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AVERE GLI ALTRI DENTRO DI SE'


Ringrazio Laura per avermi segnalato laCanzone dell'appartenenzadi Gaber - LuporiniL'appartenenzanon è lo sforzo di un civile stare insiemenon è il conforto di un normale voler benel'appartenenza è avere gli altri dentro di sé.L'appartenenzanon è un insieme casuale di personenon è il consenso a un'apparente aggregazionel'appartenenza è avere gli altri dentro di sé.Uominiuomini del mio passatoche avete la misura del doveree il senso collettivo dell'amoreio non pretendo di sembrarvi amicomi piace immaginarela forza di un culto così anticoe questa strada non sarebbe disperatase in ogni uomo ci fosse un po' della mia vitama piano piano il mio destinoé andare sempre più verso me stessoe non trovar nessuno.L'appartenenzanon è lo sforzo di un civile stare insiemenon è il conforto di un normale voler benel'appartenenzaè avere gli altri dentro di sé.L'appartenenzaè assai di più della salvezza personaleè la speranza di ogni uomo che sta malee non gli basta esser civile.E' quel vigore che si sente se fai parte di qualcosache in sé travolge ogni egoismo personalecon quell'aria più vitale che è davvero contagiosa.Uominiuomini del mio presentenon mi consola l'abitudinea questa mia forzata solitudineio non pretendo il mondo interovorrei soltanto un luogo un posto più sincerodove magari un giorno molto prestoio finalmente possa dire questo è il mio postodove rinasca non so come e quandoil senso di uno sforzo collettivo per ritrovare il mondo.L'appartenenzanon è un insieme casuale di personenon è il consenso a un'apparente aggregazionel'appartenenzaè avere gli altri dentro di sé.L'appartenenzaè un'esigenza che si avverte a poco a pocosi fa più forte alla presenza di un nemico, di un obiettivo o di uno scopoè quella forza che prepara al grande salto decisivoche ferma i fiumi, sposta i monti con lo slancio di quei magici momentiin cui ti senti ancora vivo.Sarei certo di cambiare la mia vita se potessi cominciare a dire noi.