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« IN ITALIA MEGLIO NON FAR................ »

IN ITALIA MEGLIO NON ANDARE ALL'OSPEDALE..

Post n°89 pubblicato il 23 Ottobre 2008 da Asthakhan

.............cominciai a osservare, ascoltare a scrutare le anime degli altri dipendenti
Dentro di me pensavo:"se gli altri sapessero farebbero certamente qualcosa""devo investigare, poi riferirò tutto al direttore
o alla polizia e fermerò questo scempio"
Purtoppo la mia ingenuità fanciulesca giorno dopo giorno fù costretta a scontrarsi con la dura realtà dei fatti.
Ma andiamo con ordine...
Le cucine dove lavoravo da solo erano situate sotto il piano terra, e si affaciavano su di una corte interna, sopra vi era l'ingresso
del centro, tutti dovevano passare lì, visitatori,pazienti e amici dei lavoratori.
Senza troppa fatica potevo tenere d'occhio il via vai di gente e ascoltare le conversazioni delle persone che si fermavano li davanti.
Frequenti erano le visite di carabinieri amici di qualche dipendente e casualmente era propio con le anime più sporche che erano soliti conversare.
Cosa si dicevano? Tutti sappiamo che ogni mafioso che si rispetti ha un suo modo mascherato di dire le cose o di chiedere un favore.
Le intercettazioni telefoniche per i processi di corruzione insegnano.
Secondo voi ho slanciato troppo la fantasia ha sospettare di queste frasi innocenti?
Un dipendente sospetto:"domani devo tornare al sud, sai è tanto che non rivedo amici e famiglia, purtoppo ho degli affari da sbrigare e devo
ritornare al lavoro il giorno dopo, spero di non incotrare PROBBLEMI nel ritorno,mi dispiacerebbe fare tardi al lavoro"
Un suo amico carabiniere:"stai tranquillo, ho degli amici al lavoro che mi hanno detto che domani la strada da napoli a firenze sarà tranquilla"
Già...il traffico è veramente uno dei probblemi che flagella la nostra amata penisola...
Perchè il dipendente si preoccupava tanto del ritorno e non dell'andata?
Ebbi la conferma poco dopo che in realtà stava andando a napoli a ritirare un carico di cocaina.
Cocaina che guardacaso era in uso da molti lavoratori, certo non si può certo biasimare un povero infermiere o dottore che
deve passare la notte al lavoro e per rimanere più sveglio e attivo si fà qualche riga...
Se perlomeno fosse servito a farlo lavorare meglio..purtroppo l'indifferenza che spesso arrivava a trasformarsi in crudeltà di dottori e
infermieri nei confronti della maggioranza dei pazienti
riamneva uno degli aspetti più sconvolgenti del centro.
A sentir parlare loro sembrava quasi che i malati fossero un flagello che la sorte gli aveva voluto regalare.
Non era possibile che tutte le notti passate tra una striscia e una partita a poker con gli amici questi stronzi scegliessero sempre
il momento meno opportuno per chiedere di andare in bagno....
Frasi tipo: "Te l'avevo detto che dovevamo dargli delle medicine più forti...almeno questi stronzi dormono invece che romperci i coglioni...
All'inizio quando ancora non avevo capito la portata di droga che passava per il centro mi domandavo come era possibile che un infermiere con uno
stipendio da fame potesse permettersi di pippare con quella frequenza.
Anche notare che il tuttofare dell'istituto con uno stipendio da operaio potesse permetteresi un fuori strada di lusso avrebbe dovuto farmi pensare.
Posso capire il direttore che al limite guadagna bene...ecco a proposito del direttore
Se l'anima dei dipendenti poteva portare malvagità o al limite indifferenza quella del direttore era senza dubbio la più
oscura.
Dottor Morano, a guardarlo con attensione si percepiva come si sentisse orgoglioso di essere a capo di quella piccola succursale mafiosa.
Tutti i dipendenti gli leccavono il culo, con complimenti, regali e putacaso parte della magica polverina finiva sempre sulla
sua scrivania...si vedeva chiaramente a guardarlo in faccia che non riusciva propio a farne a meno.
Nell amministrare quella azienda esemplare il suo principale interesse non era la salute dei degenti ma la discrezione e la tranquilità.
Certo non era facile far andare d'accordo tutti, specialmente molti fanno uso di coca, ma era assolutamente essenziale
dare una parvenza di professionalità all'ambiente, e non si può certo biasimare un povero direttore che "sommerso" di lavoro
si doppa... l'immagine è tutto al giorno d'oggi no?
Era triste notare come l'atteggiamento dei dipendenti mutasse da indiferente e scortese a premuroso e gentile nell'orario
delle visite. Quello era l'unico momento in cui tutti facevano il loro dovere.
Fuori dall'orario delle visite al contrario accadeva spesso sentire un infermiere lamentarsi:
"no, vuole di nuovo andare in bagno(parlando di un povero paziente che da solo non riesce neanche ad alzarsi dal letto"
...oggi è già la seconda volta..ma quanto caca questo stronzo...da domani solo patate lesse...preferisco che gli prenda un blocco intestinale piuttosto che
sentire ancora quel puzzo di merda....
E' stato veramente sconvolgente notare un mestire così nobile che necessità umanità gentilezza e professionalità nelle mani
della feccia della socità.
Ma se è stato duro accettare tutto questo ancora più difficile se non impossibile è stato per la mia anima dimenticare
il trattamento che veniva riservato ai nemici di cosa nostra.
E infatti per quanto abbia provato fuggire con la mente certi ricordi mi perseguiterranno per il resto della mia vita.
L'anima dell'uomo può veramente toccare il fondo.
Non a caso venni a saper che un infermeire napoletano che lavorava lì, un certo giuseppe, una personaggio grasso e rivoltante
causa la sua volgarità e ignoranza, nel corso di un operazione umanitaria in kossovo era stato accusato di abuso sessuale
nei confonti di una bambina"
Nacque un po' di malumore nel centro ma ovviamente non fù neanche licenziato.
Non solo alcuni dei suoi amici più cari, compreso il direttore, mostrarono solidarietà.
La mafia è una grande famiglia e farne parte ha dei vantaggi....
Vi rendete conto difeso invece che condannato, protetto invece che isolato.
E' stato incredibile notare la crudeltà con cui i probblemi viventi della mafia venivano trattati.
Forse non mi crederete ma per quanto consapevolmente sia stato testimone di tutto questo la mia mente all'epoca ancora
ingenua e innocente non voleva credere, accettare.
Come era possibile che le persone con cui ridevo e scherzavo che consideravo amici, i miei primi amici di lavoro, erano
in realtà parte del sitema.
Certo si potrebbe fare una distinsione tra i veri mafiosi e i lavoratori che nel migliore dei casi mostravano indifferenza.
Ma in questo caso si puo far finta di non gurdare senza essere in parte complici?
Certo il loro silenzio in un modo o nell'altro portava dei benefici..
Una sola parola di troppo invece come insegna il mio caso può costare molto cara...
Se l'avessi saputo all'epoca invece che qualche discorso genrico del cazzo tipo: "alla croce rossa è uno schifo"
o "non avete idea di quanta coca girava" avrei tenuto tutto per me, avrei scritto un libro di nascosto e poi
l'avrei portato ai carabinieri e all'antimafia(ps: prima l'avrei messo su internet per sicurezza)
Essere in rapporti con questa gente(mafiosi, camorrisiti o in qualque altro modo vogliamo chiamarli) di qualunque tipo essi
siano significa accetare tutto questo, permettere che avvengano queste cose.
L'indifferenza è complicità.
E vista la situazione non possiamo certo sperare che la giustizia italiana possa risolvere con imparzialità tutto questo.
LO STATO NON PUO' PROCESSARE SE STESSO!
Ma purtoppo non si può tornare indietro nel tempo.
All'epoca mi preoccupavo anche di proteggere il mio io bambino, dovevo ancora conoscere l'amore e avevo tante passioni
da coltivare.
Le poche volte che timidamente provavo a dire la mia o ad uscire dagli schemi qualcuno mi consiglava sempre:
"stai attento guido""ti conviene tenertelo buono lui, non è un semplice dipendente""pensa a fare il tuo dovere"o cosa del genere
Purtroppo la mente di un mafioso non fuziona come la mente delle persone normali...
Esistono delle leggi indiscutibili all'interno di questa spietata organizzazione:
"SE SEI UN PROBBLEMA TI ELIMINIAMO" IL MODO?
Bé quello dipende dall'urgenza o dalle opportunità"
"POSSIBILMENTE NELLA MANIERA PIU' VELOCE E SILENZIOSA POSSIBILE"
Il mio caso infatti è uno dei più atipici che la storia ricordi...
Probabilmente anni fà con la schiena hanno voluto solo darmi un avvertimento un po' come la bomba
dello stalliere di berlusconi..dite che sono permaloso e dovevo prenderlo come un gesto amichevole?
VAFFANCULO!
La mia fama e la confusione che ho generato a giro per l'europa da un lato mi tutelano da un altro mi condannano
Probabilmente non avrò mai una morte veloce e indolore e difficilmente potranno servirsi ancora di veleni che procurano morte
immediata senza destare troppi sospetti sul mio decesso.
Almeno in teoria sono giovane, sportivo e in salute...
Ma certamente possono continuare a logarmi corpo e mente.
E continuare a farmi sognare che farò la fine di quei poveretti che ancora nei sogni con gli occhi mi chiedono pietà, aiuto

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Commenti al Post:
shanat
shanat il 23/10/08 alle 14:27 via WEB
..... senza parole...
 
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Un blog di: Asthakhan
Data di creazione: 26/03/2008
 

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