Creato da fedelecarlo il 27/11/2007

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Ddoie stelle 'e Napule

festival di Napoli

Siamo nel 1955. Terza si classificava 'E llampare (A. Gargiulo e G. Spagnolo) interpretata da Tullio Pane e Gino Latilla
Al secondo posto Ddoje stelle so' cadute ancora cantata da Sergio Bruni in coppia con Achille Togliani
Vince la canzone 'E stelle 'e Napule (Michele Galdieri e Giuseppe Bonavolontà) da  Gino Latilla e Carla Boni (che cantarono in coppia) e da Maria Paris.

Gino Latilla, figlio del cantante degli anni trenta Mario Latilla, segue le orme del padre cantando sin da bambino. Nel 1948 debutta al Manzoni di Bologna e negli anni seguenti il suo impegno artistico si estende con successo all' Europa, nel 1952 si reca in America ottenendo entusiastica accoglienza fra gli italiani emigrati.
Torna in Italia e nel 1958 si sposa con la cantante Carla Boni da cui successivamente, in tempi recenti, si separerà.
Numerosi i suoi successi, riscossi nelle varie edizioni del Festival di Sanremo, da Vecchio scarpone (1953, con Giorgio Consolini) al doppio trionfo del 1954 con Tutte le mamme (insieme a Consolini) ed ...E la barca tornò sola (con Franco Ricci), rispettivamente prima e terza classificata.
Colse l'ultimo trionfo, in coppia con la moglie, al Festival della canzone napoletana del 1961, con Tu sì comm'a 'na palummella, bissando il successo ottenuto nel '55 appunto.
Negli anni Settanta abbandona temporaneamente l'attività, diventando funzionario e poi dirigente della Rai a Firenze. Torna a cantare negli anni Ottanta formando il gruppo Quelli di Sanremo con Nilla Pizzi, Giorgio Consolini e Carla Boni.
Il suo nome compare sulla lista degli iscritti alla loggia massonica P2.

Maria Paris (Napoli, 6 agosto 1932). Ha partecipato a 12 Festival di Napoli salendo cinque volte sul podio con due vittorie, due secondi e un terzo posto.
Tra i suoi grandi successi, si ricordano le interpretazioni di: Canzona appassiunata, Che t'aggia dì, Tuppe-tuppe, marescià!, Cavalluccio e mare,  Core bersagliere, L'addio, È Frennesia, Mandulinata a Napule, A cartella e rendita, Passione, Tammurriata d'autunno, Nu poco e sentimento, Tarantella internazionale, Ciento catene, Totonno o piscatore, A bonanema e l'ammore, Freva 'e gelusia, 'A cartulina e Napule, Munasterio e Santa Chiara ed O  cunto e Mariarosa.
Maria Paris lavora anche al cinema e in tv. Tra i ruoli di maggior rilievo: Te sto aspettanno e Tuppe-tuppe, marescià!.

La cantante Carla Boni, al secolo Carla Gaiano, dopo svariati concorsi nel 1951 entra stabilmente nell'organico dei cantanti della nel RAI. Vince il Festival di Sanremo nel 1953 con Viale d'autunno in coppia con Flo Sandon's ottenendo così un'enorme popolarità. Nel 1955 vince appunto il Festival di Napoli con E stelle 'e Napule in coppia con il futuro marito Gino Latilla. Nel 1956 porta al successo la celebre Mambo italiano mentre l'anno successivo ottiene un altro exploit al Festival di Sanremo con Casetta in Canadà . In totale la cantante collezionerà 5 presenze al Festival di Sanremo (dal 1953 al 1961) ed altrettante al Festival di Napoli (dal 1952 al 1962), oltre a partecipazioni ad altre rassegne musicali del periodo es.Canzonissima, Un disco per l'estate 1964 ecc.

Musicista, paroliere e compositore, Giuseppe Bonavolontà, fu uno dei più famosi compositori e parolieri che l’Italia abbia mai avuto. Fu, infatti, tra i protagonisti della creazione e dell’ascesa di una musica leggera squisitamente italiana, scevra da i canoni d’oltremanica e d’oltre oceano.
Bonavolontà nacque a Marigliano il 3 febbraio 1886 e frequentò il conservatorio "San Pietro a Majella" di Napoli, ove conseguì il diploma. Il suo talento lo portò lontano dalla natia Marigliano: dopo il diploma, infatti, Giuseppe Bonavolontà divenne professore di corno presso l’accademia "Santa Cecilia" di Roma.Egli ebbe quattro figli, tre dei quali hanno lavorato nell’ambito della musica: il più celebre è senza dubbio Mario, il quale ha condotto col nome d’arte Mario Riva il celeberrimo "Musichiere".

Michele Galdieri, figlio del poeta Rocco, paroliere, autore di gran fama, autentico signore dello spettacolo per un quarantennio (dal 1925 al 1965) scrisse un gran numero di riviste e spettacoli a partire da: L'Italia senza sole, del 1925, quando aveva appena 23 anni. Ha scritto per i fratelli Eduardo, Titina e Peppino De Filippo, Totò e Anna Magnani, Odoardo Spadaro e Lucy D'Albert, Wanda Osiris e Carlo Dapporto, Renato Rascel e Nino Taranto, Aldo Fabrizi e Paola Borboni.
Il suo contributo al cinema è minimo rispetto a quello teatrale: fra soggetti e sceneggiature collabora a soli nove film, fra i quali Totò a colori (1952) di Steno, praticamente una trasposizione sul grande schermo dei più noti sketch teatrali del principe De Curtis, come la celebre scena nel vagone letto fra il maestro di musica Antonio Scannagatti/Totò e l’onorevole Cosimo Trombetta/M. Castellani.
È l'autore dei testi di molte canzoni, fra cui la celeberrima canzone "Munasterio 'e Santa Chiara", lanciata da Giacomo Rondinella negli anni quaranta, e di Portami tante rose, su musica di Cesare Andrea Bixio, interpretata da moltissimi artisti.

Vince "'E stelle 'e Napule"


Io avrei fatto vincere "Doje stelle so cadute"


A questa edizione partecipa ANTONIO VISCIONE, in arte VIAN (musicista autodidatta) che  salvo rare eccezioni, fu sempre presente con belle canzoni e buoni piazzamenti. 'O ritratto 'e Nanninella, cantata da Sergio Bruni  in coppia con Gino Latilla ebbe un notevole successo e si classificò per un pelo dopo i primi tre posti. 
Di questo grande Maestro, la celeberrima LUNA ROSSA, versi di Vincenzo de Crescenzo.
Grande successo di pubblico ottenne 'A bonanema 'e ll'ammore (Jovino e M. Festa) interpretata dal grande Nino Taranto e da Gino Latilla (ancora...) che in quell'anno portò sul palco ben sei canzoni, ben quattro in finale. Anche Achille Togliani ne interpretò sei portandone però due in finale.

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Commenti al Post:
nonsolonero
nonsolonero il 16/01/09 alle 17:28 via WEB
Achille Togliani, Vian, Nino Taranto, Maria Paris, autori, cantanti, interpreti e poi anche attori che, credo, hanno raggiunto livelli artistici veramente eccelsi per quello che ci hanno lasciato, per quello che hanno contribuito a dare ai vari spettacoli che tu hai elencato, non solo al Festival di Napoli. Belle le canzoni che vengono da te elencate in questo post come quelle cantate da Maria Paris e mi riferisco soprattutto a "Tuppe-tuppe marescia'", "Passione" e "Che t'aggia di'". Una notizia come solo da te si possono attingere è quella di Latilla nella lista degli iscritti alla Loggia P2. Veramente incredibile! Ma la vera chicca è quella di Mario Riva del quale mai avrei immaginato che quello fosse il suo nome d'arte e le sue origini campane. Grande questo blog e grande il suo autore. Ciao Carle'. Claudio.
 
 
fedelecarlo
fedelecarlo il 21/01/09 alle 15:23 via WEB
no, Claudio, grande la nostra canzone e la nostra storia che ci permette di parlarne da secoli... ^__^ Abbracci
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 16/01/09 alle 17:43 via WEB
credo sia più orecchiabile e quindi più popolare" 'E stelle 'e Napule"... melodica, nostalgica e più romantica..."Doje stelle so cadute". entrambe belle, non le conoscevo!...sai carlo?...quell'anno comunque...sicuramente ho vinto io! :-) un abbraccio da...camille
 
 
fedelecarlo
fedelecarlo il 21/01/09 alle 15:24 via WEB
certamente, una stella doveva trionfare per forza...credo sia proprio la tua ^__^
 
sisifo81
sisifo81 il 17/01/09 alle 00:51 via WEB
Che cultura Carlo.Grande.Un saluto cumpà.
 
 
fedelecarlo
fedelecarlo il 21/01/09 alle 15:24 via WEB
che cultura Napoli, amico e compagno mio ^__^
 
megliounsorriso
megliounsorriso il 18/01/09 alle 13:05 via WEB
tu mi tendi trappole d'emozione e tranelli ai quali non so sfuggire,ed io non sfuggo e quando non ci sono, ci sono comunque, e quando ci sono non sono che qui, perchè non ci si libera dalle trappole attese nè dai tranelli nei quali ci è dolce cadere. bonne dimanche mon gran ami!
 
 
fedelecarlo
fedelecarlo il 21/01/09 alle 15:25 via WEB
e come è bello farti cader in un vortice di sensazioni meravigliose... ^__^
 
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