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BOBBY di Emilio Estevez
Cast: Anthony Hopkins, Helen Hunt, Nick Cannon, Emilio Estevez, Colin Ferguson, Demi Moore, Freddy Rodriguez, Sharon Stone, Elijah Wood, Michael Bowen, Laurence Fishburne, Ashton Kutcher, Heather Graham, Jacob Vargas, Martin Sheen, Gus Lynch, John Lavachielli, David Krumholtz, Harry Belafonte, Lindsay Lohan, Christian Slater, Joshua Jackson, William H. Macy
Trama: Gli eventi della tragica notte del 1968 in cui Robert F. Kennedy venne assassinato. Tra i saloni e i corridoi dell'Hotel Ambassador di Los Angeles si intrecciano le vite di 22 distinti personaggi, uomini e donne ordinari, perlopiù lontani dai riflettori della politica e tuttavia testimoni diretti di un momento storico di grande drammaticità. Sullo sfondo di queste vite il carisma e la fine di Bob Kennedy, primo attore di un'epoca caratterizzata da idealismi e temi irrisolti ed attuali come guerra, razzismo, sessismo e discriminazione...
Ventidue storie, un unico avvenimento da filo conduttore, un’ampia gamma di emozioni provate: questo è Bobby. La morte del senatore Bob Kennedy è il tragico evento che lega le vite di questi personaggi, tutti riuniti all’Hotel Ambassador per assistere alla conferenza stampa che da li a poco lo avrebbe incoronato candidato perfetto per le presidenziali americane, ma purtroppo durante proprio quella stessa conferenza verrà ucciso.
Estevez dirige con mano sapiente un film difficile da governare e si trasforma in un direttore d’orchestra attoriale eccezionale, riuscendo nel difficile compito di rendere credibile la cantante jazz Demi Moore e di tornare a fare risplendere la stella offuscata di Sharon Stone (qui davvero bravissima coem non lo era da Casinò); non solo, con una regia intima e personale fatta di molte sequenze a camera a mano, segue ogni singolo personaggio e ti sembra di respirargli sul collo e di poterlo toccare, facendoti così entrare nel film e rendendoti te stesso partecipe e cliente dell’Hotel Ambassador. Inoltre usa sapientemente la carta vincente del docu-film, montando in modo perfetto spezzoni di documentario che ritraevano il vero senatore alle vicende dei personaggi del film ( Bob Kennedy si vede sempre e solo attraverso i documentari d’epoca), ma il pathos e l’intensità emotiva riescono comunque a rimanere costantemente a livelli molto alti: è la solitudine la vera protagonista del film, è lei che si nasconde nei falsi sorrisi di Sharon Stone o di Anthony Hopkins, è sempre lei che spinge una brillante Lindsay Lohan ad un matrimonio senza senso o che dialoga silenziosamente tra la coppia Sheen-Hunt. E diventa sempre più prepotente quando lo sparo diventa realtà e mette sotto gli occhi di tutti questa triste verità, con la musica di Simon & Garfunkel che fa da sottofondo. Per l’appunto, THE SOUND OF SILENCE.
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Inviato da: Anonimo
il 23/03/2008 alle 11:13
Inviato da: Anonimo
il 25/12/2007 alle 20:08
Inviato da: Anonimo
il 30/09/2007 alle 12:59
Inviato da: bepo82
il 20/05/2007 alle 15:37
Inviato da: Anonimo
il 18/05/2007 alle 23:56