Aussie Life
Bagatelle dall'altra parte del globo, cronache di vita australiana
Il mio interesse è nel FUTURO, perché è lì che andrò a trascorre il resto della mia VITA
Charles Kettering
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Ebbene, era tornado il momento di dare un po’ di spessore a quest’avventura. Cosi’, nell’improvvisazione piu’ totale con un po’ di amici si e’ organizzata una serata alla Sydney Opera House (altresi’ nota ai lettori del blog come il presunto monumento alla capasanta). La ghiotta occasione era la rappresentazione della Boheme, anche se piu’ che la Boheme in se mi esaltava il fatto di vedere un Opera, e di vederla all’Opera House. Siam partiti con l’idea di sederci per 99 dollari settore C.. alias posti-sfigati-ma-neanche-poi-tanto. Al botteghino amara sorpresa, son rimasti solo il settore A (250 dollari) oppure il settore Y (per 40). Naturalmente siamo andati per l’Y, anche se sembrava la piccionaia a vedere la cartina. Invece, tralasciando il fatto che ci siam persi solo qualche metro di palco alla sinistra, non erano poi tanto male
Il mio background teatrale e’ vasto quanto la fedelta’ di una donna dell’est, ossia scarsa se non nulla. Negli ultimi anni, grazie alla tessera studente mi ero divertito solo a qualche rappresentazione ma mai all’Opera. Il fatto e’ che continuavo ad immaginare pompose scene con attori che boccheggiando come pesci, ma cantano spaziano dai toni del fringuello delle Alpi al clacson di un autotreno. Anyway, mi e’ piaciuto una cifra. La rappresentazione non era in abiti ottocenteschi, ma bensi’ una versione un po’ grunge, un po’ indie... o forse solo una Bohemien Boheme. Marcello e Rodolfo erano artisti squattrinati con un giubbotto in pelle alla Fonzie, mentre Mimi’ era una cagionevole piccola fiammiferaia con tratti orientali. Le ambientazioni sembravano piu’ il mercato cinese piuttosto che il 1800 parigino
L’Opera e’ un’esperienza da riprovare. Credo richieda piu’ attenzione di una semplice rappresentazione, e per l’attenzione che si presta la musica diventa realmente l’amplificatore e la trasposizione sonora delle emozioni dei personaggi. L’ambientazione poi ha messo la curiosita’ di andarci con una ragazza perche’ credo che immedesimarsi sia molto piu’ facile e spontaneo che un film o una rappresentazione. Anche la piccionaia ha avuto il suo fascino, ho sempre guardato dalla platea, ma dall’alto scrutare anche la sala, si vedono piu’ particolari e forse una prospettiva diversa in generale. E mi piaceva un sacco sentirsi addosso il buio e contemporanemante essere appena sfiorati dalle luci che illuminano il palco. E poi e’ una bella sensazione nell’Opera House, nell’intervallo bevendo un bicchiere di vino rosso nel foyer guardano tra i vetri la pioggia (a momenti sbarcava anche Noe’, ieri!). Una bel lunedi’ sera, una bella Opera
La Boheme
Sydney Opera House, Sydney.
Fino al 20 Marzo (prezzi a partire da AUD 40.-)
(ho sempre sognato di scrivere questo alla fine di una recensione!)
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