:Intorno al 1960 in America si svilupparono vari movimenti di reazione e rifiuto nei confronti dell’espressionismo astratto. Jasper Johns, con le sue immagini fredde e piatte di bandiere e altri oggetti comuni, e Robert Rauschenberg, che incorporava vari materiali di origine mass-mediatica nelle proprie opere, prepararono la strada alla Pop Art.

Andy Warhol e Roy Lichtenstein, insieme a molti altri, utilizzarono immagini tratte dalla pubblicità, dai fumetti e da altri prodotti della cultura popolare. Contemporaneamente i minimalisti vollero enfatizzare le qualità puramente formali e di superficie della pittura, dipingendo forme regolari dai contorni geometrici.

PLURALISMO:Durante gli anni Settanta e Ottanta la pittura statunitense (a cui quella europea è strettamente connessa) non vide il prevalere di alcun movimento particolare: fu un periodo di pluralismo, in cui si sviluppò una grandissima varietà di stili e tecniche. Emersero tuttavia alcune tendenze riconoscibili. L’arte concettuale, fondata sull’intento di richiamare l’attenzione dell’osservatore sulle idee soggiacenti all’opera, ereditò l’impulso analitico dell’arte minimalista. La installation art diede spesso vita ad assemblaggi di materiali diversi.

L'arte creata o rappresentata dalla fine del Modernismo è alcune volte chiamata arte Postmoderna ma postmodernismo si può riferire sia al contesto storico che all'approccio estetico utilizzato; per di più molti lavori di artisti contemporanei non presentano quegli elementi chiave che caratterizzano l'estetica postmoderna, l'aggettivo contemporanea può quindi essere preferito perché più inclusivo. L'Arte Contemporanea si manifesta in varie modalità: video arte, pittura, fotografia, scultura, web art, disegno, musica, performance, installazioni.

Il lavoro dell'artista è spesso idealizzato, è invece progettato, richiede studio, programmazione, preparazione. Gli studi degli artisti somigliano spesso ad officine.

Le opere nascono quindi per essere “vissute”, concepite e realizzate per raggiungere un pubblico ampio e variegato.

Roy Lichtenstein è in qualche modo un discorso a sè, maestro della pop art statunitense getta basi che ancora oggi  traspaiono nel mondo della pubblicità e del fumetto, arte che ha contaminato la comunicazione e viceversa, linguaggio rapido, immediato, comprensibile.

Volti femminili, a volte sorridenti, spesso infelici, sempre profondamente intensi. Il colore marca i tratti più espressivi per poi sgranarsi come i pixel di uno schermo video restituendo una plasticità armonica di forme e suggestioni.

Incontrai Linchtenstein circa due anni prima della sua scomparsa, è un ricordo prezioso, un uomo di grande pacatezza, con un profondo senso dell'umorismo ma anche una sensibilità ed una dolcezza rari.

 
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Dea Triplice

Post n°32 pubblicato il 16 Marzo 2009 da miladylady
Foto di miladylady

Io sono da sempre.
Io sono il caos converso che ruota nel perpetuo distendersi del tempo.
Dentro di me e con me germina la vita, così giovane come antichissima.
Io sono il ventre stesso in cui l'inizio prende vita.
Io sono il battito stesso del cuore dell'universo.
Esisto come esiste la luce ed il buio. Nasco e muoio in ogni istante.
Nel passare delle ere, molti sono i nomi che gli uomini hanno usato per invocarmi, per chiedermi consiglio.
Ad ogni tramonto della vostra vita vi benedico con l'abbraccio del mio intenso sorgere.
La mia voce è quella dell'acqua che scorre, del vento che soffia.
Miei sono i poteri della notte e del giorno, della vita della morte e della rinascita.

 
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Spring

Post n°30 pubblicato il 12 Marzo 2009 da miladylady

 

 
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Amelia Mary Earhart

Post n°29 pubblicato il 04 Marzo 2009 da miladylady


"Sappi che sono consapevole del rischio. Voglio farlo perché ne sono convinta. Le donne devono provare a fare le cose. Quando falliscono, il loro fallimento non deve essere che una sfida per gli altri." AMELIA EARHART in una lettera al marito prima del suo ultimo volo.

 

Amelia Earhart nasce nella casa dei nonni nel Kansas il 24 luglio 1897. Nel 1920, all'età di 23 anni, va insieme al padre ad un raduno aeronautico in California e, pagando un dollaro, per la prima volta sale a bordo di un biplano, per un giro turistico sopra Los Angeles.

È in quell'occasione che decide di imparare a volare. Comincia a frequentare le lezioni di volo e ad un anno di distanza, con l'aiuto della madre, acquista il suo primo biplano, con il quale stabilirà il primo dei suoi record femminili, salendo ad un'altitudine di 14.000 piedi.

Nell'aprile del 1928 il capitano Railey, le propone di essere la prima donna ad attraversare l'Atlantico e il 17 giugno, dopo diversi rinvii per le brutte condizioni del tempo, decolla a bordo di un Fokker F7, chiamato Friendship.

Nel 1929 organizza un'esibizione aerea per sole donne, da Los Angeles a Cleveland. Continua a superare records femminili a bordo del suo aereo e pubblica articoli sul "Cosmopolitan" e altre riviste.

All'inizio del 1932 nessun altro pilota, a parte Lindbergh, ha compiuto la trasvolata in solitaria; ci riesce Lady Lindy, come viene soprannominata, impiegando quattordici ore e cinquantasei minuti per volare da Terranova a Burry Port nel Galles. Quando ritorna a New York il Presidente Hoover le conferisce una medaglia d'oro per conto della National Geographic Society. È il momento di maggior successo per Amelia che viene nominata donna dell'anno. Lei accetta il premio in nome di tutte le donne, rispondendo indirettamente ad una domanda al fondo di un articolo(su di lei) della stampa francese: "saprà fare i dolci?". "Io accetto questi premi non solo per conto di tutte quelle donne che sanno fare dolci, ma anche per le donne che sanno fare cose  più importanti e meno importanti che volare."

Il 24 agosto 1932 è la prima donna a volare attraverso gli Stati Uniti senza scalo partendo da Los Angeles a Newark (New Jersey). Sempre determinata e con l'intento di arrivare dove altri hanno fallito diventa la prima persona ad attraversare il Pacifico da Oakland in California ad Honolulu nelle Hawaii.

Nel 1937, è l'aviatrice più famosa al mondo, ha 40 anni, sente di essere pronta per la sfida finale: vuole essere la prima donna a fare il giro del mondo in aereo. Dopo un tentativo fallito, il 1° giugno dello stesso anno, insieme con il navigatore F. Noonan, parte da Miami e comincia la trasvolata di  29.000 miglia che la porterà a San Juan in Porto Rico e poi, seguendo la costa nord-orientale del Sud America, verso l'Africa e quindi in India. Il 29 giugno quando arrivano a Lae in Nuova Guinea, hanno fatto 22.000 miglia e ne mancano solo 7.000 ormai per arrivare alla conclusione del viaggio. Le mappe che Noonan ha a disposizione si sono rivelate poco accurate, ma ormai sono in prossimità dell'isola di Howland, dove è dislocata la guardia costiera con la quale sono in contatto radio. All'alba del 2 luglio Amelia Earhart chiama insistentemente alla radio: "Dobbiamo essere sopra di voi ma non riusciamo a vedervi. Il carburante sta finendo..." A nulla valgono i tentativi compiuti dalla guardia costiera per farsi notare. Probabilmente l'aeroplano si perde e precipita ad una distanza calcolabile fra 35 e 100 miglia dall'isola di Howland.

La notizia fa presto il giro del mondo, il Presidente Roosevelt autorizza le ricerche con l'impiego di navi e aerei che giungono sul luogo dopo cinque giorni. Le ricerche vengono interrotte il 18 luglio dopo aver cercato su una superficie di 250.000 miglia quadrate di oceano.

Le ricerche del velivolo, durate per due settimane, non diedero alcun risultato.  Non furono rinvenuti nè i resti dell'aeroplano, nè il pilota. Fu concluso che era morta. Ma da allora si scatenò una ridda di ipotesi, tra le quali che il velivolo non si fosse inabissato nell'oceano, e che l'aviatrice finì i suoi giorni su un isola deserta, dopo un atterraggio di fortuna.

Ipotesi avvalorata dal ritrovamento, tre anni dopo la scomparsa, da parte di un funzionario britannico, di ossa umane accanto ad un accampamento di fortuna, nell'isola di Nikumaroro, a nord est dell'Australia.

 Nel 1997 alcuni esami confermarono che le ossa appartenevano ad una donna. Ma, mistero nel mistero, le ossa scomparvero.

 

 
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creatività

 Gran parte dell’arte primordiale sembra essere stata creata dalle donne in un contesto rituale. La metodologia di ricercatori, antropologi, archeologi si basa sulla teoria accettata, ma erronea, che le civiltà arcaiche non potevano, per definizione, avere un concetto centrale astratto di divinità, quindi le statuette femminili non sono state considerate dee bensì semplici rappresentazioni di donne. La complessa opera di Marija Gimbutas e il concetto da lei coniato di archeomitologia ( che indica un metodo multidisciplinare che unisce l’archeologia descrittiva alla mitologia comparata, alla linguistica, al folclore e all’etnologia storica) dovrebbe invalidare per sempre questa teoria così fallace. Tutto richiama alla ciclicità e dunque al femminile, le stagioni,il giorno che oblia nella notte e poi rinasce con l’alba, i modi di dire ( i corsi e ricorsi storici), persino ad una convenzione come il tempo è stata attribuita un’impostazione ciclica (le ore). Invero per creare arte sciamanica la donna deve innanzitutto liberarsi della credenza diffusa, ribadita e stereotipata di non avere “doti artistiche”. Siate creative, vi appartiene!!!
 

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REMEDIOS

 niña pequeña, chiquita, hermosa, preciosa
Linda niñita quedada así, sentada en la orilla del mar
 y las manos llenas de perlas
 el sol en tu frente y en la sonrisa
 blanca orquidea, alma y paloma
 y la alegría, tú cantas consuelo,
tú cantas esperanza, tú cantas remedios,
espera que un día yo pueda decirte:


"te quiero pequeña, chiquita, preciosa, hermosa.....
 

lo adoro

“Perchè non disegno scarpe da uomo? Perchè non posso usare le paillettes, i tacchi a spillo alti dodici centimetri, i colori fluo” - Stuart Weitzman


 

Blaise pascal

qualsiasi cosa è vera solo in parte,
falsa solo in parte
e il giusto e l'ingiusto si mischiano
e coloro che rispetti possono deluderti,
coloro che disprezzi possono commuoverti
 

il principe ignoto

Tu pure, o Principessa,
nella tua fredda stanza
 guardi le stelle
 che tremano d'amore e di speranza...
 

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