Creato da arcorenord il 19/10/2006

Arcore Nord

Comitato di Frazione Arcore Nord

 

 

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Post n°44 pubblicato il 10 Aprile 2007 da arcorenord
Come sviluppare il Vostro centro Città:
tecniche e politiche d'intervento per comuni grandi e piccoli. 

Prassicoop Formazione
, in compartecipazione con AGECC - Associazione Gestione Centro Città ed il CNCC - Consiglio Nazionale Centri Commerciali, ha presentato nella giornata di Mercoledì 14 marzo 2007 un approfondimento sul tema sopra citato. Noi dei comitati Piazza Pertini ed Arcore Nord eravamo presenti e cercheremo in questo documento di riassumerne alcuni dei più importanti punti.

La relazione ha inizio per voce di Renato Cavalli, presidente di Prassicoop (società cooperativa che si occupa di progettazione e consulenza per conto di enti locali, aziende di distribuzione, centri commerciali, imprese edili, immobiliari, cooperative ed edilizie), il quale da una prima visione d'insieme sulle possibilità di sviluppo nella pianificazione, struttura ed organizzazione nei comuni.

Negli anni '70, caratteristica per certi versi peculiare italiana, le risorse e gli stanziamenti agli enti locali non erano gestiti dai comuni stessi, ma dallo stato, che decideva sia la quantità di fondi da destinarsi al singolo comune, sia i servcizi basilari che con questi dovessero venire soddisfatti. Non vi era e non vi poteva essere grande iniziativa nelle mani degli amministratori comunali, che dovevano limitarsi a gestire i fondi in arrivo nel migliore dei modi.

Le cose negli ultimi 30 anni sono radicalmente cambiate. Come tutti ben sappiamo ora le entità locali, in buona parte si auto-finanziano tramite imposte quali ICI ed addizionale IRPEF, ma non solamente; questo significa che oggi il comune, per garantire servizi e rendersi appetibile agli occhi di chi desidera comprare casa e naturalmente dei residenti, deve portare a casa risorse, e cosa positiva, può farlo trovando nuove formule oltre a quelle impositive previste statalmente. Questo è il medesimo meccanismo che in più larga scala rende più attraente uno stato rispetto ad un altro: come può accadere che l'Irlanda diventi la sede più ambita delle grandi multinazionali per la manodopèera preparata, i costi contenuti ed una legislazione favorevole alle aziende, così un comune può rendersi appetibile grazie alla buona qualità della vita, ai numerosi eventi di interesse che vi si organizzano, etc.

Un miglioramento di questi e di altri fattori porta ad un incremento del valore degli immobili, che fa bene ai residenti; ad un livello di vita più elevato, che fa bene a tutti; ad una maggiore pertecipazione dei cittadini e non alla vita del paese, che blocca sula nascere la trasformazione del paese in area dormitorio e lo rende n luogo migliore; ...

L'importante è impostare su specificità locali il rlancio economico. Il commercio ad esempio è fatto di polarizzazioni: io mi sposto ad Arcore a comprare qualcosa perchè lì c'è qualcosa che mi attira, altrimenti ne facci a meno e vado a comprare al gigante. Iniziative quali "Chocolando in Tour" sono importanti a questo scopo perchè danno una caratterizzazione vivace alla località, e, se attuate con continuità mantengono fresco nelle persone il desiderio di fare un salto qui la domenica, in occasione di qualche evento specilae che non possono trovare altrove! Renatop Cavalli tiene a precisare a tutti i presenti che comunque il marketing territoriale non è una sessione intensiva di body building tesa ad incrementare solo temporaneamente ed in tempi veloci l'afflusso di persone e la visibilità di una data entità territoriale, ma piuttosto un percorso composto di date fasi, e non sicurmante breve, che di norma si evolve conmtinuamente, passo dopo passo, con effetti comunque visibili nell'arco di pochi anni.

Il comune è un'entità complessa. Fattore fondamentale è l'integrazione fra diverse aree e diversi progetti; tutte le cose vanno gestite all'unisono, il che vuol dire che un solo intervento strutturale mirato in un certo punto del sistema non risolve nulla ed a volte peggiora pure le cose... Facciamo un esempio: non possiamo pensare di creare nel centro storico di Arcore un'attrazione che ci porti 5000 persone ogni fine settimana senza considerare il problema parcheggi e viabilità con la dovuta serietà, se no finiamo come la vecchia fiera di Milano che, nata satura, ad un certo punto ha dovuto cedere il passo al progetto di Rho-Pero (ma gli esempi possono essere mille).

Il Town Centre Management (termine inglese buono per dire Gestione dell Citt, e non solo dei centro città) si basa su 3 cardini:
  1. Pianificazione territoriale: bisogna porre attenzione innanzitutto ai servizi di prossimità (ovvero avere i negozi giusti al posto giusto, in modo tale da non far camminare troppo la gente per accedere ai diversi beni d'interesse, altrimenti si ripresenta il solito problema migratorio verso il centro commerciale...). I centri urbani in cui non c'è un addensamento naturale commerciale si svuotano di negozi perchè la gente (giustamente, per comodità, per convenienza, per pigrizia, decidiamolo noi) viene tentata dai centri commerciali. Dunque i servizi di vicinato devono essere messi in condizione di vivere (se noi da un ciocco sul camino frantumiamo dieci tizzoni, questi si spegneranno molto presto; questo è il principio).
  2. Interventi strutturali: sono una miriade e possono variare dall'abbellimento delle vie, alla creazione di nuove infrastrutture, alle rotonde, ... e sono alla portata anche del piccolo comune.
  3. Interventi organizzativi: Constano di diversi punti tra cui la revisione del mix merceologico dei negozi, la redazione di un piano di marketing urbano, l'assunzione di un Town manager, ...
Naturalmente a monte di tutto dev'essserci una strategia generale ed uno stock di progetti pronti da mettere in pratica appena arrivino i fondi...



I centri città
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Le sfide.

Prendiamo ad esempio il caso americano: molte cittadine sono state vittime negli ultimi venti anni di una sempre crescente depolarizzazione dei centri, manifesta in perdita d'interesse degli abitanti verso il loro centro abitato a favore di altre attrattive esterne ad esso. Non crediamo questa situazione possa presentarsi con il medesimo impeto anche in Italia, a causa di strutture sociali e cultura in parte differenti. Tuttavia questo è un fenomeno che ognuno di noi può veder crescere da qualche anno a questa parte anche in Italia.

Come porvi rimedio? La chiave è la caratterizzazione di un luogo come centro urbano tramite alcuni fattori chew vadano a creare valore aggiunto per cittadini e non solo:
  1. Vitalità
  2. Vivibilità
  3. Accessibilità
  4. Azione - Animazione
L'approccio proposto è abbastanza semplice: innanzitutto la creazione di un partenariato che funzioni sin da ubito e che riesca a mettere in moto un meccanismo di rivitalizzazione cittadina. Per fare ciò è necessari un approccio trasversale ai problemi, che possa darne un'idea completa (utilissima a lungo termine).

Ma spieghiamo cos'è un partenariato: è uno strumento per avviare un lavoro di miglioramento su punto critici del sistema, il quale si compone di diversi attori quali un manager, finanziatori statali, privati e naturalmente la cittadinanza. Il meccanismo di funzionamente, per quanto ho potuto estrapolare dal discorso, è molto simile a quello dei comitati di frazione (da poco istituiti anche in Arcore). Il comitato od il manager di zona (a seconda dei casi) funzionano da filtro tra le richieste ed i suggerimenti della cittadinanza e l'amministrazione, vagliando le proposte e le critiche che pervengono loro e riferendole in modo unitario ed ordinato al Sindaco ed agli assessori, cercando dunque di proporre od almeno di far intravedere un piano d'azione per migliorare dati ambiti di particolare interesse (viabilità, cultura, ...). Quello che qui in Italia ancora manca (o che solo sporadicamente emerge), ma che è già presente da alcuni anni nei paesi anglosassoni, è la figura del finanziatore privato che, in cmpartecipazione con il Comune, aiuti il manager od il comitato a svolgere il proprio compito, eventualmente aiutando economicamente l'amministrazione per alcuni progetti (naturalmente con a seguito un ritorno pubblicitario).

In breve questo è quanto riferito nel congresso. Mi scuso con Voi lettori per il ritardo nella pubblicazione, e Vi rimando a presto per nuovi e spero interessanti articoli, Andrea Mandelli

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ARCORE NORD : VINCITRICE PALIO SANT'EUSTORGIO

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-- Il 16 settembre 2007 la squadra del Comitato di Frazione Arcore Nord si è aggiudicata il primo "Palio di Sant'Eustorgio - Palio di Arcore"

Nella foto alcuni componenti della squadra "Arcore Nord" con il Palio ed il Sindaco di Arcore, Avv. Marco Rocchini.

 

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