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IL VIAGGIO

Post n°15 pubblicato il 05 Aprile 2006 da betterday76
 

Il viaggio più lungo è durato pochi minuti, giusto il tempo di avere paura di non poter vivere ciò che più desidero. Sono stati 40 minuti da incubo, e davanti ai miei occhi è passato il mare che da cheto è divenuto tempesta. Ho visto gli alberi piegati dal vento, le montagne denudarsi dalla soffice neve che le rendono vive, i fiori appassirsi sotto un sole bollente, gli uccelli cadere a terra dopo qualche secondo di stallo. L'acqua è divenuta nera, il mondo oscurato come fosse un negativo di una foto statica. E la terra ha smesso di roteare, il cuore non ha più compiuto il suo atto primario del battere, la musica si è incantata nello stesso suono tormentoso.

Ho avuto paura, e quasi mi vergogno ad avere sensazioni del genere: io che mi sono sempre lodato di avere un animo immortale, sedato dalla convinzione di essere seguace della fatalità, improvvisamente sono divenuto il più becero degli ipocondriaci, attaccato al filo che determina il confine tra la vita e la mortalità.

L'amore cambia anche questo, e stasera è stato evidente come mai avvenuto prima. E' il solito rovescio della medaglia, quando la voglia di vivere accanto alla persona che ami ti porta ad aver timore di una presunzione assurda, dettata dalla fragilità del corpo umano, che un attimo di permette di lodarti del fantastico sogno di aprire gli occhi ogni mattina, e l'attimo dopo ti nega la gioia degli sguardi.

E' che ho voglia di vederti aprire gli occhi ad ogni alba dettata dalla natura, e vederli chiudere quando la notte sta già dialogando con le ombre. Prima che io stesso lo diventi, e che la luce che è dentro di me si affievolisca fino a spegnersi. Fino ad offuscare, nel tempo degli anni, il ricordo di ciò che sono stato nella mente di chi mi ha voluto bene.
E ho voglia di vedere i tuoi capelli ingrigirsi, i tuoi occhi sorridenti riempirsi delle rughe dell'esperienza, e sentire le tue mani che divengono fragili avere la forza di stringere le mie. Perchè ho voglia di camminare con te, oggi e nel futuro, passo dopo passo verso tutto quello che la vita deciderà di donarci. E ho voglia di raccontarci i nostri ricordi, e di sfogliare nella mente il nostro album di fotografie che diviene sempre più ricco e colorato, unico e speciale.

E', dunque, il lato opposto della moneta lanciata dall'amore: trasforma il fatalismo nella responsabilità e nella voglia di volerti rendere felice per sempre. E' non posso permettermi di morire prima dell'eternità, quando tenendomi per mano guarderai i miei occhi chiudersi.

Stasera ho avuto paura, ma tu mi sei stata accanto. E mi lodo di poter essere un uomo con in dote un angelo pronto proteggere ogni istante.

Commenti al Post:
molly49
molly49 il 05/04/06 alle 09:20 via WEB
Scusami, anche se a te sembrerà scontato ciò che dico:è bellissimo come descrivi la fragilità umana nella paura di non poter godere della persona che ti sta accanto.Io che pensavo di essere una persona forte sono fragile con le stesse senzazioni che tu descrivi,nei confronti di mio marito e dei miei figli.La paura che tutto finisca.Non so se mi sono espressa bene .Un bacio.
 
kyza
kyza il 05/04/06 alle 13:31 via WEB
La paura è la stessa che ho provato io.Cercavo il tuo contatto disperatamente.Il freddo mi aveva preso il cuore.I vecchi ricordi si sono sommati alla paura attuale.L'amore è uscito fuori con tutta la sua energia e la sua forza che mi ha dato modo di reagire.Non saprei descriverti ciò che ho provato e ciò che ora sento, ma una certamente ogni giorno che passa è la conferma che ti ho conosciuto da sempre e che sempre sari parte di me. Di quei legami speciali ai quali non ho mai creduto tu sei la personificazione tangiile, inspiegabile, indescrivibile, indissolubile.
 
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