Blog dell'Atletico

ATLETICO COSI' NON VA!

Un osceno Atletico rischia di perdere da una squadretta e si salva solo grazie ad una gran rimonta finale. Così non ci siamo, dopo alcune belle partite ieri s’è fatto passi indietro. Coi Gaggi serve un’altra squadra con una diversa mentalità.

Atletico OB 9

Dreams 9

ATLETICO OB: Fede, Simo, Stefanino, Bigo, Nicco, Bargio, Dabbe. All. Ing. Dani

Dreams: Banda di Pischelli con capitano idiota

RETI: 4 Nicco, 2 Bargio, 1 Dabbe, 1 Simo, 1 Stefanino.

ARBITRO: Puttaniere

PELLE’S STADIUM- Per rivedere un Atletico così brutto ed osceno dobbiamo andare molto indietro con il tempo e forse non troveremo mai nella nostra storia una partita così confusionaria, ricca di errori e di strafalcioni giocata dagli OB. Gli arancioblu dopo alcune buone prestazioni sono venuti a mancare proprio nella gara che doveva lanciare la scalata alla classifica. Si giocava contro una squadra ben più che abbordabile, che non sapeva stare in campo e non aveva neppure il portiere, se mettevano un palo della luce avevano la porta più coperta. Ed ecco che dopo un bell’avvio gli OB sfoderano una prestazione imbarazzante, meritando ampiamente di perdere se non fossero stati salvati dal loro carattere. Sotto di 4 gol a 7-8 minuti dalla fine, i nostri hanno avuto l’unico merito di non arrendersi mai e di lottare sino all’ultimo secondo. Ma non si può giocare così. Dietro facciamo delle cazzate incredibili, regalando palla agli avversari, dimenticandoci di marcare l’uomo su palla inattiva, non entrando convinti sulla sfera. Davanti invece siamo troppo spreconi, ieri si sono contate almeno 20 pallegol sprecate a porta vuota. Meglio non parlare della prestazione dei singoli. Veniamo alla cronaca. La partita inizia in ritardo, i Dreams sbagliano orario, l’arbitro deve andare a puttane e offre la vittoria a tavolino agli OB che però non accettano volendosela guadagnare sul campo. Ed i primi 5 minuti fanno ben sperare. I dreams sono una squadretta, magari hanno alcune buone individualità ma tatticamente sono 0, lasciano praterie in difesa, in porta hanno un omino di marzapane che non vede neanche la palla. L’Atletico va avanti 3-0 con reti di Dabbe, Nicco e Bargio. Poi il black out. La conifera sempreverde Simo non stacca le radici da terra e si andare via in velocità da un ciccione di un quintale e mezzo, il Bigo sembra una mosca alla finestra e sbatte continuamente contro sè stesso, pali, difensori, gli altri a turno fanno una gran cazzata che lancia la rimonta dei Dreams. Al 15’ il risultato è 3-5, gli avversari hanno segnato reti approfittando di regali clamorosi dei nostri. Al riposo si va sul 4-6, con Nicco che accorcia le distanze su assist del Bigo. L’inizio ripresa è ancora più traumatico del finale di primo tempo. Gli OB a un certo punto sono sotto 5-9. L’Atletico comanda il gioco ma sbaglia gol incredibili, colpisce pali, calcia addosso al cartellone pubblicitario dellla Michelin usato dai Dreams come portiere. Dietro invece siamo molli, si va tutti avanti organizzati come l’armata Brancaleone e si lascia spazi immensi ai rivali. Fede fa quello che può ma gli arrivano sempre a due passi. Poi a 7 dal termine inizia la rimonta. Il capitano sigla due gol di rapina, il Bargio ne fa uno e al 24’ Simo, che nella ripresa ha tolto le radici, scaraventa in fondo al sacco una punizione dalla distanza. All’ultimo minuto gli OB sfiorano anche la vittoria, ma sarebbe stato un risultato immeritato per come abbiamo giocato. Serve più rabbia dietro, più concentrazione, bisogna rimanere calmi se si va sotto nel punteggio, stare corti ed aiutarci a vicenda. Mercoledì ci sono i Gaggi, vietato giocare così.

TALPONE

Platano Simo: della famiglia delle conifere sempreverdi ha radici profonde nel terreno che ne limitano gli spostamenti. Ha rami e protuberanze robuste ed una corteccia ferrea, ha fatto una comparsa nel “Signore degli Anelli” come albero parlante. A Natale è usato nelle famiglie della Luna al posto del tradizionale abete, addobbandolo con le palle natalizie. Spettacolare il suo tentativo di autogol di testa finito all’incrocio dei pali, primo tempo voto 1,5.

Bigo: punge come l’ape Maia e graffia come un felino della famiglia Leone di Lernia, si fa notare per non essere riuscito a segnare un gol all’omino di marzapane. Bigo ripigliati!