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LUCA MANNI: I PRIMI SCRITTI


A 8 anniBOH!Così nascono gli gnomi: da un fungo, nel cuore di un bosco, quando la luna splende tonda come un pallone nel cielo.Nascono con il loro vestitino di panno rosso e il berretto a punta, con tanto di barba bianca e naso a becco.Così accade da sempre. Ma in una notte di luna piena, nel cuore di un bosco, da un fungo porcino, nacque, chissà mai perché, una gnoma. Una cosa mai accaduta prima. Vestiva anche lei di rosso, con un berretto a punta, ma non aveva la barba bianca né il naso a becco. Il suo naso era invece un po' a patatina, le guance erano lisce e la bocca a cuore. Insomma, una gnoma molto graziosa, questo avrebbe detto chiunque. Questa gnoma era chiamata affettuosamente Boh da tutti i suoi parenti ed amici. Boh aveva un idolo: non un idolo qualunque, ma qualcosa di immenso, grande centinaia di volte la terra, era il sole. Sebbene Boh fosse ancora una bambina, pensava già a fare l'astronauta, per andare a trovare il sole suo grande idolo. Ma la gnoma non dovette aspettare molto per incontrare il sole, poiché scese sulla terra di sua volontà. Tutti quanti gli gnomi scapparono terrorizzati, solo Boh rimase lì abbagliata dalla luce. Dopo essersi guardati e guardati a lungo il sole disse: - " Vieni figlia mia, vieni da tua madre la luna e le tue sorelle stelle" - All'improvviso ci fu un piccolo lampo di luce e... meraviglia: Boh era diventata una stella. Gli gnomi che si erano nascosti dietro gli alberi ad osservare la scena piansero grosse lacrime. Quella notte una stella brillava più intensamente delle altre; Boh era la prima gnoma-stella di tutta la foresta.A 10 anniFilastroccaGIROTONDO MONDIALEC'era un piccolo vagabondoche girava per il mondoquesto mondo è tutto tondoe balliamo un girotondo.Lo giriam coi giapponesie poi anche coi cinesitutti quanti gli italianie poi anche gli africanicon migliaia di australiani.C'è poi anche il Canadàche più chiede caritàtutta quanta l'Inghilterrache completa alfin la terra.PASSEGGIANDO PER L'AUTUNNO...Giallo, rosso, verde e l'azzurro del cielo si presentano in un quadro che nessun pittore riesce ad eguagliare.Cadono come uccelli feriti le foglie multicolore andando a posarsi sul tappeto dorato. Qua e là ciuffi d'erba spuntano tra il fogliame.Un freddo odore d'autunno si spande per il viale infuocato. Un'immensa distesa smeraldina con alberi che spuntano ovunque è circondata da siepi cangianti. In lontananza campi agricoli attorniano la cupola di S. Luca, che domina su tutta la città. Alzo lo sguardo e osservo gli abeti: mi gira la testa, le loro cime sono tanto alte che per guardarle mi duole il collo.Le forti braccia d'autunno e gli alberi rossastri si stagliano maestosi verso il terso infinito... L'autunno regna...