Autoscatto

Murshidat


Ovvero: “donne che guidano la preghiera”. Duecento predicatrici sparpagliate nei villaggi marocchini per diffondere una forma moderata di Islam e scardinare le ideologie jihadiste dalle carceri, dai villaggi, dalle aree più disagiate, dove la povertà è il cattivo humus del fondamentalismo. Al di là della Khubta (la predica del venerdì in moschea), una Murshidat ha piena facoltà di dialogo religioso. E non solo. Suo compito è aiutare le altre donne a creare un nuovo dialogo familiare. Per allontanare l’ombra del fondamentalismo, ma anche per affrontare temi sensibili come l’Aids e l’alcolismo, recenti (e nascoste) piaghe della società marocchina.