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Creato da dibiasefrancesco il 04/03/2008

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« Carlo BorromeoCapire l'Arte del novecento »

Caravaggio Informazioni Biografiche

Post n°2 pubblicato il 04 Marzo 2008 da dibiasefrancesco

Michelangelo Merisi detto il Caravaggio nacque secondo alcune recenti documentazioni a Milano e non a Caravaggio, da Fermo Merisi e Lucia Aratori,nell'ottobre del 1571.
Nel 1584 entrò come apprendista nella bottega di Simone Paterzano che segnò la sua prima formazione artistica in area veneto-lombarda tramite lo studio di artisti come il Savoldo,Moretto Lotto,Campi e Cremona.Trasferitosi a Roma nel 1590 venne a contatto con il pittore Antiveduto Grammatica presso il quale collaboro e dipinse numerose tele devozionali.Le sue condizioni di salute si aggravarono e fu ricoverato all'ospedale della consolazione.Dopo il periodo di malattia,nel Nel 1593 entrò nella bottega romana del Cavalier Giuseppe Cesari d'Arpino,dal quale fu messo a dipingere fiori e frutti.Si trattava di opere dalla qualità artistica elevatatissima."Tanta manifattura gli era fare un quadro buono di fiori,come di figure",affermerà più tardi il Giustiniani in una lettera al cardinale Borromeo.Questo periodo gli procurò subito una certa fama negli ambienti del collezionismo che contavano.Alcune opere di questo periodo sono: Bacco,Ragazzo morso da un ramarro, Il fruttarolo,Giovane che monda un frutto, Bacchino malato,Suonatore di liuto,I bari,La buona ventura,(due versioni),e varie nature morte attribuitegli da Federico Zeri.Si tratta di opere caratterizzate da una eccellente resa naturalistica e che si discosta notevolmente dagli impianti cromatici e compositivi tardo manieristi.Il giovane Caravaggio ritrae le cose al naturale, tenendo conto dei vari significati allegorici che gravitano intorno a tematiche della giovinezza,dell'amore e dell'eros , spesso di matrice moraleggiante con schemi compositivi che in certi casi ricalcano opere di argomento mitologico allegorico e tardo classicistica;ed avvia così il Naturalismo, uno degli orientamenti artistici più importanti e significativi dell'epoca.Con tali opere Caravaggio mostrava un certo interesse per la pittura di cosiddetta di genere e quindi per certi versi "inferiore" ,evitandone la trivialità,ed elevando i connotati morali e descrittivi dell'arte del tardo cinquecento.
In quegli anni Caravaggio era vicino all'ambiente culturale del cardinale Del Monte ,la cui fama di "uomo licenzioso" ha messo in discussione (stando ad alcuni biografi) certe propensioni pederastiche dell'artista,peraltro mai provate direttamente o indirettamente.In pratica si tratta di volute illazioni dovute all'imperizia di tale o tal'altro biografo.Illazioni spesso suggerite anche dalle figure giovanili dai lineamenti androgini ritratte dal  Caravaggio durante il suo primo periodo.
Quasi tutte le opere di questo periodo sono nella maggior parte dei casi degli autoritratti.Tali opere erano destinate prevalentemente ad ecclesiastici e cardinali.Il bacchino malato della galleria Borghese è un 'autoritratto del Caravaggio,il quale dopo aver trascorso un periodo di malattia si ritrae con un colorito pallido ed emaciato.C'è grande attenzione dell'artista per i motivi naturalistici posati sul tavolo,ognuno con una precisa valenza simbolica.I frutti,alcuni sani,altri bacati verrano ripresi con grande passione descrittiva nel Bacco degli Uffizi.Tale capolavoro  fu probabilmente portato a termine per il cardinale Del Monte.Il dipinto è un'insieme di valenze simboliche riconducibili sia ad una matrice profana che sacra.Ad es. la tazza denota "la grazia divina", l'uva ha una valenza cristologica, gli stessi frutti nell'insieme alludono ai cicli stagionali.La stessa scelta del tema mitologico del Bacco(il greco Dionisio, morto e risorto)  allude al mistero della redenzione.Nel Ragazzo morso da un ramarro,invece  prevale un ammonimento a sfondo morale,riguardo le insidie (il morso dell'animale) nascoste tra le delizie e i piaceri della vita.Il vas di vetro, perfettamente dipinto in tutta la sua trasparenza è stato uno dei punti di partenza per attribuire al Caravaggio un gruppo di nature morte oggi ubicate in luoghi differenti.( Si veda a tal proposito il celebre saggio di Federico Zeri raccolto in Diari di lavoro 2 - Einaudi , in precisione nel capitolo :Sull'esecuzione di nature morte nella bottega del Cavalier D'arpino e sulla presenza ivi del giovane Caravaggio)
Per il giovane Caravaggio iniziarono anni burrascosi che lo videro protagonista di alcune processi,sia come testimone sia come imputato.Fatti e vicende che si complicavano con il passare dei giorni e che non gli diedero tregua se non alla morte.
Verso il 1598 Caravaggio poteva vantare di importanti committenti come i Doria e i Giustiniani.Inoltre la sua persona rientrava nelle attenzioni del cardinale Del Monte.L'artista abbandonò le tele di piccole dimensioni a carattere simbolico e moraleggiante e dipinse "Riposo nella fuga in Egitto" definita una interpretazione lombarda delle tematiche sacre , tenendo conto anche di tonalità cromatiche di derivazione veneta.L'anno dopo, tramite il cardinale Del Monte,ottenne la commissione di due grandi tele per la cappella cantarelli in San Luigi dei francesi : Vocazione di S.Matteo e Martirio di S.Matteo(secondo le iscrizioni sul pavimento dela cappella in S.Luigi tale commissione venne portata a termine nel 1590).Si trattava di una commissione tra le più prestigiose del mondo artistico dell'epoca,così,Caravaggio portò a termine i soi capolavori.Grandi opere dalle tonalità scure dove la luce,proveniente da una sorgente posta in alto, genera un taglio netto delle ombre,genera i volumi ed assume una valenza simbolica :la luce è il simbolo della grazia redentrice, l'ombra l'esatto contrario,cioè la tenebra.I personaggi indossano tutti abiti contemporanei e si atteggiano in una sorta di ritualità gestuale che esalta la componente drammatica della scena.Tuttavia i capolavori per la chiesa di s.luigi furono inizialmente rifiutate per la mancanza di decoro e per l'impronta notevolmente "popolare" delle opere.Così l'artista portò a termine altre due versioni.Lo stesso accadde per la Conversione di S.Paolo, sostituita per l'eccessivo affollamento della scena con una seconda versione,in precisione quella della collezione Balbi Odescalchi.La fama conquistata con queste tele di grandi dimensioni,posero il caravaggio tra i maggiori pittori dell'epoca.Altre commissioni per edifici pubblici non tardarono ad arrivare.Nella Vocazione di S. Matteo viene raffigurata "la chiamata" di Matteo(che a quei tempi faceva l'esattore delle tasse) tra gli apostoli.Matteo è in parte immerso nell'ombra ma rivolge con dubbio e stupore l'attenzione verso il Cristo.Mentre il vecchio con gli occhiali e  il giovane anche lui con la testa avidamente chinata sulle monete bene in vista sul tavolo, rappresentano l'inclinazione alla cupidigia terrena,e che non rispondendo all'appello divino,un richiamo che  in questa scena è rappresentato anche dal taglio di luce netta proveniente dalla sommità della stanza.La luce ,infatti, ha nelle opere di Caravaggio una forte valenza simbolica, in quanto rappresenta la grazia divina, che si contrappone lla tenebra, qui rappresentata con ombre cupe dal taglio netto.Il gesto teatrale di Cristo che indica Matteo è una citazione da Michelangelo.
Nel 1600 le opere di Caravaggio si fecero ancora più monumentali e più drammatiche.Di questo periodo sono: Crocifissione di S.Pietro, Conversione di S.Paolo,Deposizione di Cristo (Pinacoteca Vaticana) e La morte della Vergine (Louvre).Tali opere hanno un'impronta decisamente monumentale rispetto alle precedenti, soprattutto la Deposizione, che risulta essere una delle tele più influenti dell'epoca,la più citata e copiata fino all'ottocento,riguardo l'impianto compositivo e l'assetto cromatico e luministico.Tra le ultime opere del periodo romano citiamo La Madonna de palafrenieri e La morte della Vergine.Quest'ultima tela in particolare fece scandalo per la totale (secondo i dettami dell'epoca) mancanza di decoro, in special modo nella rappresentazione della Vergine.L'opera,infatti,sebbene innovativa sotto ogni aspetto, non non rispondeva ai dettami della committenza ecclesiastica dell'epoca.La Madonna,infatti,fu rappresentata come una donna popolana, gonfia,con le gambe parzialmente e quindi scandalosamente scoperte.
Nel 1603 Caravaggio venne incriminato per aver scritto e fatto circolare alcune poesie diffamatorie ai danni del pittore Giovanni Baglione,suo futuro Biografo.Fu arrestato per due giorni.Ci fu un 'interrogatorio al quale seguì il ben noto processo, i cui atti ci sono pervenuti fino ad oggi.Caravaggio definva "valent'uomini" gli artisti che sapevano dipingere "al naturale" .Fece un lungo elenco degli artisti da lui conosciuti disse che Giovanni Baglione non godeva alcuna stima tra i pittori e che l'unico suo amico definito l'angelo custode era Tommaso Salini,altrimenti detto Mao,pittore di nature morte.Caravaggio respinse le accuse dichiarando di non aver composto , nè d'aver mai letto poesie o prose contro il Baglione.
Ribelle di istinto violento nella vita,ma geniale e rivoluzionario nell'arte,Caravaggio aggravò la sua posizione sociale conducendo un'esistenza torbida,con risse continue,processi,condanne,finchè durante una rissa scaturita durante una partita di pallacorda (il tennis di allora) uccise (o almeno fu accusato di tale crimine) un certo Ranuccio Tomassoni da Terni.Il fatto avvenne nella zona di Campo Marzio per una rissa nata da un giudizio errato dato su un fallo.Alla rissa parteciparono anche i suoi amici Onorio Longhi e un cert Antonio da Bologna che rimase pure ucciso.Sicuramente parteciparono anche altri amici del Caravaggio;tutti in precedenza indiziati per la loro indole violenta.Lo stesso Caravggio non uscì indenne dalla rissa ,perchè riportò una grave ferita alla testa.
Questo grave episodio per alcuni fu casuale ed involontario da parte di Caravaggio,ma questi,per aggirare la giustizia decise di fuggire nei dintorni di Roma,nella campagna feudale di Don Marzio Colonna,poi nei pressi di Palestrina,Zagarolo e Palliano.Vi restò nell'inutile attesa di un indulto,tuttavia continuò a dipingere ed inviò a Roma alcune tele tra le quali la Cena in Emmaus.In questo dipinto(la versione ora a Londra),Caravaggio ricorre all'uso dei simboli.Il contenuto principale della scena è il riconoscimento del Cristo risorto dai discepoli, che lo scoprono nel momento in cui benedice il pane istituendo il sacramento dell'eucarestia.Il volto di Cristo si rivela nelle fattezze di un volto androgino,come attestano le immagini paleocristiane del Buon Pastore.Inoltre lo stesso cardinale Federico Borromeo,uno dei più importanti committenti dell'epoca  e che in questo caso fu il committente della tela, raccomandava di dipingere il volto di Cristo con sembianze vicine a quelle di Maria.Questo per fare riferimento ad alcuni scritti del XI secolo, dove la resurrezione di Cristo dal regno dei morti non fu in senso corporeo,ma soltano nell'uomo (nè maschio ,nè femmina). Sul tavolo ci somo nolti riferimenti allegorici:il pane ,naturalmente inteso come corpo di Cristo, e la canestra di frutta che conferisce connotazioni drammatiche alla scena per la sua posizione all'estremità del tavolo,contiene  elementi significanti come  le melagrane  e l'uva, simboli del martirio di Cristo e i pomi che alludono al peccato originale.
L'accanimento della giustizia nei suoi confronti fu anche incrementato dai vasti contrasti suscitati nell'ambiente artistico per la sua pittura rivoluzionaria ed anche dai numerosi precedenti che lo avevano visto coinvolto in risse e aggressioni talvolta anche per futili motivi come un pitto di carciofi menato in faccia ad un garzone d'osteria .Fu incarcerato due volte per porto d'armi abusivo e insulti agli "sbirri".E qualche mesi prima fu denunciato per aver aggredito un notaio,tale Mariano Pasqualone.Perciò con tutto questo ambiguo retroterra,l'attesa per un indulto si rivelò decisamente inutile.Secondo alcune fonti storiche, l'artista fu processato in contumacia per l'omicidio e ritenuto colpevole e quindi condannato a morte.Così Caravaggio continuò la sua disperata fuga continuamente braccato dalla giustizia.
Fuggì subito a Napoli dove dipinse alcune tele che manifestano apertamente il clima spagnolesco e orientale della capitale mediterranea.I soggiorni a Napoli furono due ,il primo nel 1606-1607 ,il secondo fu quello di ritorno dalla sicilia.Risalgono al primo soggiorno le tele:Opere di misericordia, la Madonna del Rosario, la Flagellazione di Cristo .Forse al secondo soggiorno,relativo alla ritorno (un viaggio che s'interromperà con la morte dell'artista) risalgono la Flagellazione di S.Domenico e la Resurrezione a Sant'Anna di Lombardi.In Davide con la testa di Golia , una delle ultime opere dipinte a Napoli e spedite al cardinale Svipione Borghese,Caravaggio forse in segno di presagio e per una forma acuta di autolesionismo ritrae la sua testa tagliata in mano al giovane David.
Successivamente Caravaggio, forse su consiglio dei Colonna raggiunse l'isola di Malta (luglio 1607).Dopo un'anno di soggiorno,a La Valletta il pittore fu ammesso nell'Ordine dei Cavalieri di Malta per i meriti riguardo la sua attività artistica nell'isola.Tra le opere del periodo il Ritratto al gran maestro dell'ordine (Louvre),La decollazione del Battista, San Girolamo.
Ma il mandato di cattura arrivò anche a Malta e Caravaggio venne "scoperto" anche come omicida,così fu costretto a fuggire ancora una volta,questa volta in sicilia.Le opere di questo ultimo periodo (Il seppellimento di S.Lucia-1608,La resurrezione di Lazzaro-1609,L'adorazione dei pastori-1609) hanno caratteristiche che si discostano dalle precedenti,più cupi nelle tonalità cromatiche e per certi versi più estremi in tutte le componenti compositive della scena.I personaggi si stagliano su uno sfondo rarefatto che consiste in un grande muro la cui parte vuota occupa più della metà della scena.Le tonalità è tendente verso il monocromo.In tutti gli ultimi dipinti il Caravaggio partecipa in forma esistenziale conferendo un 'impronta notevolmente drammatica alla composizione,sicuramente con l'incubo persistente dell'esecuzione esecuzione capitale che gravava sulla sua persona. La sua fuga continuerà tra Siracusa,Messina,Palermo e quindi di nuovo a Napoli,dove subì un ' aggressione da uomini armati nei pressi di un'osteria.Venne gravemente ferito al volto.Secondo alcune fonti Caravaggio  fu tratto in arresto da guardia spagnole che tuttavia gli riservarono un trattamento di riguardo consentendogli di dipingere ,probabilmente per impossessarsi delle sue ricercatissime opere.Infatti,il vicerè J.Alonso Pimentel y Herrera, partì in Spagna con due opere del Caravaggio.Altre due opere furono "esportate" da altri ufficiali spagnoli e un 'altra ancora confiscata dopo la morte dell'artista.
Nel 1610 ottenne finalmente la grazia dal papa,tramite l'intercessione del cardinale Gonzaga,ma le sue condizioni di salute, forse anche per la violenta aggressione subita,peggiorarono notevolmente,così , sulla via del ritorno,presso Porto Ercole Caravaggio morì,secondo la critica,per un attacco di malaria.

 
 
 
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