PGS Ardor Bronte
Polisportive Giovanili Salesiane: L'Isola di Don Bosco
Le informazioni che riguardano l'attività agonistica li trovate su: www.pgsardorbronte.blogspot.com
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La fede in un Dio credibile e affidabileConfronto regionale MGS 2007: “TESTIMONI DI CRISTO, SPERANZA DEL MONDO” Una fede adulta per essere testimoni credibili
Importante Un Vero Miracolo?
Un’esperienza che mi porto dentro, c’è scritto nelle memorie biografiche di Don Bosco, un momento della sua vita che poche volte è ricordato, pochissimi lo conoscono anche tra noi salesiani, quando nella basilica di Maria Ausiliatrice arriva un uomo che sembrava scalmanato preoccupato, incomincia a gridare: dov’è Don Bosco, dov’è Don Bosco? Aveva la figlia molto malata ecco questo era il motivo di questa sua.. I salesiani che erano li nella basilica gli dicono: Don Bosco è nelle sue camere è stanco, aveva fatto tutta una celebrazione molto lunga, Don Bosco era già molto avanti negli anni e quindi i salesiani lo difendevano anche per non farlo stancare troppo perché volevano che restasse con loro sempre, e quindi badavano un pò alla sua salute, cercavano di difenderlo da impegni che non erano necessari, e quello lo ritenevano un impegno non necessario per cui cercavano un pò di calmarlo, una parola, ma questo tale incominciava a diventare ancora più nervoso a gridare di più nella basilica di Maria Ausiliatrice, quando ad un certo punto non c’era più nulla da fare il segretario di Don Bosco che era dentro la basilica va preoccupato da Don Bosco dicendogli : Don Bosco mi dispiace disturbarla ma c’è sto fatto in basilica, c’è uno che proprio, Don Bosco sembra quasi indifferente e gli dice guarda vacci tu, fai così, fai quello che faccio io, gli dai la benedizione di Maria Ausiliatrice, preghi con lui e per lui e andrà tutto bene stai tranquillo. Ed incoraggiato ed entusiasta questo giovane salesiano, giovanissimo appena fatto sacerdote, scende in basilica con tutta l’autorità di Don Bosco e gli dice che Don Bosco aveva sentito della sua situazione e aveva detto di pregare, e allora prega con lui gli da la benedizione di Maria Ausiliatrice ma il miracolo non c’è, non capita niente. Allora questo tale che non voleva andarsene prima di aver ricevuto il miracolo da Don Bosco, comincia di nuovo ad innervosirsi ancora a gridare voglio a Don Bosco, voglio vedere Don Bosco, e tanto che il segretario deve tornare nella cameretta di Don Bosco, che è un pò lontana dalla basilica di Maria Ausiliatrice, Don Bosco sembra adesso pronto per scendere, quasi che aspettasse quel momento, scende col suo segretario va nella basilica di Maria Ausiliatrice, gli da la benedizione di Maria Ausiliatrice, prega per lui, e la figlia guarisce, avviene il miracolo, uno dei più grandi miracoli di Don Bosco che non abbiamo voluto parlare, tutto finisce nel silenzio più assoluto soprattutto i salesiani che erano li erano molto preoccupati. Immaginate il segretario, in silenzio si arriva nella camera di Don Bosco, poi ad un certo punto questo suo segretario con il magone in cuore gli dice: Don Bosco ma cosa è successo? Io ho detto le sue stesse parole, ho dato la ,sua stessa benedizione, ho fatto le sue preghiere e le ho fatte con convinzione e Don Bosco con il sorriso tipico di Don Bosco, perché il sorriso di Don Bosco è una cosa bellissima, gli rivolge quelle parole che quelli che mi conoscono sanno che sono parole che mi piacerebbe sentire per me da Don Bosco, proprio sogno questo che un giorno Don Bosco potesse dire a me queste parole, gli dice così: Ragazzo che sei, se avessi avuto più fede. E basta non dice altro, si chiude li, il silenzio. Ecco a me pare una cosa molto bella, penso che Don Bosco è qui in mezzo a noi e a ciascuno di noi dice: Ragazzo che sei, se avessi avuto più fede!
Sono state riportate alcune delle parole del disorso tenuto da Don Franco Di Natale durante il confronto regionale tenutosi a zafferana etnea 2-4febbraio 2007 e per queste parole noi della PGS Ardor Bronte lo ringraziamo. potete trovare l'intero discorso all'indirizzo: http://www.radioforyou.pcn.net/Archivio/Ispettoria/Confronto/Lafede.mp3 |
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CHI SIAMO
Far vivere nella attività della Pallavolo e Pattinaggio dei momenti di gruppo, di amicizia, di impegno, del stare bene insieme, donando tutto questo al Signore, offrendo tramite la preghiera anche il più umile allenamento.Attraverso l'esperienza del gioco e dello sport l'Associazione PGS ARDOR BRONTE vuol far vivere momenti di educazione, di maturazione e d'impegno in una visione della vita ispirata alla concezione evangelica dell'uomo e della realtà.Nel contesto del suo progetto l'Associazione PGS ARDOR BRONTE si impegna alla promozione del volontariato nel servizio educativo sportivo, riconoscendone la validità nella formazione della persona e come scelta di risposta ai bisogni emergenti nel territorio, curandone la professionalità, lo stile educativo dell'animazione, la spiritualità giovanile come motivazione e la sintonia con il sistema educativo di Don Bosco.
- Presidente
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